CAPITOLO 104

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Victoria ci ha preparato diverse varietà di dolci: mentre li assaggio mi spiega che le torte sono la sua passione. Einar non ci raggiunge in sala da pranzo,ma la cosa non sembra destare sospetti. Lo guardo seduti sul divano con il libro sulle ginocchia,e mi dico che devo parlargli al più presto. Non voglio perdere la sua amicizia.
<<Anche a me piace fare le torte,è solo che non sono brava>>,ammetto,rivolgendomi a Victoria.
<<Potrei insegnarti>>,si offre lei,con una scintilla di speranza negli occhi marroni.
<<Sarebbe bellissimo>>,replico,perché non ho il coraggio di dirle di no. Si sta forzando di conoscermi meglio. È convinta che io sia la ragazza di Irama e non posso contraddirla. Neanche Irama ha smentito,e questo mi consola. Vorrei tanto che la mia vita andasse sempre come stasera: Irama si comporta bene,almeno da un'ora a questa parte,e ogni tanto mi accarezza il dorso della mano con il pollice facendomi sentire le farfalle nello stomaco. Fuori continua a piovere e tira il vento. Quando finiamo di mangiare i dolci,Irama si alza da tavola. Lo guardo con aria interrogativa e lui si china a bisbigliarmi nell'orecchio:
<<Torno subito,vado solo in bagno>>.
<<Non sappiamo come ringraziarti. È così bello avere qui Irama,anche se solo per una cena>>,mi dice Victoria. David le prende la mano sopra il tavolo.
<<È vero. È bello vedere mio figlio innamorato: avevo sempre temuto che non ne fosse capace...Da bambino...covava molta rabbia>>,borbotta. Accorgendosi che sono a disagio,si affretta ad aggiungere: <<Scusa,non volevo metterti in imbarazzo. È solo che siamo contenti di vederlo felice.>>
Felice? Innamorato? Mi viene un attacco di tosse e bevo un po' d'acqua per placarla. Pensano che Irama sia innamorato di me? Sarei molto maleducata se ridessi loro in faccia,ma è evidente che David non conosce affatto il figlio. Per fortuna Irama torna prima che io possa rispondere. Resta in piedi dietro di me e posa le mani sullo schienale della mia sedia.
<<Dobbiamo proprio andare,devo riaccompagnare Carmen in dormitorio>>,afferma.
<<Oh,non dire sciocchezze. Fermatevi a dormire qui. Fuori diluvia,e lo spazio in casa non manca. Vero,David?>>
<<Ma certo,siete i benvenuti>>,conferma Mr Plume.
Irama mi guarda. Voglio restare. Voglio passare altro tempo con lui in questa casa,quest'isola felice,sopratutto visto che stasera è così di buonumore.
<<Per me non è un problema>>,dico. Ma non voglio farlo arrabbiare cercando di trattenermi più a lungo. La sua espressione è inscrutabile,però non sembra arrabbiato.
<<Splendido!>> esclama Victoria. <<Carmen,ti accompagno in camera...oppure tu e Irama volete dormire insieme in camera sua?>> La sua voce non esprime giudizi,solo gentilezza.
<<No,preferirei una stanza per me,se possibile.>> Irama mi guarda male.
Mi voleva in camera con lui? L'idea mi eccita ,ma non voglio far sapere ai suoi genitori che siamo già in quella fase della nostra storia. Il subconscio si affretta a ricordarmi che non c'è nessuna storia,quindi non possono esserci fasi. Mi rammenta inoltre che ho un ragazzo,e non si chiama Irama. Lo ignoro come al solito e seguo Victoria al piano di sopra. Mi domando perché voglia spedirci subito a letto,ma non me la sento di chiederglielo.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now