CAPITOLO 55

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A un certo punto mi da un pizzicotto,è una scossa elettrica di propaga in tutto il mio corpo.
<<Cosa...cos'era?>> chiedo,con il fiato mozzo. Lui ridacchia e non risponde,ma poi sento che lo fa di nuovo e la schiena mi si inarca,sollevandosi dall'erba. Lui scende a baciarmi il collo,poi il petto. Infila la lingua sotto il reggiseno e intanto mi accarezza un seno con la mano. Quella che provo è gioia allo stato puro. Chiudo gli occhi e iniziano a tremarmi le gambe.
<<Brava,Carmela,vieni per me>>,mi dice,e sento che sto per perdere il controllo.
<<Guardami,piccola>>,sussurra.
Apro gli occhi. La vista delle sue labbra sul mio seno mi sospinge oltre il limite,e per qualche instante non vedo più niente.
<<Irama>>,dico,poi lo ripeto un altra volta; dal rossore che gli si dipinge sulle guance capisco che gli piace quando lo chiamò per nome. Lentamente,tira fuori la mano e la posa sulla mia pancia fin quando non riporto la respirazione alla normalità. Non mi ero ma sentita così carica di energia e al contempo così rilassata.
<<Ti lascio un minuto per riprenderti.>> Ride tra sè e si allontana.
Vorrei che mi restasse accanto,ma non riesco a parlare. Reduce dai minuti più belli della mia vita,mi alzo a sedere e mi giro: lui si è rimesso i jeans e le scarpe.
<<C'è ne andiamo già?>> chiedo imbarazzata. Pensavo che anche lui mi avrebbe chiesto di toccarlo; non avrei saputo bene cosa fare,ma me l'avrebbe spiegato lui.
<<Si,volevi restare ancora?>>
<<Pensavo...non lo so,pensavo che magari tu volessi qualcosa...>>
Non so proprio come dirlo.
Per fortuna ci arriva da solo. <<ah,no. Per il momento sono a posto>>,risponde,e mi fa un sorrisetto. Ha intenzione di tornare antipatico come prima? Spero di no,dopo quello che è successo: ho appena condiviso con lui l'esperienza più intima della mia vita, e non sopporterei che ricominciasse a trattarmi male. Ha detto "per il momento",quindi forse vorrà qualcosa più tardi. Inizio già a pentirmi.
Mi rimetto i vestiti sopra la biancheria bagnata e cerco di ignorare il fremito che sento tra le gambe.
Irama mi porge una maglietta. Accorgendosi che sono confusa spiega che è per "asciugarmi",e mi guarda il pube.
Mi abbottono i pantaloni e mi tampono con la maglietta nel punto più sensibile. Non mi sfugge il modo in cui si passa la lingua sulle labbra,mentre mi osserva. Poi tira fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni e si mette a digitare qualcosa. Gli restituisco la maglietta e mi rimetto le scarpe. L'atmosfera è cambiata,lui è distaccato e io vorrei essere il più lontano possibile. Mentre torniamo alla macchina resta in silenzio. Sto già immaginando gli scenari più tetri. Lui mi apre la portiera e lo ringrazio con un cenno del capo.
<<Qualcosa non va?>> mi domanda mentre torniamo indietro sul sentiero di ghiaia.
<<Non lo so. Perché sei così strano,adesso?>> Ho parlato,pur avendo paura della risposta,e ora non riesco a guardarlo in faccia.
<<Io? Sei tu quella strana.>>
<<Non mi hai più detto una parola da quando...Bè lo sai>>
<<Da quando ti ho procurato il tuo primo orgasmo?>>
Arrossisco. Perché mi stupisco ancora della sua volgarità?
<<Bè,si. Da allora in poi non hai detto più niente. Ti sei rivestito ce ne siamo andati.>> Mi sembra che la sincerità sia la migliore strategia,date le circostanze,quindi aggiungo: << Mi fa sentire usata,o qualcosa del genere.>>
<<Cosa? Ma no,non ti sto usando. Usare una persona implica trarne un vantaggio per sè>>,spiega,in tono così indifferente che mi vengono le lacrime agli occhi. Faccio del mio meglio per trattenerle,ma ne sfugge una.
<<Stai piangendo? Cos'ho detto?>> Mi posa una mano sulla coscia.
Non so perché ,ma quel gesto mi fa stare meglio. <<Non volevo...Mi dispiace. Non avevo certo intenzione di riportarti in camera tua e andarmene! Pensavo di invitarti a cena,che ne dici? Scommetto che muori di fame.>> Mi stringe delicatamente la coscia. Gli sorrido ,confortata dalle sue parole. Mi asciugo la lacrima sfuggita al controllo,e con lei se ne vanno le mie preoccupazioni. Non so perché Irama mi renda così emotiva. Un minuto prima lo odio,un minuto dopo voglio baciarlo. Mi fa provare emozioni che non sapevo di poter provare, e non solo riguardo al sesso. Mi fa piangere,mi fa ridere,mi fa gridare; ma sopratutto mi fa sentire viva.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now