Capitolo 112

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"Azzurra"

"Dimmi mister"

"Credo tu ti debba staccare da loro il prima possibile"

"Perché dici questo?"

"Perché mancherai a tutti, ma più avanti deciderai di partire, più lunga sarà questa agonia di perderti"

"Quindi per te me ne dovrei andare subito?"

"No, ma lunedì mattina presto, prima che qualcuno di loro si svegli"

Mi scende una lacrima.

"Lo so che ti sto chiedendo una cosa molto difficile, ma é perché tengo a te e tengo a loro. Appena tutti lo sapranno saranno sia felici per te che tristi perché non sarà più la stessa cosa senza di te. Sai, non faccio mai venire persone esterne quando alleno i ragazzi perché loro ci si affezionano e quando se ne vanno diventa tutto complicato"

"Allora perché mi hai fatto venire qui?"

"Perché io sapevo tutto"

"Come sapevi tutto?"

"Sul serio credevi che avrei fatto venire qui una persona estranea per fare un progetto senza informarmi su di lei?"

"No, ma non pensavo lo sapessi, anche perché ho chiesto a Nicolò di venirtelo a dire quella volta che dovevo andare in ospedale e i ragazzi avevano la partita contro il Galles"

"Vero, ma io lo sapevo già, solo che non ho mai detto niente"

"Perché?"

"Perché tu avevi bisogno di una motivazione per vivere e lo spirito che abbiamo qui ti avrebbe aiutato di sicuro"

"Non so cosa dire"

"Per un istante ho pensato di mandarti via"

"Perché?"

"Quando ho visto come si stava evolvendo il tuo rapporto con Federico ho avuto paura che si creassero delle tensioni in campo, ma non é successo niente di particolare per cui io potessi mandarti via. Poi quando ho visto Benedetta qui ho pensato che sarebbe successo un casino, invece mi hai dimostrato che tieni talmente tanto a Federico e alla squadra che hai preferito metterti da parte e non dire nulla"

"E adesso me ne andrò senza salutarlo"

"Beh passerà gli ultimi giorni con te, quindi anche se non lo saluterai quel mattino non penso se la prenderà così tanto"

"Non passerò gli ultimi giorni con lui perché lui non saprà mai che partirò. Lo scoprirà quando sarò già a casa"

"Perché non glielo dirai?"

"Perché tengo talmente tanto a lui e alla squadra che non voglio creare discussioni. Già ieri sera ho rischiato"

"Cosa intendi?"

"Ieri sera ho detto a Nicolò che me ne sarei andata, ha reagito male e stava andando da Federico per dirgli che è tutta colpa sua. Fortunatamente sono svenuta e quindi mi é stato vicino tutta la notte"

"Sei svenuta per quello che stava per fare Nicolò?"

"No, sono svenuta perché sono talmente tanto debole che una piccola corsa mi sfinisce tanto da farmi svenire"

"Devi andartene al più presto anche per la tua salute"

"Lo so"

"Senti, ho un'idea per la cosa che riguarda Benedetta. Le diciamo che tu vai via per un po', ma non vuoi che i ragazzi lo sappiano, così non dovrebbe parlarne con nessuno"

"Va bene"

"Glielo provi a dire tu adesso?"

"Sisi"

"Allora io raggiungo i bambini e te la mando"

Roberto se ne va e nel giro di qualche minuto arriva Benedetta.

"Il mister mi ha detto che volevi parlarmi"

"Si, ecco...volevo chiederti se potevi prendere il mio posto all'interno del progetto"

"Perché?"

"Devo tornare a casa mia per qualche giorno, ma non voglio che i ragazzi lo sappiano, non voglio farli preoccupare. Prima ho visto come ti piace accogliere le famiglie e ho pensato che saresti perfetta per sostituirmi"

Tanto mi hai sostituito anche nel rapporto con Federico, quindi puoi sostituirmi benissimo per il progetto.

"Sì certo, sono felice che tu me lo abbia chiesto. Sai, dopo la sceneggiata che ho fatto per averti trovata addormentata con Federico credevo mi odiassi"

"Ma come potrei odiare una persona come te? Sei al dir poco splendida, capisco perché Federico ti abbia scelto"

Ha scelto te al posto di me e ha fatto bene, però io avrei tanto voluto che scegliesse me perché io lo amo, anche tu lo ami, ma io lo amo in un modo diverso e inspiegabile.

"Grazie, sei troppe gentile"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now