Capitolo 121

1.1K 59 2
                                    

Gioia Azzurra: "Io vado giù a fare colazione che c'è Matteo che mi aspetta"

Di Lorenzo: "Vengo con te, tanto sono già pronto"

Florenzi: "Io vi raggiungo tra un po'"

Gioia Azzurra: "A dopo"

Florenzi: "A dopo"

Io e Giovanni usciamo dalla camera e imbocchiamo le scale, sento che mi sta osservando.

"Mi sento osservata"

"Ma no"

"Mi stavi guardando"

"Non è vero"

"Giovanni non sai mentire"

"E va bene, ti stavi guardando, contenta?"

"Perché mi stavi guardando?"

"Perché ti vedo parecchio pallida"

"Si beh...non mi sento molto in forma, anzi mi sento proprio uno schifo, ma cerco di non farlo notare"

"Mi dispiace, posso fare qualcosa per te?"

"No grazie"

"Però ti vedo anche parecchio stanca, hai dormito sta notte?"

"Più o meno"

"Cioè?"

Vorrei raccontarti della bellissima scenata che mi ha fatto Federico, ma preferisco dimenticarla e far finta che non sia mai successo.

"Mi sono svegliata alle 3 perché non riuscivo a dormire, poi quando mi sono addormentata di nuovo ho fatto un incubo e mi sono risvegliata"

"Cosa hai sognato?"

"Di cadere nel vuoto. Mi sono spaventata così tanto che ho svegliato pure Matteo, mi sono sentita in colpa"

"Sono sicuro che Matteo ti ha consolato a modo suo"

Fa un sorrisetto malizioso.

"Giovanni!"

Gli tiro un pugnetto sul braccio.

"Non azzardarti più a dire queste cose"

"Ma io non ho detto niente"

"La tua faccia diceva tutto"

"No, sei tu che hai pensato male"

"Eh certo, ora è colpa mia"

"Si"

"Rompi palle. Vado da Matteo, a dopo"

"A dopo"

Raggiungo Matteo che era seduto da solo.

"Buon giorno di nuovo raggio di sole"

"Hey Azzurra, hai parlato con Giovanni ed Alessandro?"

"Certo"

"Che hanno detto?"

"Che gli mancherò"

"Mancherai a tutti"

"Anche a te?"

"Soprattutto a me, ora come ora sei l'unica persona che può capirmi davvero"

"E tu sei l'unica persona che può capire me"

"Allora perché non ti fidi di me?"

"Certo che mi fido di te"

"Allora dimmi la verità"

"Non so a cosa ti stia riferendo"

Spero non abbia sentito Federico bussare alla porta sta mattina, sarebbe una pugnalata allo stomaco dovergli raccontare cos'è successo.

"Ho sentito il mister che parlava al telefono e che prenotava un taxi per lunedì mattina all'alba"

Stupendo, ha scoperto che me ne devo andare senza salutarli.

"Posso spiegarti"

"Dimmi tutto"

"Il mister non vuole che stia qui ancora per molto dato che ho preso la mia decisione, pensa che sarebbe una lunga agonia e ha ragione. Poi non ho voglia di salutarvi in lacrime perché mi mancherete come l'aria e sarei egoista se vi distogliessi dai vostri impegni solo per un mio capriccio"

"Quindi avete optato per farti sparire durante la notte?"

"No, al mattino presto"

"Cioè sparisci nel nulla così? Senza salutare? Senza una parola?"

"In realtà no, sto scrivendo una mail che invierò quando sarò arrivata casa che dovrete leggere tutti insieme"

"Perché?"

"Perché il mio percorso qui è iniziato con una mail che ho inviato al mister non credendo mi rispondesse, invece mi ha risposto. Quindi ho pensato di concludere il mio viaggio qui dentro con una mail dove scriverò qualcosa ad ognuno di voi"

"Non fai prima a mandare un messaggio ad ognuno?"

"Si, ma non voglio fare così. Voglio che siate uniti quando leggerete la mia mail perché voi oltre che una squadra siete anche una famiglia e quando si attraversa un periodo un po' difficile ci si supporta a vicenda"

"Io ti vengo a salutare prima che tu parta"

"Se il mister ti vede ci fa fuori tutti e due"

"No, Roberto capirà benissimo"

"Però vieni solo tu"

"Va bene"

"Sei la persona più adatta da vedere per ultima"

"Sicura?"

"Si, ci capiamo a vicenda, no?"

"Si, ma forse vorresti che qualcuno venisse a salutarti e a chiederti di restare"

"No, non lo voglio"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now