<<Non mi importa di quanto guadagni,non mi piace l'idea che paghi tutto tu.>><<Puoi pagare l'abbonamento alla tv via cavo,se vuoi.>>
<<E la spesa...>>,propongo. Non so più se ne stiamo parlando in via ipotetica o no.
<<Affare fatto. Se fai tu la spesa...potresti prepararmi la cena ogni sera.>>
<<Scusa? Il contrario,casomai.>>,ribatto ridendo.
<<Una sera io e una sera tu?>>
<<Ci sto.>>
<<Allora vieni a vivere con me?>> Non penso di aver mai visto un sorriso più largo sul suo viso perfetto.
<<Non ho detto che ci vengo,stavo solo...>>
<<Sai che mi prenderò cura di te,vero? Sempre.>>
Non voglio che si prenda cura di me: voglio guadagnarmi ciò che possiedo e pagare la mia parte,ma ho l'impressione che non si riferisca solo ai soldi.
<<Ho paura che sia troppo bello per essere vero>>,ammetto infine,a lui e a me stessa.
<<Anch'io>>,risponde. Mi sorprende,ma è un sollievo che la pensi come me. <<Ci penso in continuazione. Tu sei troppo per me,e da un giorno all'altro te ne renderai conto,ma spero che tu non lo capisca mai>>,ammette continuando a guardare la strada.
<<Non succederà>>,replico convinta.
Non risponde.
<<Okay>>,dico per spezzare il silenzio.<<Okay cosa?>>
<<Vengo a vivere con te.>> Sorrido.
Fa un lungo sospiro liberatorio. <<Sul
serio?>> Sorride.<<Sul serio.>>
<<Non hai idea di quanto mi fai felice,Carmela.>> Mi stringe forte la mano mentre svolta nella strada di casa sua. Lo stiamo facendo davvero: stiamo andando a vivere insieme. Io e Irama. Da soli. In una casa tutta nostra. Il nostro letto. Il nostro tutto. Sono terrorizzata,ma l'entusiasmo ha la meglio sul nervosismo,almeno per il momento.
<<Non chiamarmi Carmela,o cambierò idea.>>
<<Hai detto che solo i parenti e gli amici possono chiamarti Carmi.>>
Se lo ricorda? Credo di averglielo detto appena l'ho conosciuto.
Sorrido. <<Non hai tutti i torti. Chiamami pure come vuoi.>><<Oh,piccola,non direi così se fossi in te. Ho una lunga lista di nomignoli piuttosto indecenti da affibbiarti>>
Vorrei tanto sentirli,ma non è meglio indagare oltre. Stringo le gambe. Dev'essersene accorto,perché il suo sorriso si allarga. Sto per dirgli che è un gran pervertito,ma le parole mi restano in gola. Avvicinandoci alla casa vediamo il giardino pieno di gente e la strada ingombra di macchine parcheggiate.
<<Porca miseria,non sapevo che stasera ci fosse una festa. È martedì,cazzo. Vedi,è per questo che non voglio più...>>
<<Non fa niente,possiamo andare subito in camera tua>>,lo interrompo,cercando di calmarlo.
<<E va bene>>,sospira.
Entriamo in casa e filiamo dirti al piano di sopra. Proprio quando penso di essere riuscita a non incontrare nessuno che conosco,vedo una testa marrone sul pianerottolo del primo piano. Lorenzo.
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~MI DROGHERÓ DI TE.~ \\IRARMEN\\
FanfictionCOMPLETATA. Continua in: Mi drogherò di te 2. CARMEN & IRAMA: Due poli opposti fatti l'uno per l'altra. Lei è la classica brava ragazza: acqua e sapone,ottimi voti e un fidanzato perfetto. Lui è tutto fascino e sregolatezza: arrabbiato con il mondo...