CAPITOLO 119

1K 17 0
                                    





<<Gli parlerò senz'altro. Sarei felice che ci andasse>>,gli dico in tutta sincerità.
<<Davvero? Grazie mille,Carmen. Spero che tu non ti senta tenuta a dirmi di sì,ma spero di vedervi entrambi al matrimonio.>> A un matrimonio,con Irama? L'idea mi entusiasma,ma sarà difficile persuaderlo.
<<Victoria si è già affezionata a te,è stata contenta di averti avuto a casa con noi lo scorso fine settimana. Sei la benvenuta,sempre.>>
<<Sono stata bene. Magari posso sentirla per quelle lezioni di cucina che mi ha offerto>>,gli dico ridendo. Quando sorride somiglia moltissimo a Irama. Desidera così tanto riallacciare i rapporti con il figlio: mi piange il cuore per lui. Se posso aiutarlo lo farò senz'altro.
<<Ne sarebbe felicissima! Passa quando vuoi>>,esclama.
<<Grazie ancora per avermi aiutata con lo stage. Significa molto per me.>>
<<Ho visto la tua domanda di ammissione e i voti degli esami,e sono molto buoni. Irama potrebbe imparare tanto da te>>,confessa,con una scintilla di speranza negli occhi. Mi sento arrossire mette gli sorrido e lo saluto. Attraverso di nuovo il campus ed entro nell'edificio di letteratura solo cinque minuti prima che inizi la lezione. Trovo Irama seduto al suo vecchio posto e non riesco a trattenere un sorriso.
<<Hai mantenuto la tua promessa,e io la mia>>,mi fa notare ricambiando il sorriso. Saluto Einar e mi siedo tra di loro.
<<Perché sei arrivata così tardi?>> bisbiglia Irama mentre il professore inizia la lezione.
<<Te lo dico dopo.>> Se gliene parlassi adesso farebbe una scenata davanti a tutti. <<Dimmelo.>>
<<Ho detto che te lo dico dopo. Non è niente di importante>>,lo rassicurò. Lui sospira ma si arrende.
Al termine della lezione Irama e Einar si alzano insieme,e io non so da chi dei due andare. Di solito parlo con Einar e usciamo dall'aula insieme,ma ora che è tornato Irama non so se mantenere questa abitudine.
<<Sei ancora dell'idea di venire al falò con me e Valentina,venerdì? Pensavo che prima potresti cenare da noi. A mia madre farebbe molto piacere>>,mi propone Einar prima che Irama possa aprir bocca.
<<Si,certo che vengo. Va bene anche per la cena: fammi sapere a che ora devo essere da voi.>> Non vedo l'ora di conoscere Valentina. Rende felice Einar,e per questo mi sta già simpatica.
<<Ti mando un messaggio>>,dice e se ne va.
<<Ti mando un messaggio>>,lo scimmiotta Irama.
<<Non prenderlo in giro>>,ribatto irritata.
<<Ah già,dimenticavo che ti arrabbi. Sei quasi saltata alla gola di Emma quando lo ha preso in giro.>>
Gli do uno spintone. <<Dico sul serio,Irama,lascialo stare.>> Poi,per alleggerire la richiesta,aggiungo: <<Per favore.>>
<<Abita con mio padre. Ho il diritto di prenderlo in giro.>> Rido,ma mentre usciamo dall'edificio decido di passare all'attacco: adesso o mai più.
<<A proposito di tuo padre...>> Mi giro a guardarlo e vedo che è già teso. Mi lancia un'occhiata sospettosa,è sulle spine.
<<È da lui che sono andata,prima. Nel suo ufficio. Mi ha organizzato un colloquio alla Mondadori per domani.
Non è fantastico?>>
<<Cos'ha fatto?>> sbotta.
<<Mi ha organizzato un colloquio. È un ottima occasione per me,Irama.>> Cerco di farlo ragionare.
<<E va bene>>,sospira.
<<E c'è dell'altro.>>
<<Certo,figuriamoci se non c'era dell'altro.>>
<<Mi ha invitato al matrimonio...Bè ci ha invitati. Ha invitato noi al matrimonio.>>
<<No,non ci vado.>>,dichiara guardandomi malissimo. <<Fine della discussione.>> Si gira e si allontana.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now