Capitolo 52

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Le successive 4 giornate passano tutte nello stesso modo: si alzano, fanno colazione, si allenano, pranzano, si allenano, cenano e dormono, facendosi svariate docce nel mentre. Una routine un po' noiosa, ma nella loro routine non mancano mai gli scherzi e le prese in giro, le chiamate alle famiglie. Oltre che già fra di loro sembrano essere in famiglia.
Ho sentito in qualche conferenza che li hanno chiamati "la squadra dei bravi ragazzi", devo dargli ragione. Loro sono proprio dei bravi ragazzi che hanno un rapporto magico, penso che nessuna squadra potrà mai essere come loro. Sarà la magia della nazionale o sono loro magici, questo ancora rimane segreto a tutti, pure a me che sono qui da un po' ormai.
La monotona routine si interrompe il giorno prima della partita mentre i ragazzi si stanno allenando o almeno la mia di routine si interrompe. Mi arriva una pallonata in pieno sulla pancia, un dolore indescrivibile.

Insigne: "Azzurra scusami non volevo colpirti, ti ho fatto male?"

Gioia Azzurra: "Si"

Insigne: "Tanto?"

Non gli rispondo. Premo le mani sulla pancia cercando di far smettere il dolore lancinante, ma con scarsi risultati.

Barella: "Che è successo?"

Insigne: "Per sbaglio le ho tirato una pallonata sulla pancia"

Nicolò mi guarda e capisce al volo.

Barella: "Senti Lore, tu torna pure ad allenarti, io la porto un attimo dentro che le prendo del ghiaccio"

Insigne: "Ma volevo aiutarla, è stata colpa mia"

Gioia Azzurra: "Tranquillo Lore, sono cose che capitano"

Barella: "Io ho già finito l'allenamento, tu no"

Nicolò mi fa camminare attaccata a lui finché gli altri ci vedono, appena girato l'angolo mi prende in braccio e mi porta dentro.

"Ti fa tanto male?"

"Si"

"Perdi sangue?"

"Non credo"

"Tu controlla, io prendo un po' di ghiaccio"

Torna con il ghiaccio.

"Non perdo sangue"

"Per fortuna. Tieni questo" dice porgendomi il ghiaccio

Mi alzo un po' la maglietta per sentire l'effetto e notiamo entrambi l'enorme livido che mi è spuntato sulla pancia.

"Oh cavolo"

"Non credo che sia normale quell'ematoma"

"Starò bene"

"Sei sicura?"

"Si, adesso vado a stendermi in camera così mi passerà"

"Ferma che ti accompagno io"

"No, ce la faccio"

"Ma non rompere"

Mi prende in braccio e mi porta in camera.

"Grazie Nico, puoi andare"

"Ci vediamo dopo"

Passa un po' di tempo e arriva Federico in camera.

"Gioia cos'è successo?"

"Lorenzo mi ha tirato una pallonata per sbaglio e mi ha lasciato un'ematoma"

"Posso vedere?"

"Si guarda"

"Prova vacca, è enorme. Non conviene farti visitare?"

"No, mi passerà"

Mi accarezza la pancia.

"Ti fa male?"

"Un po', prima faceva più male. Ma con il ghiaccio va molto meglio"

"Ti faccio un po' di compagnia se vuoi"

"Mi farebbe piacere"

"Perché ti vengono fuori degli ematomi del genere?"

"Ho la pelle delicata, mi rimangono i segni"

"Interessante"

"A cosa stai pensando?"

"Posso lasciarti un segno?"

"Cosa intendi?"

Avvicina le labbra al mio collo e lo inizia a baciare.

"Fede cosa stai facendo?"

"Tra poco vedi"

"Fede non starai facendo quello che sto pensando, vero?"

"Guarda"

"Scemo, adesso prima che il succhiotto se ne vada ci vorranno giorni"

"Lo so"

"E immagino che la cosa ti diverta parecchio"

"Immagini bene"

Bussano alla porta.

"Vado io ad aprire"

Barella: "Ciao Fede"

Chiesa: "Hey"

Barella: "Come sta la principessa di Coverciano?"

Gioia Azzurra: "Meglio di prima, il ghiaccio ha fatto effetto"

Barella: "Vediamo la botta"

Mi alzo la maglia.

Barella: "Sei viola"

Chiesa: "Le ho detto di farsi visitare"

Gioia Azzurra: "Vi ho già detto che mi passerà, ora smettetela di fare i papà apprensivi"

Chiesa: "Aspetta un attimo, papà lo dici a Nicolò e non a me"

Barella: "Tranquillo Fede sono solo io il suo papà"

Federico ci fulmina con lo sguardo.

Barella: "Fede sei geloso per caso?"

Chiesa: "No"

Gioia Azzurra: "Tra poco ti butta giù dalla finestra"

Barella: "Ma l'espressione sul suo volto è impagabile"

Un'Azzurra tra gli azzurriUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum