Capitolo 56

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"Buongiorno campione, alzati che tra non molto dobbiamo partire"

"Vedo che non ti sei calmata da ieri sera"

"Come posso calmarmi? Oggi c'è la partita e dovete vincere"

"Aiuto, prima o poi darò di matto con te"

Scendiamo giù a fare colazione.

Gioia Azzurra: "Buongiorno mondo"

Bonucci: "Buongiorno, siamo di buon umore vedo"

Gioia Azzurra: "Buonissimo, oggi spaccherete"

Chiellini: "Anche ottimista vedo"

Chiesa: "Eccessivamente mi pare"

Bonucci: "Tu invece sei proprio di cattivo umore"

Chiesa: "No, sono solo in ansia"

Chiellini: "Dobbiamo solo pensare a giocare bene, il resto verrà da se"

Gioia Azzurra: "Ascoltate le sagge parole del nostro capitano"

Dopo nemmeno un'ora siamo già tutti pronti per partire e arriviamo a Monaco, oggi si gioca all'Allianz Arena.
Il tempo passa in fretta, arriva il momento di cantare l'inno, e poi c'è il fischio d'inizio.
I quarti sono ufficialmente iniziati, dopo 10 minuti Bonucci fa goal, ma viene annullato per fuorigioco.
Anche se hanno annullato il goal sta sera i ragazzi si stanno impegnando parecchio e sono pieni di grinta.
Dopo nemmeno 20 minuti arriva il goal di Nicolò.

"Grande Nicooooo"

Dopo altri 10 minuti arriva il secondo goal, opera del mio nanetto preferito.

"Vai Loreeee"

Alla fine del primo tempo arriva un rigore per il Belgio, grazie a Lukaku il risultato diventa 2-1.
Ma c'è tutto il secondo tempo da giocare.
Quasi alla fine del secondo tempo arriva l'infortunio di Spinazzola che ci sconvolge tutti, Bryan lo aiuta a stendersi finché non arrivano i medici.
Sento per tutto lo stadio i fischi dei tifosi avversari, ma purtroppo non lo sta facendo per perdere tempo. Leo esce dal campo, sostituito da Emerson, e da quello che ho sentito finisce qui il suo europeo.
Ora più che mai i ragazzi devono vincere non solo questa partita, ma anche le prossime.
La partita si conclude con la vittoria dei ragazzi, ma questo successo è un po' triste senza Spina ad esultare con loro.
Il ritorno a Coverciano dopo la partita è molto silenzioso, stiamo aspettando tutti notizie di Leo.
Dopo qualche ora di viaggio arriva la chiamata, ci viene comunicato che sta bene però dovrà rimanere fermo per circa 6 mesi, se non di più.
Anche la più remota speranza che Leonardo tornasse da noi è sparita.
Arrivati a Coverciano nel bel mezzo della notte, come al solito, ognuno di noi va nella propria camera, compreso Federico.
Avrà deciso di stare male da solo, anche se vorrei consolarlo.
Vado a farmi una doccia anche se sono le 5 di mattina ormai, chissà a che ora mi alzerò.
Esco dalla doccia, mi asciugo e mi infilo il pigiama, torno in camera e vedo Federico steso sul letto.

"Che ci fai qui?"

"Ti stavo aspettando"

"Pensavo rimanessi in camera tua dato che non ti sei nemmeno preoccupato di dirmi che ci andavi"

"Non potevo entrare in camera tua di fronte a tutti, altrimenti chissà cosa avrebbero pensato"

"Adesso ti interessa cosa pensano gli altri?"

"Ti vorrei ricordare che ho una fidanzata fuori di qui"

"Questo lo so benissimo"

"E allora cosa ti aspetti da me?"

Che tu scegliessi me, ma non te lo dirò mai.

"Niente"

"Non ti credo, ci hai messo troppo per rispondermi"

"Adesso ho anche un massimo di tempo per risponderti?"

"Perché sei così scontrosa?"

"Non lo so"

Semplicemente a volte vorrei essere una persona normale che non si deve preoccupare di dire al ragazzo che ama che è malata, che non dovrà essere guardata come se potesse non farcela da un momento all'altro.

"Gioia perché non mi dici ciò che pensi veramente?"

"Fede io..."

"Dimmi"

"Possiamo smettere di litigare, per favore? Non ce la faccio più"

"Ma hai iniziato tu"

"Ok...allora é meglio che tu te ne vada in camera tua"

"Non dirai sul serio"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now