CAPITOLO 90

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<<Perché non mi credi?>>
<<Perché fai sempre così: dici una cosa carina e poi diventi un altro,e io mi ritrovo in lacrime.>>
<<Ti faccio piangere?>>
Come fa a non saperlo? Mi ha vista piangere più volte di chiunque altro. <<Si,spesso>>,ammetto,stringendo forte la coperta di Nicole. Sento cigolare le molle del suo materasso e chiudo gli occhi,per paura ma non solo. Viene a sedersi sul letto di Nicole e mi sfiora il braccio,e io mi dico che è troppo tardi...Bè è troppo presto: sono le quattro del mattino.
<<Non lo faccio apposta.>>
Apro gli occhi e lo guardo. <<Sì che lo fai apposta. È la tua precisa intenzione,ogni volta che mi dici cattiverie. E quando mi hai costretto a parlare a Filippo di noi. E quando mi hai umiliata nel tuo letto la settimana scorsa,perché non riuscivo a dire quello che esattamente volevi farmi dire. Adesso sostieni che dormi meglio quando ci sono io,ma se mi sdraiassi con te,al risveglio mi diresti che sono brutta o che non mi sopporti. Quando siamo andati al ruscello,ho pensato che...lascia stare. Non possiamo continuare a parlarne in eterno.>> Faccio un paio di respiri profondi per calmarmi.
<<Stavolta ti ascolto.>> Il suo sguardo è inscrutabile,ma mi fa venire voglia di continuare.
<<Non so perché ti piaccia tanto giocare al gatto è il topo con me. Prima sei gentile,poi sei cattivo. Dici a Nicole che se mi vedi mi rovini,e poi insisti per accompagnarmi a casa. Non si capisce mai niente,con te.>>
<<Non intendevo quello. Non volevo rovinarti,è solo che...non lo so. A volte mi escono di bocca cose senza senso.>>
<<Perché ti sei ritirato dal corso di letteratura?>>
<<Perché tu vuoi che ti stia lontano,e io ho bisogno di starti lontano.>>
<<E allora perché non lo fai?>> Sento una nuova tensione fra di noi. Ci siamo avvicinati,ora siamo a pochi centimetri l'uno dall'altra.
<<Non lo so>>,sbuffa. Si strofina le mani e poi le posa sulle ginocchia. Vorrei replicare qualcosa,una cosa qualsiasi,ma se apro la bocca dirò che non voglio che mi stia lontana,dirò che penso a lui ogni secondo di ogni giorno. Alla fine è lui a spezzare il silenzio. <<Posso farti una domanda,e chiederti di rispondermi con assoluta sincerità?>> Annuisco.
<<Ti...ti sono mancato questa
settimana?>> Era l'ultima cosa che mi aspettassi di sentirmi chiedere. Batto le palpebre e cerco di schiarirmi i pensieri. Gli ho promesso di essere sincera,ma ho paura. <<Allora?>>
<<Si>>,borbotto,e nascondo il viso tra le mani. Lui mi prende per i polsi e le tira via,e quel tocco è come fuoco sulla mia pelle.
<<Si cosa?>>
<<Mi sei mancato.>> Ora mi aspetto il peggio. E invece sospira di sollievo e il suo viso bellissimo è illuminato da un sorriso. Voglio sapere se anch'io gli sono mancata,ma non mi lascia il tempo di formulare la frase.
<<Davvero?>> domanda,come se non mi credesse. Faccio cenno di si,e lui mi rivolge un sorriso timido. Irama,timido? È più probabile che sia contento perché ha avuto conferma del potere che esercita su di me.
<<Ora posso tornare a dormire?>> piagnucolo. So che non ricambierà il favore confidandomi qualcosa a sua volta,ed è molto tardi.
<<Solo se vieni a letto con me. Per dormire e basta,ovviamente.>> Sorride.
Sospiro. <<Oh,Irama,possiamo andare a dormire?>> e mi giro nel letto,attenta a non toccarlo. Ma poi mi sento strattonare le gambe: mi sta tirando giù dal letto. Mi carica in spalla,ignora i miei calci e le preghiere di mettermi a terra,raggiunge il mio letto,ci posa un ginocchio e mi fa sdraiare delicatamente dal lato della parete prima di stendersi accanto a me. Lo fulmino con lo sguardo ma non dico niente,perché ho paura che se mi lamento troppo se ne andrà,e non voglio che se ne vada. Raccoglie il cuscino che gli ho tirato prima e lo posa tra di noi a mò di barriera,con un ghigno. <<Ecco,ora puoi dormire al sicuro.>>
Non riesco a non ricambiare il suo sorriso. <<Buonanotte>>,ridacchio.
<<Notte,Carmen.>>
Mi giro sul fianco,ma all'improvviso mi è passata la stanchezza. Quindi resto a fissare il muro,sperando di riuscire a calmarmi e a dormire. Bè,un po' ci spero e un po' no. Qualche minuto dopo sento muoversi il cuscino,e il braccio di Irama mi cinge in vita e mi attira al suo petto. Non lo caccio,non reagisco. Mi piace troppo quella posizione.
<<Mi sei mancata anche tu>>,bisbiglia tra i miei capelli. Sorrido,sapendo che non può vedermi. Sento la pressione leggera delle sue labbra sulla nuca.
Mi addormento felice ma sempre più confusa.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now