Capitolo 154

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Lo guardo aspettando che dica qualcosa.

"Ho sentito cosa hai detto a Manuel"

"Sei arrabbiato perché ti ho guardato il telefono?"

"Ma figurati, sono un po' perplesso per quello che hai detto dopo"

"Perché ho chiesto come mai è finita tra voi?"

"No, perché hai detto che tu sei una relazione temporanea"

"Beh...è la verità. Non credo tu voglia stare con me, mi sbaglio?"

"Io non so cosa voglio, tu cosa vuoi?"

"In realtà nemmeno io lo so, è difficile guardare verso il futuro sopratutto sapendo che da domani non so nemmeno se riuscirò ad alzarmi dal letto dell'ospedale"

"Certo che riuscirai ad alzarti"

"Non ne sarei così certa"

"Comunque da dove arriva quella collana?"

Dice indicando il mio sole.

"Oh...ehm...questo è una regalo di Mariasole, se la indosso sembra che sia ancora viva"

"Che dolce"

Mi abbraccia.
Mi mordo l'interno della guancia, gli ho appena mentito, avrei dovuto dirgli che me l'ha regalata Federico per farmi sentire Sole vicina.
Non so nemmeno perché non gli ho detto la verità, in fondo non c'è nulla di male in questo gesto, giusto?

"Se vuoi sta sera andiamo a vedere il tramonto sul terrazzo, così avrai un sole gigante a ricordartela"

Sorrido a quel pensiero così gentile.

"Si certo, mi piacerebbe molto"

"Adesso che si fa?"

"Non lo so, siamo solo noi due dato che Manuel se l'è svignata a gambe levate"

"Ahahah, le prossime volte non vorrà più essere il mio compagno di stanza"

"Ma certo che ti vorrà, altrimenti mi metto io in camera con te"

Mi sorride.

"Se fossi in camera con te dormirei gran poco"

"Oh e perché signor Pessina?"

"Adesso sono diventato il signor Pessina?"

"Mi piaceva come suonava nella mia testa"

"Ahahah va bene"

"Quindi perché con me dormiresti gran poco?"

"Perché avrei voglia di fare altro"

"Tipo?"

Mi guarda dritto negli occhi, azzera la distanza tra di noi e mi bacia.
Sento le farfalle nello stomaco, nemmeno mi rendo conto che nel mentre Manuel è entrato.

Locatelli: "Ragazzi evitate di fare un bambino nella mia camera"

Io e Matteo ci stacchiamo e scoppiamo a ridere, nel mentre siamo raggiunti anche da Domenico e Giacomo.

Raspadori: "Guarda, questa camera é piena di allegria"

Berardi: "Cosa ci siamo persi?"

Locatelli: "Matteo e Azzurra che stavano per fare un bambino"

Gioia Azzurra "Loca quanto sei scemo?"

Pessina: "Tanto, però ha ragione"

Tiro un pugnetto a Teo, che però mi blocca in un abbraccio.

Berardi: "Noi eravamo venuti a chiedervi se vi andava di fare una partita a ping pong, ma a quanto pare Matteo ha di meglio da fare"

Gioia Azzurra: "Nono, Matteo viene volentieri a giocare con voi"

Pessina: "Ma io..."

Locatelli: "Smettila di perdere la testa per le ragazze"

Raspadori: "Disse quello che vuole chiedere alla sua fidanzata di sposarlo"

Gioia Azzurra: "Manu!"

Locatelli "Eh?"

Gioia Azzurra: "Sul serio le vuoi chiedere di sposarti?"

Locatelli: "Si, ma tra qualche mese, voglio che sia un momento speciale"

Gioia Azzurra: "No vabbè, mi sa che per i mondiali gli unici a non essere sposati saremo io e Teo"

Berardi: "Io non ne sarei così sicura"

E passa lo sguardo da me a Matteo ridendo.
Madonna che scemi che sono quando fanno così.
Dopo qualche altra battuta escono e vanno a fare la partita, io vado in quella che dovrebbe essere camera mia, ma che ultimamente vedo raramente e trovo Federico a leggere un libro di floricultura.

"Non sapevo fossi appassionato di giardinaggio"

"Ciao anche a te"

"Ciao"

"Ormai non ti vedo più"

"Ahahah, lo so"

"Comunque non sono appassionato di giardinaggio, ma dato che tra poco mi sposo sto studiando i vari significati dei fiori"

"Ah guarda, non ti posso essere d'aiuto perché sono ferma al fatto che la rosa rossa simboleggia la passione e quella bianca la purezza"

"Ahahah, vedo che nemmeno tu sei molto esperta"

"Esattamente"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now