Capitolo 168

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"Vuoi un abbraccio?"

Annuisco.
Mi tira a sé stringendomi forte, io metto la testa nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla.
Il suo profumo mi riempie i polmoni.
Mi ero quasi scordata quanto Teo riuscisse a calmarmi dopo le litigate con Federico.

"Non riuscite proprio a non farvi del male?"

"A quanto pare no"

"Posso farti io del bene?"

"Ne avrei bisogno"

Inizia ad accarezzarmi i capelli.

"Lo so che sono corti, ma..."

"Stai benissimo, tu sei bellissima anche con un ananas in testa"

"Perché dovrei mettermi un ananas in testa?"

"Non lo so, nella mia testa la frase aveva senso"

Scoppiamo a ridere.

"Teo, mi sei mancato un sacco"

"Anche tu"

Si avvicina alle mie labbra e mi dà un bacio a stampo leggero e veloce.

"Teo, io..."

"Non preoccuparti, so come stanno le cose. Voglio solo che tu stia bene per un po' e voglio che tu stia bene con me"

Premo la fronte contro il suo petto.
So di stare per fare una cazzata, ma è un impulso che non riesco a controllare.
Lo bacio di nuovo, ma fortunatamente qualcuno bussa alla porta prima che andassimo oltre.
Mi tiro su e vado ad aprire.

Gioia Azzurra: "Ciao Gigio"

Donnarumma: "Eccoti, ti stavamo cercando tutti, vieni giù che ti vogliamo salutare"

Gioia Azzurra: "Arrivo"

Se ne va e io torno da Matteo.

"Vieni giù con me?"

"Certo"

Mi prende per mano e scendiamo le scale.
Arriviamo in sala da pranzo e mi ritrovo tutti i ragazzi che mi urlano bentornata.
Sorrido a quella scena, quanto mi sono mancati.
Purtroppo il mio sorriso è un po' forzato, è incredibile come tu possa essere circondato da un sacco di persone e ti senti comunque solo perché non c'è l'unica persona che vuoi al tuo fianco.
Vorrei tanto che lui fosse qui ad abbracciarmi.
Nicolò mi prende per mano e mi tira in disparte.

"Che succede?"

"Se ne è andato"

"Si..."

"Se ne è andato con lei"

"Te lo stavo dicendo prima, ma sei stata talmente veloce che prima che riuscissi a parlarti eri già sparita"

"L'ho chiamato"

"Cosa ti ha detto?"

"Abbiamo litigato di nuovo, per l'ennesima volta"

"Mi dispiace, se vuoi lo provo a chiamare io"

"Dubito tu possa concludere qualcosa"

"Tanto vale provarci"

Prende il telefono e lo chiama.
Federico gli risponde.
Io mi avvicino a Manuel e Matteo.

Gioia Azzurra: "Andiamo a fare una partita a ping pong?"

Locatelli: "Si, ci serve un quarto uomo però"

Berardi: "Vengo io"

Andiamo in giardino a giocare.
Giochiamo io e Matteo contro Manuel e Domenico.

Gioia Azzurra: "Avete qualche notizia interessante da darmi?"

Berardi: "Manuel ha comprato l'anello per la sua futura moglie"

Gioia Azzurra: "Dopo me lo fai vedere"

Locatelli: "Certo"

Pessina: "La mia ex si è fatta risentire"

Quella notizia dovrebbe disturbarmi, almeno un po', invece sono interessata.

Gioia Azzurra: "Cosa ti ha detto?"

Pessina: "Voleva vedermi. Siamo usciti insieme, ma non è successo nulla"

Gioia Azzurra: "Si è fatta sentire di nuovo?"

Pessina: "Si, mi scrive tutti i giorni"

Locatelli: "Cosa pensi di fare?"

Pessina: "Non lo so, non dipende da me"

Locatelli: "E da chi dipende?"

Matteo non risponde, ma mi sento parte in causa.
Mi imbarazzo un po' e non riesco a prendere la pallina, regalando un punto a Manuel e Domenico.

Barella: "Azzurra"

Gioia Azzurra: "Dimmi"

Barella: "Vieni qui un attimo"

Appoggio la racchetta e mi avvicino a lui.

"Non dovrei dirtelo, ma è meglio che tu lo sappia"

"Cosa?"

"Mi ha detto che domani verrà qui"

"Sul serio?"

"Si...ma non esserne troppo felice"

"Perché?"

"È di pessimo umore, credo che litigherete di nuovo"

"Non importa, almeno lo posso vedere"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now