Capitolo 78

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"Va bene, rimango qui"

"Guarda cosa mi hanno fatto i ragazzi"

Gli mostro la maglietta con il mio nome e il suo numero.
All'inizio sorride, ma poi si rabbuia.

"Hanno sbagliato numero"

"Loro hanno detto che era il numero più adatto"

"Non ne sono così sicuro"

Mi rattristo.

"Che ne dici di avere i nostri 5 minuti senza problemi adesso?"

Annuisco.

"Cosa ti va di fare?"

"Quello che vuoi tu"

Mi prende per mano e ci sediamo sul letto.

"Qual è il pronostico per domani?"

"Beh...essendo una finale secondo me si va ai rigori"

"Io spero di finire prima in realtà"

"Duri fino ai rigori?"

"Non credo, é troppo per me"

"Magari hai ragione tu e finisce prima"

"Finora tu ci hai azzeccato, quindi mi affido al tuo pronostico"

"Ahahah va bene"

Ci abbracciamo e ci stendiamo sul letto rimanendo abbracciati.
Per un po' ci guardiamo negli occhi senza parlare.

"Senti, io non so da domani come andranno le cose, ma so che io mi sono innamorata veramente di te. Se mi chiedi di cosa potrei elencarti un sacco di tue qualità, ma io mi sono innamorata del tu sorriso che è la cosa più nella che abbia mai visto. Quindi anche se da domani smettessimo di parlare sappi che tutto ciò che provo per te è reale"

Azzera la distanza tra i nostri volti e mi bacia appassionatamente.
Mi sposta e mi mette cavalcioni su di lui, sento i nostri respiri accelerare mentre ci baciamo.
Afferra il bordo della mia maglietta e me la sfila, io faccio lo stesso con la sua, dopo riprendiamo a baciarci.
Nel mentre gli sbottono i pantaloni e se li toglie, subito dopo sbottona i miei che vanno a fare compagnia ai suoi.
Si stacca dal bacio, inverte le posizioni e mi bacia la cicatrice, nel mentre gli passo la mano tra i capelli per accarezzarlo.
Bussano alla porta.

"Io non ci credo"

"Chi è?"

"Ma che ne so" "Chi è?" chiedo ad alta voce.

Bernardeschi: "Sono Federico"

Gioia Azzurra: "Cosa vuoi?"

Bernardeschi: "Mi serve un attimo Federico"

Gioia Azzurra: "Non è qui, abbiamo litigato se non lo sapessi"

Bernardeschi: "Azzurra non sei brava a mentire. E poi in camera nostra non c'è, quindi è per forza con te"

Gioia Azzurra: "Adesso te lo mando" "Fede vai"

Federico si alza e va ad aprire la porta.

Bernardeschi: "Fortuna che non eri qui"

Chiesa: "Non vogliamo che qualcuno vada a pensare che abbiamo fatto pace, perché non è così"

Bernardeschi: "Vabbè io non voglio sapere niente, ti ho solo portato il telefono. Indovina chi ti ha chiamato una decina di volte"

Chiesa: "Già me lo immagino"

Bernardeschi se ne va e Federico rientra.

"Indovino io chi ti ha chiamato una decina volte"

"Non sei simpatica"

"Non volevo esserlo"

"Adesso la richiamo"

"Ok"

Intanto che lui chiama Benedetta io cerco di prendere sonno.
Dopo una mezz'ora al telefono torna a letto e mi abbraccia.

"Di chi è il nome che hai tatuato sulla schiena?"

"Di mio fratello"

"Hai un fratello?"

"Ahahah si"

"Non lo sapevo"

"Beh come ben sai io non dico molto di me"

"Hai ragione. Sembrava ieri che ti seguivo per scoprire qualcosa di te"

"Che ficcanaso"

"Invece tu sei una stalker perché sapevi già tutto su di me"

"Essere un calciatore famoso ha i suoi svantaggi"

"Invece essere una persona normale ha i suoi vantaggi"

"Esattamente"

"Come mai sta sera non hai addosso nessuna delle mie magliette?"

"Perché non devo più nasconderti la cicatrice"

"E non hai freddo?"

"Siiii, dovrebbero accendere il riscaldamento anche se è il 10 luglio"

"Tieni la mia maglietta, così almeno non hai più sempre la stessa"

"Grazie"

"Quindi dormiamo?"

"Si. Notte Fede"

"Notte Gioia"

Un'Azzurra tra gli azzurriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora