Capitolo 147

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Il resto della serata passa in fretta ed è tutto molto piacevole.
Non mi divertivo così tanto da prima che arrivasse Benedetta.

"Azzurra torniamo in hotel?"

"Mh...e se facessimo una passeggiata qui intorno?"

"Ma è tardi, tra poco inizieranno a chiamarci perché saranno preoccupati"

"E lasciamoli chiamare"

"Dai Azzurra, andiamo"

"Per favore, è una delle ultime sere che possiamo passare insieme"

"Non puoi farmi gli occhi da cerbiatto"

"Per favore..."

"E va bene, hai vinto. Andiamo a fare questa passeggiata"

"Grazie Teo"

Gli dò un bacio sulla guancia e inizio a camminare tutta felice.
Non so perché ho tutta questa allegria addosso, in fondo è una pessima giornata, forse è proprio per questo, a volte le persone non sono felici, ma semplicemente disperate.
Sento come di aver raggiunto il limite delle cose brutte che potrei sopportare oggi, quindi fanculo tutto e tutti, voglio godermi il mio momento felice.

"Ti sei fatta silenziosa, a cosa stai pensando?"

"Carpe diem"

"Mi sorprendi, sai anche il latino"

"Lo studio, lo so per forza"

"Comunque mi piace molto la frase carpe diem, infondo é un po' il senso della vita cogliere l'attimo"

"Si, anche perché se sommiamo tutti gli attimi che viviamo otteniamo la nostra vita"

"Abbiamo una promettente filosofa qui"

"Ahahah non esageriamo"

Passeggiamo per un'ora e ci fermiamo su un muretto a guardare il panorama.
Ci avviciniamo, ma inizia a squillarmi il telefono.
Nicolò mi sta chiamando.

"Hey Nico, dimmi"

"Che fine avete fatto?"

"Stiamo ammirando le luci di Firenze"

"Pensate di tornare?"

"Si, tra poco torniamo"

"Anche perché voglio sapere tutto...TUTTO"

"Saprai tutto domani mattina. Potresti chiedere a Manuel di andare a dormire in camera mia?"

"Perché?"

"Perché voglio stare con Teo sta notte"

"Ah...ho capito cosa vuoi tu. Furbacchiona"

"Dai Nico, smettila"

"Va bene, allora buona serata piccioncini"

"Grazie scemo"

"Notte"

"Notte Nico"

Attacco.

"Scommetto che v0leva sapere che fine avevamo fatto, tra quanto torniamo e che cosa é successo"

"Ahahah, poco conosciamo come é fatto Nicolò"

"Comunque...ho sentito che hai fatto cacciare Manuel da camera mia..."

"Si...ho fatto male?"

"Nono, hai fatto bene, anzi benissimo"

Mi sorride, ricambio il sorriso, avviciniamo i nostri volti e ci baciamo.

"Chiamo il taxi così possiamo tornare"

"Perfetto"

Nel mentre mi arriva un messaggio da Federico.

Chat con Federico:

"Hey..."

"Hey..."

"Volevo ringraziarti per prima...senza di te la mia relazione sarebbe finita. Volevo darti una cosa per ringraziarti, ma non ti trovavo da nessuna parte...allora ho chiesto ai ragazzi e mi hanno detto che sei fuori con Matteo e che é un appuntamento ufficiale..."

"Si..."

"Sono felice che tu mi abbia ascoltato. Stareste benissimo insieme e meritate entrambi di essere felici"

"Grazie Fede"

"Ora ti lascio al tuo appuntamento"

"Aspetta..."

"Dimmi"

"Cosa mi dovevi dare per ringraziarmi?"

"Oh...nulla di importante..."

"Dai, per favore"

"Ti va se te la do domani?"

"Sì certo!"

"Buona serata"

"Anche a te"

Metto in borsa il telefono.
Chissà cosa mi deve dare e perché ha messo così tanti puntini nei messaggi?
Meglio non farsi troppe domande, infondo è Federico e Federico é una persona imprevedibile.

"Ecco il nostro taxi"

Teo mi prende per mano, mi apre la portiera, mi fa salire e poi sale anche lui.
Durante tutto il viaggio tiene una mano sul mio ginocchio, é così dolce.
Dopo mezz'ora scendiamo dal taxi ed entriamo in hotel cercando di far rumore il meno possibile.
Arriviamo di fronte alla porta della sua camera, si blocca e inizia a fissarmi.

"Sei sicura di voler stare qui sta notte?"

Ci penso un attimo.
Sono sicura di voler trascorrere la notte con lui?
Si, ne sono sicuro, quasi al 100%.

"Si Teo, sono sicura"

"Allora andiamo"

Apre la porta, mi fa entrare, entra anche lui e si chiude la porta alle spalle.

Un'Azzurra tra gli azzurriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora