Capitolo 186

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Se questo fosse un film lui sarebbe già in stazione ad aspettarmi con una valigia in mano, salirebbe sul treno con me, inizieremo una vita insieme e avremo un lieto fine, ma questo non è un film, è la vita reale e la vita reale non va quasi mai come vorresti.
Salgo sul treno, l'ultimo briciolo di speranza se ne va quando il treno parte per Venezia.
Mando un messaggio a Matteo.

Chat con Matteo:

"Quando esco dall'ospedale mi devi un appuntamento"

"Speravo ti fosse venuto a salutare in stazione"

"Ci speravo anche io"

"Mi dispiace"

"E perché? Meglio cosi, ha scelto liberamente"

"Ma non ha scelto te"

"Capita"

"Vuoi che ti chiami?"

"No, è meglio se sto un po' da sola con i miei pensieri"

"Va bene, scrivimi quando arrivi a casa"

"Certo"

"A dopo Azzurra 💙"

"A dopo Teo 💛"

Cerco la chat con Federico e rileggo il buongiorno che mi ha scritto questa mattina.
Sorrido, è un sorriso molto amaro.
Prendo il coraggio e lo blocco, almeno se cerca di scusarsi non devo stare male leggendo le sue cazzate.
Scrivo a mio fratello.

Chat con mio fratello:

"Hey, il treno è appena partito, ci vediamo in stazione?"

"Hey, si. Vengono anche mamma e papà"

"Sono ancora arrabbiati?"

"No, perché hai il fratello migliore del mondo che li ha calmati"

"Grazie"

"Tu lì hai risolto le tue questioni in sospeso?"

"Diciamo di sì"

"Cioè? Arrivi con qualcuno?"

"No. La questione si è risolta in modo drastico, qualsiasi cosa fosse è già finita"

"Mi dispiace, so che lo amavi"

"Lo amo ancora, ma non credo lui ami me abbastanza per mandare tutto a puttane e stare con me"

"Si vede che non era quello giusto"

"Magari non c'è quello giusto per me"

"Si che c'è"

Nel mentre mi arriva di nuovo un messaggio di Matteo.
Mi ha inviato una foto di lui e Manuel che stanno giocando a ping ping.

"So che mi hai detto che vuoi stare sola con i tuoi pensieri, ma non ti potevi perdere la faccia super concentrata di Manuel mentre tenta di vincere fallendo miseramente"

"Ahahah, faccio il tifo per Manuel"

"Ah...mi tradisci così? Con te non ci parlo più"

"Scherzo, scherzo. È ovvio che faccio il tifo per te"

"Non sai chi è arrivato qui"

"Non dirmi che qualche calciatore famoso è venuto a trovarvi proprio quando io non ci sono"

"Ah perché noi non saremo famosi?"

"No, se vi conosco io non siete famosi di certo"

"Tu mi farai impazzire"

"Comunque chi è arrivato?"

"Federico"

"..."

"Ti sta cercando"

"Troppo tardi"

"Sta chiedendo a Nicolò dove sei"

"E lui?"

"Gli ha detto che è un coglione, che è arrivato troppo tardi, che ha rovinato tutto e che ti ha fatto soffrire una volta di troppo"

"Vagli a dare una calmata"

"Ma ha ragione"

"Non sono arrabbiata con Federico, ma solo delusa, quindi Nicolò non ha il diritto di arrabbiarsi al posto mio"

"Va bene, vado. Poi ti faccio sapere come va a finire"

"Grazie Teo"

Possibile che questo ragazzo riesca sempre ad arrivare troppo tardi?
Gli ho detto che partivo questa sera e lui che fa?
Arriva di sera.
Se mai lo vedrò di nuovo gli urlo dietro, non è proprio possibile.

"Ho calmato le acque"

"Ottimo, che è successo?"

"Ho preparato una camomilla per tutti e due, inutile dire che me l'hanno tirata dietro"

"Beh probabilmente te la avrei tirata dietro anche io"

"Comunque Federico sta continuando a scriverti, ma dice che non ti arrivano i messaggi"

"L'ho bloccato..."

"Vorrebbe essere sbloccato"

"Non ci penso nemmeno. È arrivato tardi e ora si subisce le conseguenze"

"Vuoi sapere perché è arrivato tardi?"

"No, non sono in grado di sentire altre scuse"

"Va bene"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now