CAPITOLO 83

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Fuori dal ristorante sono l'archeggiate delle motociclette: pensavo che saremmo andati in un ristorante di catena,non in un locale per biker. Entrando ho l'impressione che mi guardino tutti,anche se probabilmente non è così. Nicole mi prende per mano e mi trascina verso un tavolo in fondo. <<Viene anche Simone,per te va bene,vero?>> mi chiede mentre ci sediamo.
<<Si,certo.>>,le rispondo. Purché non venga anche Irama, non c'è problema. Anzi,sono felice che debba arrivare qualcun altro,perché al momento sono il terzo incomodo.
Una cameriera ancora più tatuata di loro viene per l'ordinazione. Nicole e Mose prendono una birra. Ecco perché frequentano questo locale: qui non chiedono i documenti. La donna rimane perplessa Quando ordino una Coca,ma non voglio bere niente di alcolico perché quando torno al dormitorio dovrò studiare.
Sto bevendo un lungo sorso quando sento un fischio: Simone e Fede stanno arrivando al nostro tavolo. Dietro di loro intravedo i capelli biondi di Emma...e alle sue spalle c'è Irama.
Per poco non mi strozzo con la Coca.
Nicole guarda Irama attonita e poi guarda me. <<Ti giuro che non lo sapevo. Possiamo andarcene subito,se vuoi>>,mi bisbiglia mentre Fede si siede accanto a me. Devo costringermi a non voltarmi verso Irama.
<<Accidenti,Carmen,che figa che sei!>> esclama Fede,e io arrossisco.
<<Un vero schianto! Non ti avevo mai vista così.>> Lo ringrazio con un sorrisetto. Simone,Emma e Irama si siedono al tavolo dietro al nostro. Vorrei chiedere a Nicole di scambiarci di posto ,così posso fare le spalle a Irama,ma non ho il coraggio. Mi limiterò a non incrociare il suo sguardo; posso farcela.
<<Stai benissimo così,Carmen>>,mi dice Simone da sopra il divisorio tra i tavoli. Sorrido,non sono abituata a tutte queste attenzioni. Irama non ha commentato il mio nuovo look,ma non mi aspettavo che lo facesse. È già un successo che non mi abbia insultata.
Se lo guardò solo per un momento non accadrà nulla di male...
Non resisto,alzo gli occhi,e me ne pento subito: tiene un braccio intorno alle spalle di Emma. Il morso di gelosia è la punizione per non aver rispettato la mia decisione.
Scommetto che hanno ricominciato a spassarsela. O forse non hanno mai smesso. Ricordo che alla festa lei gli stava a cavalcioni,e sento la rabbia montare. Mi rammento a me stessa che Irama è liberissimo di fare ciò che vuole...e di farsi chi vuole.
<<È proprio carina,vero?>> chiede Nicole,e tutti annuiscono.
Sento gli occhi di Irama su di me,ma non posso guardarlo di nuovo. Indossa una maglietta bianca,da cui scommetto che si intravedono in trasparenza i tatuaggi,e ha i capelli spettinati alla perfezione. Ma non mi importa di quanto sia bello,o di quanto sia provocante l'abbigliamento di Emma.
È così irritante,con i suoi stupidi capelli biondi e quei vestiti striminziti. È una puttana. Sono sorpresa dalla rabbia che provo. Non credo di aver mai dato della puttana a nessuno,neppure con il pensiero. Naturalmente,lei sceglie proprio quel momento per farmi i complimenti.
<<È vero,non ti avevo mai vista così carina!>> esclama,e poi si appoggia al petto di Irama.
La guardo negli occhi e gli rivolgo un sorriso falso.
<<Ti spiace se bevo un sorso?>> mi chiede Fede,e mi sottrae il bicchiere prima che possa rispondergli. Lo lascio fare: di solito è una cosa che non mi piace,ma in questo momento sono così a disagio che non ho i riflessi pronti. Fede scola metà della mia Coca,e io gli do una gomitata.
<<Scusa,tesoro,te ne ordino un altra.>> È davvero un bel ragazzo,sembra un fotomodello. Potrebbe fare davvero il modello,se non avesse tutti quei tatuaggi. Sentiamo un rumore proveniente dall'altro tavolo e i miei occhi corrono subito su Irama. Lui si schiarisce la voce e mi fissa con intensità. Voglio distogliere lo sguardo ma sono prigioniera di quelle pupille azzurre.
Fede posa un braccio sullo schienale della panca,dietro di me,e Irama si acciglia. Adesso gli faccio vedere io. Mi piego leggermente verso Fede. Irama ha un attimo di smarrimento,ma si ricompone subito. È infantile e ridicolo da parte mia,ma non mi importa. Se sono costretta ad avere a che fare con lui,voglio almeno che si senta a disagio quanto me.
La cameriera vestita da motociclista torna a prendere le ordinazioni. Chiedo un hamburger con patatine,senza ketchup,e tutti gli altri ordinano ali di pollo. La cameriera porta a Irama una Coca  e agli altri birra. Sto ancora aspettando la mia bibita,ma non voglio farglielo notare per non essere scortese.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now