CAPITOLO 156

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<<Non vado da nessuna parte. Mi servono solo un po' di vestiti.>>,ripeto.
<<Lo so...Ma ci metterò un po' ad abituarmici: di solito ti vedevo fuggire da me.>>
<<Bè,io di solito venivo cacciata da te,quindi dovremo abituarci entrambi.>>
Sorrido e poso la testa sul suo petto. La sua preoccupazione è stranamente confortante: avevo il terrore di svegliarmi stamattina e scoprire che aveva cambiato idea,mi consola capire che lui aveva paura quanto me.
<<Si,penso di sì. Ti amo.>>,dice. Quelle parole mi colpiscono con la stessa forza della prima volta,e della ventesima,ieri sera.
<<Ti amo anch'io>>, rispondo.
Si rabbuia. <<Non dire "anch'io".>>
<<Perché?>> Sono in perenne tensione,temo di essere respinta da un momento all'altro.
<<Non lo so...Mi dà l'idea che tu lo dica per farmi piacere e basta.>> Abbassa lo sguardo. Ricordo la promessa che ho fatto a me stessa ieri sera: aiutarlo al massimo delle possibilità a sconfiggere i dubbi che nutre su se stesso.
<<Ti amo>>,gli dico. Lui mi guarda,gli occhi gli si addolciscono,mi posa un bacio leggero sulle labbra.
<<Grazie>>,risponde.
È incredibile quanto sia bello con una semplice maglietta bianca e un paio di jeans neri. Non porta mai altro che magliette tinta unita bianche o nere e jeans neri,ogni santo giorno,ma ogni santo giorno è perfetto. Non ha bisogno di seguire le mode: quello stile semplice gli sta a pennello. Prendo i vestiti che indossavo ieri sera e lui mi tiene la borsa mentre scendiamo al piano di sotto.
Troviamo Victoria e David in salotto. <<Ho preparato la colazione>>,dice Victoria in tono allegro. Mi sento un po' a disagio all'idea che Victoria e David sappiamo che ho dormito di nuovo in camera di Irama. Sembra che per loro non sia affatto un problema, d'altronde siamo adulti,ma questo non mi evita di arrossire.
<<Grazie.>> Le sorrido e lei mi rivolge un'occhiata curiosa; so che quando saremo nella serra mi farà qualche domanda. Entro in cucina,e Irama mi segue. Ci riempiamo i piatti e andiamo a tavola. <<Einar e Valentina sono qui?>> chiedo a Victoria quando entra. Valentina sarà stupita di vedermi di nuovo con Irama,dopo che ieri sera ero con Fede,ma cerco di non pensarci.
<<No,sono andati a Londra a visitare la città,tornano stasera. Vuoi ancora lavorare nella serra,oggi?>>
<<Certo,devo solo passare in camera a cambiarmi>>,le dico.
<<Ottimo! Chiederò a David di portare fuori i sacchi di terra dal capanno,nel frattempo.>>
<<Se aspetta che torniamo,magari può aiutarlo Irama...>> azzardo,a metà tra una richiesta e una proposta,e guardo Irama. <<Ah resti nei paraggi anche tu?>> domanda lei,e il suo sorriso si allarga. Come fa Irama a non rendersi conto che ci sono persone che gli vogliono bene?
<<Bè...si,pensavo di restare qui per oggi...se non è un problema per te>>,balbetta.
<<Nessunissimo problema! David,hai sentito? Irama resta qui tutto il giorno!>> Il suo entusiasmo mi stappa un sorriso,mentre Irama sembra rassegnato.
<<Fà il bravo>>,gli dico all'orecchio.
Lui sfodera il sorriso più falso che io abbia mai visto.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Donde viven las historias. Descúbrelo ahora