CAPITOLO 128

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Quando arriviamo,David ci accoglie sulla porta con un gran sorriso. Spero che non si aspettasse di vedere Irama,ma non mi sembra deluso.
<<Victoria è in cucina,entrate a vostro rischio e pericolo>>,scherza. Anzi,non scherzava affatto. Tutti i banconi della cucina sono ingombri di pentole,scodelle è un mucchio di strani utensili che non riconosco. <<Carmen! Sto preparando tutto!>> esclama sorridendo,e indica le misteriose attrezzature.
<<Posso aiutarti?>>
<<Al momento no. Ho quasi finito...Ecco,è tutto pronto.>>
<<Mi dispiace di essere venuta con così poco preavviso>>,mi scuso.
<<Oh cara,sei sempre la benvenuta qui>>,mi rassicura,e capisco che è sincera. Mi porge un grembiule,e io mi lego i capelli in una crocchia. Einar si siede sulla panca e resta a chiacchierare con noi per qualche minuto mentre Victoria mi mostra gli ingredienti per i cupcake. Verso tutto nel mixer e lo accendo a bassa velocità.
<<Mi senti già una pasticcera professionista>>,rido. Einar si sporge a guardare e mi passa due dita sulla guancia. <<Scusa,avevi un po' di farina in faccia>>,dico arrossendo,e io gli sorrido. Inizio a versare l'impatto negli stampi. Quando inforniamo i cupcake e ci mettiamo a parlare dell'Università e delle rispettive famiglie,Einar ci lascia ai nostri "discorsi da donne" e va in salotto a finire di vedere la partita di calcio che ha registrato. Continuiamo a chiacchierare mentre i dolci si cuociono e si raffreddano; e quando Victoria annuncia che è ora di applicare la glassa,guardo i cupcake e mi sento molto soddisfatta di come sono venuti. Victoria mi spiega come usare la sacca per la glassa per disegnare una E su uno dei cupcake,che metto da parte per Einar. Lei decora i suoi con fiorellini e fili d'erba,mentre io faccio del mio meglio sui miei.
<<Penso che la prossima volta faremo i biscotti>>,mi dice con un sorriso mentre sistema i cupcake su un piatto da portata. <<Mi sembra una buona idea>>,le rispondo,addentandone uno.
<<E dov'è Irama stasera?>>
Mastico lentamente,cercando di indovinare perché me l'abbia chiesto.
<<È a casa sua>>,mi viene spontaneo rispondere. Lei pare perplessa ma non insiste. Einar rientra in cucina e Victoria va a portare qualche cupcake a David.
<<Questo è per me?>> mi chiede Einar,mostrandomi quello con la E tutta storta. <<Si,devo imparare ad avere la mano più ferma con la glassa.>>
Lui stacca un bel morso e con la bocca piena sentenzia: <<L'importante è il sapore.>> Mangio un altro cupcake mentre Einar mi racconta della partita: mi interessa ben poco,ma per gentilezza fingo di ascoltare. Ricomincio a pensare a Irama e guardo fuori dalla finestra.
<<Tutto bene?>> chiede Einar,interrompendo le mie fantasticherie.
<<Si scusa,ti stavo ascoltando...all'inizio>> Gli rivolto un sorriso di scuse.
<<Non fa niente. È Irama?>>
<<Si...come fai a saperlo?>>
<<Dov'è?>>
<<Alla confraternita. C'è una festa stasera...>>inizio,poi decido di confidarmi con lui. <<E non me l'ha detto. Si è messo d'accordo con i suoi amici e mi ha liquidato con un: "ci vediamo Carmen". Mi sento un'idiota a ripeterlo,so che sembro cretina,ma mi sta facendo ammattire,te lo giuro. Quella ragazza,Emma,quella con cui faceva cose prima...stasera è con lui,e lui non ha raccontato agli altri che io e lui...bè,insomma,la situazione.>> Faccio un gran sospiro.
<<Ma non state insieme,voi due?>> chiede Einar.
<<Si...bè,pensavo di sì,ma ora non lo so più.>>
<<Perché non provi a parlargli? O andare alla festa?>>
Lo guardò inebetita. <<Non posso andare alla festa!>>
<<Perché no? Sei stata ad altre loro feste,e tu e Irama state più o meno insieme,o quello che è,e ci sarà anche la tua compagna di stanza. Fossi in te ci andrei.>>
<<Davvero? In effetti Nicole mi ha invitata...Non lo so.>> Voglio andarci solo per vedere se Irama è con Emma,ma mi sento stupida a piombare lì.
<<Secondo me dovresti andarci.>>
<<Ci verresti con me?>>
<<Oh no,no. Scusa,Carmen: siamo amici,ma neanche morto.>> Sapevo che mi avrebbe detto di no,ma valeva la pena provarci. <<Penso che ci andrò. Almeno per parlargli.>>
<<Bene. Però prima togliti la farina dalla faccia.>> Rido e gli do una pacca sul braccio. Resto ancora un po' a chiacchierare con Einar: non voglio che creda che lo sto usando per rimediare un passaggio alla festa,anche se so che non lo pensa.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now