Capitolo 177

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Lungo il tragitto in taxi non ci parliamo, ma va bene così, qualsiasi parola sarebbe stata di troppo, non so nemmeno cosa mi attenda.

"Sai dove sono?"

"No, lo chiamerò, così esce a prendersi le cose"

Quando arriviamo io vado verso l'entrata mentre Manuel mi aspetta in macchina.
Chiamo Federico.

"Hey Fede, ho portato dei vestiti puliti sia per te che per lei, vieni a prenderli"

"Va bene"

Vado addosso ad un ragazzo di spalle e mi cade il borsone con i vestiti.

"Scusami, non ti avevo visto"

"Tranquilla, aspetta che ti aiuto"

"Non serve, grazie"

Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti Lorenzo, il fratello di Federico.

"Ah...ma sei Lorenzo"

"Si, ci conosciamo?"

"Oh...nono, conosco tuo fratello"

"Sei una tifosa?"

"Si anche, ma in realtà l'ho conosciuto a Coverciano"

"Ora ho capito chi sei. Ti chiami Azzurra, giusto?"

"Si esatto"

"Federico e Benedetta hanno parlato un sacco di te in questi giorni"

"Eri a Torino con loro?"

"No, erano loro qui a Firenze con me"

"In che senso erano a Firenze?"

"Mi hanno raggiunto una settimana fa"

"I ragazzi mi avevano detto che erano tornati a Torino, forse hanno capito male"

"Probabile perché sono stati qui per tutto il tempo, litigavano spesso e nella discussione Benedetta nominava sempre il tuo nome, mentre mio fratello nominava sempre una certa Gioia, ma non ho capito chi sia"

"Sono sempre io"

"Cioè?"

"Tuo fratello mi chiama Gioia"

"Ah..."

Federico: "Ciao Azzurra"

Mi giro verso di lui, Lorenzo si sposta un po' alla mia destra in modo che possa vederci entrambi contemporaneamente.

Federico: "Ci sei anche tu fratellino"

Lorenzo: "Eh già, stavo giusto raccontando ad Azzurra, cioè Gioia, boh vabbè non so come chiamarti. Le stavo raccontando che siete stati con me tutta la settimana"

Federico: "Oh..."

Gioia Azzurra: "Allora hai mentito"

Federico diventa pallido.

Lorenzo: "Ho detto qualcosa che non dovevo dire?"

Gioia Azzurra: "No Lorenzo, é solo che tuo fratello vuole tanto che le altre persone siano sincere con lui, ma é lui il primo a non esserlo"

Federico: "Posso spiegarti..."

Gioia Azzurra: "Non mi interessa. Ti hanno detto che ha Benedetta?"

Federico: "In pratica il suo sangue é troppo liquido e non riesce a coagulare, le hanno prescritto un farmaco e deve stare 24 ore in osservazione. Se va tutto bene domani pomeriggio la dimettono"

Lorenzo: "Oh bene, ma é grave il fatto che abbia il sangue troppo liquido?"

Federico: "Se questo farmaco funziona no, se non funziona non lo so, non mi hanno detto altro. I dottori sono stati molto riservati"

Gioia Azzurra: "Non é che sono riservati, é che non vogliono mandare i famigliari in panico"

Lorenzo: "E tu che ne sai?"

Gioia Azzurra: "Sono appena uscita da due settimane di ospedale, fidati che li conosco molto bene i medici"

Federico ed io ci fissiamo in silenzio, getto il borsone con i vestiti puliti ai suoi piedi.

Gioia Azzurra: "Lì dentro avete vestiti puliti per una paio di giorni, se ti serve qualcosa puoi chiamarmi fino a domani sera, poi parto"

Lorenzo: "Dove vai?"

Gioia Azzurra: "Torno in chemioterapia"

Mi giro e mi dirigo verso la macchina, ma Federico mi prende per un polso e mi tira verso di se.

"Non puoi andartene così"

"Lei ha bisogno di te e io qui sono di troppo"

"Non ho detto agli altri che sono rimasto a Firenze perché speravo che tu tornassi presto, ma non volevo dirlo agli altri, mi avrebbero preso a calci, così ho detto di essere tornato a Torino"

"Quindi sta mattina lei non sapeva che saresti venuto a Coverciano?"

"No, sono scappato e sono rientrato come un ladro"

"Non le avresti detto nulla a prescindere dal fatto che stesse male, vero ?"

"Io..."

"Perché dici di amarmi se poi é chiaro che non mi ami?"

Un'Azzurra tra gli azzurriTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang