CAPITOLO 166

1.5K 39 7
                                    



<<Bè,avevo fame e sono venuta a mangiare. E ora me ne vado perché tu mi ignoravi e...>>
<<Non ti stavo ignorando,è solo che non sapevo cosa dire o fare. Non mi aspettavo di trovarti qui. Mi hai colto alla sprovvista.>>
<<Si,ci scommetto. Non mi hai scritto per tutto il giorno e adesso vieni qui con Emma?>> domando,con voce molto più lamentosa di quanto vorrei.
<<E Benji, Mose e Nicole. Non solo Emma>>,mi fa notare.
<<Lo so...Ma voi due avete dei trascorsi,e mi dà fastidio.>> Devo aver battuto il record per la scenata di gelosia più prematura della storia.
<<Appunto,piccola: sono dei trascorsi. È il passato. E non era così...come tra noi.>>
Sospiro. <<Lo so,ma non ci posso fare niente.>>
<<Lo so. Come pensi che mi sia sentito io,quando sono entrato e ti ho vista seduta con Fede?>>
<<Non è la stessa cosa. Tu e Emma siete andati a letto insieme.>> Fa male dirlo.
<<Carmi...>>
<<Lo so,è assurdo. Ma è più forte di me.>> Distolgo lo sguardo.
<<Non è assurdo. Ti capisco. Ma non so cosa farci. Emma fa parte del nostro gruppo e probabilmente ne farà parte per sempre.>>
Non so cosa mi aspettassi di sentirgli dire,ma non l'equivalente di "devi rassegnarti".
<<Okay>>,taglio corto. Dovrei essere contenta che lui abbia praticamente detto a tutti che ora stiamo insieme,ma l'intera scena si è svolta in modo così strano.
<<Ora vado>>,gli dico.
<<Allora vengo con te.>>
<<Sei sicuro di voler mollare qua
i tuoi amici?>> Mi guarda con sufficienza e mi segue verso la macchina. Cerco di nascondere il sorriso. Almeno ora so che preferisce stare con me che con Emma.
<<Da quanto eri lì prima che arrivassi io?>> mi chiede mentre esco dal parcheggio.
<<Una ventina di minuti.>>
<<Ah. Non avevi appuntamento con Fede,vero?>>
<<No. Era l'unico posto aperto per comprare da mangiare. Non avevo idea che lui fosse lì...o che saresti arrivato tu. Non lo sapevo perché,sai,non mi hai scritto nessun messaggio.>>
<<Oh>>,fa lui,e tace per un momento. Ma poi mi guarda di nuovo. <<Di cosa avete
parlato?>>
<<Di niente,era al mio tavolo da pochi minuti quando siete arrivati voi. Perché?>>
<<Pura curiosità.>> Tamburella le dita sul ginocchio. <<Mi sei mancata oggi.>>
<<Mi sei mancato anche tu>>,dicono entrando nel campus. <<Ho studiato tantissimo e ho preparato tutto per il primo giorno alla Mondadori.>>
<<Vuoi che ti accompagni,domani?>>
<<No,è per questo che ho comprato una macchina,ricordi?>> Rido.
<<Potrei accompagnarti lo stesso>>,si offre mentre arriviamo al mio dormitorio.
<<no,non serve. Andrò con la mia macchina. Grazie comunque.>> Mentre sto per chiedergli come ha passato la giornata-e perché non mi ha scritto,se gli mancavo tanto-mi si mozza il fiato in gola e mi assale il panico.
Mia madre sta piantata davanti alla porta,a braccia conserte,e punta su di me uno sguardo assassino.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora