Capitolo 158

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La sveglia suona alle 4 del mattino.
Mi giro verso il letto di Federico e vedo che sta dormendo beatamente, mi fa parecchia invidia.
Mi alzo e vado in bagno a vestirmi, quando torno in camera vedo lo schermo del cellulare accendersi, c'é una chiamata in arrivo e rispondo.

"Hey"

"Ti ho svegliato?"

"No, ero in bagno, che succede?"

"Ti prego raggiungimi in campo"

Chiude la chiamata.
Aveva un tono di voce turbato, chissà cos'è successo.
Lo raggiungo al campo e lo vedo seduto nel solito posto, nel nostro posto.
Anche se non é ancora sorto il sole, quando mi avvicino vedo sta piangendo e che le lacrime gli stanno rigando le guance.
Mi siedo di fronte a lui.

"Fede che é successo?"

Sta stringendo qualcosa tra le mani, ma non riesco a capire cos'è, pare quasi che lo stia costudendo perché teme che qualcuno possa rubarglielo.

"Fede..."

Allunga una mano verso di me e fa cadere l'oggetto nelle mie mani.
É un test di gravidanza, guardo il risultato ed é negativo.
Alzo lo sguardo verso di lui e gli pongo la fatidica domanda.

"É il test di gravidanza di Benedetta, vero?"

"Si, mi ha mentito"

"Mi dispiace"

"Perché lo ha fatto?"

"Hai provato a chiederglielo?"

"No, ho trovato il test nel cestino del bagno mentre stavo buttando via un fazzoletto. L'ho preso perché pensavo di farle una sorpresa per la prima festa della mamma, una scatolina con dentro il test e le prime ecografie che avrebbe fatto, ma quando ho visto il risultato mi é caduto il mondo addosso. Avrei potuto svegliarla e per chiederle perché mi ha mentito su una cosa del genere, ma non ce l'ho fatta. Temo terribilmente la risposta"

"Fede non sai quanto mi dispiace"

"Credo sia tutta colpa mia, se io non mi fossi innamorato di te e non ti avessi baciato probabilmente adesso lei si fiderebbe ancora di me e non mi avrebbe mentito su una cosa così importante"

"Non é tutta colpa tua, certo noi due abbiamo sbagliato, ma tu le hai detto la verità, lei ti ha detto di essere incinta quando non lo é"

"E ora che faccio?"

"Le vai a chiedere perché ti ha mentito"

"Ora vado, prima mi dai un abbraccio? Ho bisogno di una persona amica"

"Ci sono qui io, tranquillo"

Lo abbraccio, lo stringo talmente forte da farmi male.
Lui non sa nemmeno quanto sia importante per me questo abbraccio, é l'ultimo che gli darò prima di andarmene.

"Grazie Gioia, adesso vado a parlarle"

Si alza e si mette a correre verso le camere, io guardo l'ora, tra 10 minuti arriverà il taxi.
Prendo la valigia e per sbaglio sbatto la porta dell'armadio, ma Federico non accenna a svegliarsi, questo ragazzo non lo tiri giù dal letto nemmeno con una bomba.
Mentre sono in ascensore penso a Matteo, sarei dovuta andare a salutarlo, ma dopo quell'abbraccio con Federico non mi sembrava il caso.
Arrivo al piano terra e trovo il mister ad aspettarmi all'entrata.

"Roby potevi stare a letto"

"No, volevo salutarti, già ti ho costretto a tornare a casa il prima possibile, se non ti fossi venuto a salutare sarei stato un grandissimo stronzo"

"Giusto un po'"

"Ecco il taxi"

Nel mentre mi arriva un messaggio di Federico.

Chat con Federico:

"Gioia"

"Dimmi"

"So perché mi ha mentito"

"Perché?"

"Per quello che ti ho detto prima, non si fida più di me"

"E tu che le hai detto?"

"Che la capisco, ma ha mentito su una cosa troppo importante, poi mi ha chiesto scusa e ci siamo dati del tempo per vedere che fine faremo"

"Ok"

"Sei ancora in campo?"

"No"

"Allora ci vediamo più tardi, ora provo a dormire"

"Va bene"

Metto il telefono in borsa e vedo che Roberto ha già caricato la valigia sul taxi.

"Allora io vado..."

"Si"

"Ciao mister"

"Ciao Azzurra"

Ci abbracciamo.

"Grazie per tutto quello che hai fatto per me e i ragazzi"

"Grazie a voi per avermi trattato come una di voi"

Salgo sul taxi e il mio viaggio di ritorno inizia.

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now