Capitolo 162

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"Azzurra..."

"Non lo so quando ci rivedremo, spero presto, ma non posso promettertelo"

"Azzurra..."

"Dimmi..."

"Ti vuole parlare..."

"Chi?"

"Lui..."

"Oh...passamelo"

"Hey..."

"Hey"

"Non era troppo tardi per dirmi che te ne saresti andata, potevamo sistemare meglio le cose"

"Fede, non abbiamo nulla da sistemare...piuttosto tu devi sistemare le cose con Benedetta"

"Ma io..."

"Tu?"

"Niente, ti avrei solo stretto più forte sta mattina prima di lasciarti andare"

"Ci ho pensato io a stringerti forte prima di andarmene"

"Ci rivedremo?"

"Non lo so, spero di sì. Forse saremo il tipo di persone che come nei film si incontrano dopo anni, si riconoscono, si sorridono e vedono che l'altra persona é felice lo stesso"

"Non ho mai sopportato quelle scene nei film, sono così tristi"

"Prima o poi avremo dovuto aprire gli occhi lo stesso. Tra un po' ricomincia il campionato e tu devi giocare, mentre per me ricomincia la scuola e non vedo l'ora di finirla, anche se é l'ultimo anno sono così stanca di andarci, voglio fare qualcosa che mi piace"

"E cosa ti piace fare?"

"Lavorare con voi, mi piace così tanto e mi sento utile"

"Sono sicuro che il mister troverebbe un posto per te qui se tu tornassi"

"Io non posso tornare"

"Perché?"

"Probabilmente tu negli ultimi giorni non ti sei accorto di nulla perché eri impegnato, ma la mia salute é peggiorata, per questo sto tornando a casa e ricomincerò a fare la chemioterapia"

"Quindi tu potresti..."

"Si, potrei...quando arrivo farò tuti gli esami e poi mi diranno qual é la mia situazione"

"Non ci credo"

"A cosa?"

"Magari sta mattina é stata l'ultima volta in cui avrei potuto abbracciarti e stringerti forte a me, ma tu hai preferito non dirmi niente, perché?"

"Perché tu stai con lei"

"Sai, in fondo voi due non siete poi cosi diverse, siete entrambe bugiarde"

"É davvero questo quello che pensi di me?"

"Si"

"Allora sono contenta di non averti detto nulla perché che me ne facevo di un abbraccio da parte di qualcuno che pensa sia una persona falsa?"

"Gioia..."

"Ci sentiamo Fede"

"Aspetta..."

Chiudo la chiamata, ma mi richiama subito, non rispondo.
Appoggio il telefono a schermo in giù sul sedile, lo prendo 15 minuti più tardi.
10 chiamate perse e 20 messaggi da parte di Federico che sta ancora usando il cellulare di Nicolò.

Chat con Federico:

"Gioia, rispondimi"
"Gioia, ti prego rispondi"
"Mi dispiace, non volevo dire ciò che ho detto"
"Ti chiedo scusa, ma ora rispondi al telefono"
"Non puoi scappare dai problemi"
"E soprattutto non puoi scappare da me"
"Tu non poi scappare da me perché..."
"Perché..."
"Perché io ti amo"
"Non posso più stare senza di te"
"Quando tu non ci sei mi manca l'aria, tu sei il mio ossigeno, io senza di te non posso vivere"
"Farò qualsiasi cosa per farmi perdonare"
"Basta che tu me lo dica"
"Mi ami ancora?"
"Se mi ami ancora dimmelo e ti giuro che prendo il primo treno per venire da te"
"Prometto che chiudo definitivamente con Benedetta"
"Non guarderò mai più una ragazza in vita mia se tu mi rispondi e mi dici che mi ami"
"Sappi però che non ti aspetterò in eterno"
"Pensaci fino a sta sera"
"Puoi dirmi anche solo sì e giuro che corro da te"

Leggere tutti quei messaggi insieme mi fa stringere il cuore.
Anche io ti amo Federico, ma così non può funzionare, ogni volta che ci avviciniamo ci facciamo del male.
Non voglio che tu scombussoli la tua vita per me ed io non credo di riuscire a scombussolare la mia per te.
Poco dopo arrivo alla mia fermata, scendo dal treno e trovo mio fratello ad aspettarmi, gli corro incontro e gli salto in braccio.

"Quanto mi sei mancato fratellone,

"Anche tu mi sei mancata tanto sorellina"

"Mamma e papà?"

"Ci aspettano in macchina"

Prende la mia valigia e comincia a camminare verso l'uscita.
Io metto in modalità aereo il cellulare e lo seguo.

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now