Capitolo 149

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Mi sveglio nel bel mezzo della notte come al solito, Matteo sta dormendo beatamente accanto a me.
É sempre così carino.
Prendo il telefono e vedo che Federico mi ha scritto 10 minuti fa.

Chat con Federico:

"Sei sveglia?"

"Ci avete dato dentro sta notte..."

"E tu come fai a saperlo?"

"Prima ero passato di fronte a camera di Teo e diciamo che non siete stati molto silenziosi..."

"Oddio...che imbarazzo"

"Gioia tranquilla, ero io e io sono il tuo migliore amico, quindi non mi scandalizzo"

"Ahahah, spero che non ci abbia sentito nessun altro"

"Lo scopriremo dai commenti dopo"

"Già...come mai tu sei sveglio?"

"Non lo so, non riesco a dormire"

"Nemmeno io"

"Senti...ti va se ti do adesso quella cosa?"

"Sì, certo"

"Ci vediamo in atrio?"

"Va bene"

Mi metto la tuta, prima di uscire guardo un attimo Matteo, forse non dovrei andare.
Ho appena fatto sesso con lui e corro già tra le braccia di Federico?
Ma io non sto correndo da Federico in quel senso, io sto semplicemente andando dal mio migliore amico.
Esco e chiudo piano la porta scacciando dalla mia testa qualunque senso di colpa.
Trovo Federico seduto su un divanetto ad aspettarmi.

"Hey"

"Hey"

"Forza siediti"

Mi siedo affianco a lui e mi dà un pacchettino in mano.
Lo apro e tiro fuori una collanina con un pendaglio, lo guardo bene e vedo che ha la forma del sole.

"So che lei ti manca, ho pensato che mettendoti questa al collo la sentirai sempre vicino al tuo cuore"

Mi scende una lacrima, che asciugo in fretta.
Mi giro verso di lui e lo abbraccio.

"Grazie, non sai quanto significa per me questo gesto"

"Tu hai aiutato me e io volevo aiutare te"

"Me la metti?"

"Certo"

Mi fa indossare la collanina, mentre la chiude sento il suo respiro sul mio collo, é una sensazione così piacevole.

"Non ti ho più chiesto...Benedetta ha fatto il test di gravidanza?"

Annuisce.

"E allora?"

"É incinta...diventerò padre"

"Diventerai padre, non ci credo"

Questa volta é lui ad abbracciarmi.
Diventerà papà, il ragazzo che amo diventerà papà, ma il bambino non sarà nostro, ma loro.

"Potresti non dirlo a nessuno però...é ancora troppo presto e non lo vuole ancora far sapere"

"Certo, ha ragione"

"Sai, adesso mi sento pronto. Dopo aver affrontato questa crisi con lei e averla superata credo di poter essere in grado di fare qualsiasi cosa, compreso il papà"

Quindi io sono stata soltanto una crisi, va bene.

"Ahahah, vedrai che sarai un ottimo padre"

"Non vedo l'ora che passino i primi tre mesi così potrò dirlo a tutti. Vedrai come saranno felici i miei genitori e anche mio fratello e mia sorella e i miei amici"

"Ci credo, chi non vorrebbe avere un baby Federico che gira per casa?"

"Boh, non saprei, ahahah"

Pure io vorrei un piccolo te che cammina per casa.
Alla fine, anche se io sto male per averlo lasciato andare, sono felice per lui, si merita di avere una bella famiglia e io non avrei mai potuto dargliela.

"Quando la porti a fare la prima ecografia?"

"Oh...ero talmente felice che non ci ho nemmeno pensato, quando si sveglierà ne parlerò con lei"

"Immagino vorrà farla a Torino dato che vivete lì"

"Credo di si, quando dovrebbe nascere?"

"Facendo i conti direi ad inizio aprile"

"In primavera, che bello, io amo la primavera"

"Ahahah"

"Perché ridi?"

"Io odio la primavera, c'è il polline e io sono allergica"

"Non dirmi che sei una di quelle persone a cui piace l'invero che é così triste e freddo"

"No, a me piace l'autunno"

"Con le foglie che cadono, la pioggia e la nebbia?"

"Si, l'autunno rispecchia il mio essere"

"E come saresti?"

"Bella e triste"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now