Capitolo 104

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Gioia Azzurra: "Mariasole staresti un attimo con quel ragazzo, si chiama Nicolò e ha tre figlie"

Mariasole: "Ma é piccolo, come fa ad avere già tre figlie?"

Barella: "State parlando di me?"

Gioia Azzurra: "Si, proprio di te. Potresti stare con lei per 5 minuti così io risolvo un problemino con una persona troppo infantile"

Barella: "Se vi sento urlare devo preoccuparmi?"

Gioia Azzurra: "No, preoccupati quando non lo sentirai più urlare, vuol dire che é morto"

Barella: "Ahahah"

Mariasole: "Non sto capendo niente"

Barella: "Tranquilla, ora io e te andiamo a giocare un po'"

Mariasole: "É vero che hai tre figlie?"

Sorrido mentre si stanno allontanando da me.

"Federico Chiesa"

"Agli ordini"

"Vieni con me"

"Dove?"

"A prendere una cosa"

"Arrivo"

Lo porto in spogliatoio, ma questa volta sono io a chiudere a chiave la porta.

"Questa scena me la ricordo"

"L'unica differenza sarà che io non perderò la chiave"

"Vedremo, comunque deduco che tu debba dirmi qualcosa"

"Ma come siamo arguti oggi Federico"

"La smetti di prendermi in giro?"

"Solo se non userai mai più come scusa il mio tumore per giustificare il fatto che siamo amici e poi io e te non siamo amici"

"Cos'altro potevo dirle? La verità? L'avrei distrutta"

"Non mi interessa, non usarla mai più come scusa, fa parecchio male sentirsi dire una cosa del genere"

"Hai ragione, sono stato un idiota"

"Io ho sempre ragione e tu ultimante sei molto spesso un idiota"

"Sarai tu a farmi questo effetto"

"No, siamo io e Benedetta nello stesso posto che ti mandiamo in crisi"

"Effettivamente"

"Possiamo tornare di là adesso"

"No, aspetta"

"Dimmi"

"Se non siamo amici allora cosa siamo?"

"Un bel niente"

"Non fare la stronza con me, sappiamo entrambi che non riesci a resistermi"

"Nemmeno tu riesci a resistermi"

"Vediamo"

"No, sappiamo entrambi come andrebbe a finire e in questo momento direi che é meglio evitare di complicarci ancora di più le cose"

"Odio quando fai la persona saggia, ma devo ammettere che é la cosa giusta da fare"

Apro la porta con la chiave che mi ero messa in tasca.

"Visto che io non l'ho persa" dico sorridendogli

"Tu sei più responsabile di me"

"Mi pare ovvio"

Raggiungiamo il campo e io vado da Matteo e Mariasole.

Gioia Azzurra: "Sole dov'è finito Nicolò?"

Barella: "Buuu"

Gioia Azzurra: "Madonna che paura"

Mariasole: "Ti sei spaventata?"

Gioia Azzurra: "Tantissimo"

Pessina: "Continuava a chiedermi quanto saresti tornata per poterti fare questo scherzo"

Gioia Azzurra: "E ovviamente voi due avete subito rifiutato di farmi uno scherzo"

Barella: "Ahahah, non avrei mai potuto rifiutare"

Mariasole: "Voi cosa fate tutto il giorno?"

Pessina: "Beh noi ci alleniamo per le partite, andiamo in palestra e anche in piscina"

Mariasole: "E poi?"

Barella: "Poi dipende. Se giochiamo con la nazionale stiamo tutti qui insieme, ma il resto del tempo ognuno di noi gioca in una squadra diversa e fa gli allenamenti con la propria squadra"

Mariasole: "Voi due in che squadra giocate?"

Barella: "Io all'Inter"

Pessina: "Io all'Atalanta"

Gioia Azzurra: "Sai, sono molto bravi entrambi"

Mariasole: "E che ruolo giocate?"

Pessina: "Siamo due centrocampisti"

Gioia Azzurra: "Se ti va una volta andiamo a vederli giocare, ti piacerebbe?"

Mariasole: "Siii, possiamo andare a vedere anche Federico?"

Benedetta: "Ma certo, sono sicura che Federico ne sarebbe felicissimo. Potresti venire a vederlo con me, io vado a vederlo ogni volta che gioca"

Mariasole: "Anche tu Gioia lo vai a vedere ogni volta che gioca?"

Gioia Azzurra: "No tesoro, io lo conosco da poco tempo"

Bendetta: "Possiamo andarlo a vedere tutte e tre insieme"

Barella: "Adesso tutte volete andare a vedere Federico e vi siete dimenticate di me"

Pessina: "E anche di me"

Gioia Azzurra: "Dai su, non fate i gelosi"

Mi avvicino e li stringo in un abbraccio a tre a cui si aggiunge anche Mariasole.

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now