Capitolo 179

1.2K 56 5
                                    

Federico mi accompagna fino al taxi dove mi sta aspettando Manuel.

Chiesa: "Sicura che non vuoi fare un controllo?"

Gioia Azzurra: "Non ho nulla da far controllare, per me è normale che succeda"

Chiesa: "Se lo dici tu"

Locatelli: "Che è successo?"

Chiesa: "È svenuta e non vuole farsi visitare"

Locatelli: "Azzurra..."

Gioia Azzurra: "Finitela tutti e due, non è la prima volta che svengo"

Locatelli: "Va bene, facciamo come dici tu. Benedetta come sta?"

Chiesa: "Deve stare sotto osservazione per le prossime 24 ore, poi se va tutto bene la dimettono"

Locatelli: "Perfetto, noi possiamo andare. Ci vediamo Fede"

Chiesa: "Ciao"

Manuel sale in macchina.
Io guardo Federico dritto negli occhi.

"Tra 24 ore io non sarò ancora partita, quindi hai ancora tempo per scegliere"

"Si, ma io..."

"Hai 24 ore per decidere che fare"

"Cos'è? Un ultimatum?"

"No, un avvertimento"

"Io ho già deciso, ho scelto te"

"Va bene, mi fido di te"

"Ciao Gioia"

"Ciao Fede"

Gli dò rapidamente un bacio sulla guancia e poi salgo sul taxi anche io.

"Azzurra..."

"Dimmi Manu"

"Tutto bene?"

"Sisi"

"Sei ancora convinta di quello che hai detto prima?"

"Cosa?"

"Che ha fatto la scelta giusta a rimanerle affianco e che non potevi chiedere di meglio"

"Si, sono ancora convinta, perché non dovrei esserlo?"

"Boh...vi stavo guardando attraverso il finestrino, mi sembrava steste litigando, poi ho visto che vi siete baciati, poi suo fratello ha detto qualcosa e Federico ha cambiato totalmente espressione"

"Si, diciamo che Lorenzo è stato preso alla sprovvista e Federico si è arrabbiato per quello che mi ha detto"

"Che ti ha detto?"

"Non mi va di parlarne"

"Come vuoi tu"

"Potresti tenermi distante Matteo e Nicolò? Sono ancora arrabbiata con loro per quello che hanno detto prima"

"Non te lo garantisco, ma prometto che ci provo"

"Grazie mille"

Scendiamo dal taxi, passando di fronte alla porta della palestra vedo Leonardo dentro che sta facendo riabilitazione, così lo raggiungo.

"Hey Spina"

"Ciao Azzurra, come stai?"

"Potrebbe andare peggio. Tu come stai? Che ci fai qui tutto solo soletto?"

"Sto facendo qualche esercizio di riabilitazione"

"Dove hai lasciato il fisioterapista?"

"Eheheh, non sa che mi sto allenando. Mi aveva detto di risposare oggi, ma io non gli ho dato retta"

"Spina..."

"Dimmi"

"Non esagerare che dopo fai peggio e stai male"

"Non sto esagerando. Comunque prima sono passati Nicolò e Matteo, volevano sapere se eri tornata"

"Li sto evitando"

"Come mai?"

"Prima mi hanno detto delle cose che mi hanno infastidito, quindi per un po' non voglio parlarci, ho mandato Manu a tenerli a bada"

"Ahahah, dove siete andati tu e Manuel?"

"Fino in ospedale"

"Stavi male?"

"No, abbiamo portato dei vestiti puliti a Federico e Benedetta. Sono in ospedale perché lei continuava a perdere sangue dal naso, ma ora va meglio"

"Scusami, ma non erano tornati a Torino?"

"No"

"Sai una cosa?"

"Dimmi"

Vengo catapultata a inizio giugno:

"Amore di papà, sei stato felice?"

"Sì, tanto"

"Amore di papà, vuoi tornare all'Olimpico?"

"Sì"

"Amore di papà, chi è il giocatore più forte dell'Italia?"

"Federico Chiesa"

"Ahahah, non ci posso credere! Tuo figlio ti ha detto veramente così?"

"Si, pure mio figlio Mattia si è accorto che Federico è speciale"

"Già..."

"Io adesso non so come stanno le cose tra di voi, ma sono sicuro che ne vale la pena aspettare, lui è speciale"

"Si nota subito, già dal sorriso. Quello stupido sorriso mi ha stravolto"

"È così che va l'amore, arriva all'improvviso e manda tutto a puttane"

Gli sorrido.
Le sue parole mi hanno tirato su di morale.

"Ora Spina è ora di staccare la spina"

"Giuro che se fai di nuovo questa battuta io con te non ci parlo più"

"Ahahah, scusa. È stato più forte di me"

"Ti perdono, per questa volta"

"Smettila di allenarti, tra poco è ora di cena"

Un'Azzurra tra gli azzurriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora