Capitolo 132

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"Che ci fai tu qui?"

"Dimmelo tu"

"Perché dovrei saperlo?"

"È venuto un bambino da me, al settimo cielo, perché tu gli avevi detto che poteva conoscermi"

"Vedo che hai incontrato Lorenzo"

"Si, mi piace un sacco, è diverso dagli altri bambini che ho incontrato fino ad adesso"

"Certo, lui è un bambino grande"

"Che intendi?"

"È una di quelle persone che è abituata a sapere che i propri problemi non sono così importanti e che quindi può cavarsela sempre da solo"

"Immagino sia il fratello di uno di loro"

"Si, mi ricorda così tanto mio fratello. Anche lui è stato messo in secondo piano dal mio tumore, mi sento uno schifo per questo"

"Non è colpa tua, non l'hai scelto tu di essere malata"

"Ma non ho nemmeno fatto nulla perché lui non si sentisse meno importante"

Cerca di avvicinarsi per darmi un abbraccio, ma io faccio un passo indietro.

"Che succede?"

"È meglio che io e te non abbiamo nessun tipo di contatto fisico"

"Perché?"

"Perché sappiamo già come andrebbe a finire"

"Hai ragione, comunque perché sei in costume?"

"Ero piscina con Teo..."

"Uhhh in piscina con Teo, è successo qualcosa di eccitante?"

"Sai che saresti l'ultima persona a cui lo direi?"

"Adesso voglio sapere che è successo"

"Nulla"

"Nemmeno un bacio?"

"Si, sulla guancia"

"Patetico"

"Pensi di tornare in camera tua?"

"Si, adesso vado, aspetti un attimo Federico che devo dirgli una cosa"

"Non so se venga in camera adesso"

"Posso aspettarlo lo stesso?"

"Si, tra poco dovrebbe arrivare anche Matteo, potresti aprirgli quando bussa?"

"Assolutamente no"

"Federico Chiesa apri quella fottuta porta quando Matteo arriva"

"Va bene sua maestà"

Io vado in bagno e apro l'acqua della doccia.
Non ho nemmeno il tempo di togliermi il costume che Federico è già dietro di me che mi abbraccia da dietro.

"Avevo detto niente contatto fisico"

"E quando mai ti ho ascoltato?"

"Che irritante che sei"

"Anche se faccio questo?"

Mi bacia dietro l'orecchio sinistro, poi pian piano scende baciandomi il collo.

"Sai quanto mi piace quando fai così"

Mi fa girare e mi ritrovo con il volto a pochi centimetri dal suo.

"E ora cosa vorresti fare?"

"Godermi il tuo bel faccino ancora per un po'"

"Io dico che dovresti andare dalla tua futura moglie in dolce attesa del tuo futuro bambino"

"Ce l'hai con lei?"

"No, ce l'ho con te perché sei in qui invece di essere con lei a farle fare quello stupido test di gravidanza"

"Lo farà quando sarà pronta"

"Cosa spera? Che con il tempo ci sia più probabilità?"

"Non lo so, ha detto che non si sente ancora pronta a sapere se avremo un bambino o no"

"Va bene, non ti dico nemmeno cosa penso perché tanto non mi daresti retta, allora risparmio il fiato"

"Ecco brava che non ho voglia di cattiverie"

"Ora te ne vai?"

Mi prende di nuovo per i fianchi e fa appoggiare il mio petto contro il suo, con una mano mi mette dietro l'orecchio una ciocca di capelli che mi è caduta dalla coda.
Poi mi mette la stessa mano sul visto e lo fa avvicinare a se.
Nel momento in cui stiamo per baciarci qualcuno bussa alla porta, dovrebbe essere Matteo.
Prendo subito le distanze da Federico e corro ad aprire.

Pessina: "Sono tornato con il cambio e mi sono portato anche il pigiama perché sta notte dormo qua"

Gioia Azzzurra: "Fantastico"

Chiesa: "Allora io vi lascio preparare per dopo"

Pessina: "E tu da dove sbuchi?"

Chiesa: "Dal bagno. A dopo"

Pessina: "Ciao"

Gioia Azzurra: "Ciao"

Chiude la porta abbastanza silenziosamente, io continuo a fissarla cercando di trovare una risposta alla mia domanda, ma Teo mi riporta alla realtà.

"Vorresti dirmi che è successo ora?"

"Emh..."

Inizio a ridere.

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now