CAPITOLO 105

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Mi accompagna nella stanza di fronte a quella di Irama. Non è altrettanto grande,ma è allo stesso modo ben arredata. Il letto è un po' più piccolo e sormontato da una testiera bianca. Alle pareti ci sono quadri che raffigurano barche e ancore. La ringrazio di cuore e lei mi abbraccia di nuovo prima di lasciarmi sola. Faccio il giro della stanza e mi ritrovo davanti alla finestra. Il giardino sul retro è molto più grande di quanto pensassi: oltre la veranda e gli alberi c'è una casetta che sembra una serra,ma non distinguo bene la pioggia. Rimango alla finestra,immersa nei pensieri. Non ero mai stata bene come oggi con Irama,malgrado le numerose sfuriate. Mi ha tenuta per mano,cosa che non fa mai; mi ha posato la mano sulla spalla mentre camminavamo,ha fatto del suo meglio per consolarmi quand'ero preoccupata per Einar. La nostra...amicizia,o qualunque cosa sia,sta diventando più profonda. È questo a confondermi: so eh non avremo mai una vera relazione,ma forse quello che abbiamo adesso può bastarmi? Non ho mai immaginato di poter essere "più che amica" con qualcuno,ma so che non riuscirò a stare lontana da lui. Ci ho provato tante volte e non ci riesco proprio. Qualcuno bussa alla porta,riscuotendomi dai pensieri. Mi aspetto di vedere Victoria o Irama,invece mi trovo davanti Einar,con le mani in tasca e un sorrisetto imbarazzato sul suo bel viso.
<<Ciao.>>
<<Ehi,ciao! Entra.>>
Vado a sedermi sul letto,lui si mette davanti a me su una sedia.
<<Io...>> diciamo in coro. Scoppiano a ridere.
<<Comincia tu>>,fa lui.
<<Bè,ecco,mi dispiace tanto che tu abbia scoperto di me e Irama in questo modo. Non sono uscita in veranda con quell'intenzione. Volevo solo assicurarmi che stesse bene; questa storia della cena con suo padre lo turbava molto,e non so come sia successo ma...abbiamo finito per baciarci. So di aver fatto male,e so di essere una persona orribile perché ho tradito Filippo,ma sono così confusa. Ti assicuro che ho provato in tutti i modi a stare lontana da Irama.>>
<<Non ti giudico,Carmen. È solo che mi sono stupito di vedere che vi baciavate,perché pensavo che vi avrei trovato a litigare.>> Ride. <<Ho capito che tra voi c'era qualcosa quando avete bisticciato durante la lezione di letteratura,e quando tu sei rimasta qui lo scorso fine settimana,e poi lui è tornato e ci siamo picchiati. Gli indizi c'erano tutti. Ma pensavo che me l'avresti detto,anche se posso capire perché non l'hai fatto.>>
Mi sento togliere un gran peso di dosso. <<Non sei arrabbiato con me? Non sei deluso?>>
<<No,certo che no>>,mi rassicura. <<Però sono preoccupato per te. Non voglio che Irama ti faccia soffrire,ma ho paura che succederà. Mi dispiace doverlo dire,ma essendo un amico voglio che tu sappia come stanno le cose.>>
Vorrei mettermi sulla difensiva,negare tutto,arrabbiarmi; ma una parte di me sa che ha ragione lui.
<<Allora,cosa pensi di fare con Filippo?>>
<<Non ne ho idea>>,sospiro. <<Ho paura di pentirmi se lo lascio,ma se continui così sono ingiusta con lui. Mi serve un po' di tempo per decidere.>>
Lui annuisce e resta in silenzio.
<<Einar,è un tale sollievo sapere che non ce l'hai con me! Sono stata un'idiota,ma non sapevo cosa dire. Mi dispiace.>>
<<Anche a me,e ti capisco benissimo.>> Ci alziamo e ci abbracciamo,e in quel momento si apre la porta.
<<Ehm...vi ho interrotti?>> chiede Irama.
<<No,entra pure>>,gli rispondo. Mi guarda indispettito. Spero che non gli sia passato il buonumore.
<<Ti ho portato qualcosa da usare come pigiama>>,mi dice. Posa i vestiti sul letto e fa per uscire.
<<Grazie,resta pure.>> Non voglio che se ne vada. Lui si gira verso Einar e in tono secco ribatte: <<No,va bene così>>. Dopodiché esce dalla stanza.
<<È così lunatico!>> piagnucolo buttandomi a sedere sul letto.
Einar ridacchia e torna a sedersi. <<Si,possiamo scegliere questo aggettivo.>> Scoppiamo a ridere.
Poi Einar mi parla di Valentina: non vede l'ora che venga a trovarlo,il prossimo weekend. Mi ero quasi dimenticata del falò. Verrà anche Filippo...Forse dovrei chiedergli di non venire. E sé questa evoluzione nel rapporto tra me e Irama fosse tutta una mia illusione? Mi sembra che oggi sia cambiato qualcosa tra noi,e in effetti lui mi ha detto che mi vuole come non ha mai voluto nessuna. Ma non ha detto di provare qualcosa per me: ha detto solo che mi vuole. Dopo un'ora passata a parlare del più e del meno,da Tolstoj al big ben di Londra,Einar mi dà la buonanotte e va in camera sua,lasciandomi sola con i miei pensieri e il rumore della pioggia.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin