CAPITOLO 152

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Mentre mi volto,lui fa un passo verso di me. Mi rifiuto di guardarlo mentre posa la mano sulla mia spalla. <<Non te ne andare>>,afferma,con la voce carica di emozione. Già,ma quale emozione?
<<Tu mi ami?>> sussurra,posandomi la mano ferita sotto il mento per farmi alzare la testa. Distolgo gli occhi e annuisco piano,aspettando che lui mi rida in faccia.
<<Perché?>> sussurra di nuovo,e il suo fiato è caldo sul mio viso. Solo ora incontro i suoi occhi,e lo vedo...impaurito?<<Cosa?>> chiedo a bassa voce.
<<Perché mi...Com'è possibile che mi
ami?>> Gli si incrina la voce. Mi fissa. Ho l'impressione che le parole che sto per dire decideranno il mio destino.
<<Come facevi a non sapere che ti amavo?>> domando,anziché rispondergli.
Non pensa che potrei amarlo? Non so spiegare il perché, so solo che lo amo. Mi fa ammattire,mi fa arrabbiare come non sono mai stata arrabbiata in vita mia, eppure mi sono innamorata di lui.
<<Mi hai detto che non mi amavi. E poi sei uscita con Fede. Mi pianti sempre in asso: mi hai lasciato lì sulla veranda quando ti ho scongiurato di darmi un'altra possibilità. Ti ho detto che ti amavo e mi hai respinto. Hai idea di come ci sono rimasto?>> Mi sembra di vedere le lacrime nei suoi occhi,ma dev'essere solo la mia immaginazione. Le sue dita ruvide e piene di calli sono ancora sotto il mio mento.
<<Te lo sei rimangiato subito. Mi hai fatto male tante volte,Irama.>>
<<Lo so...e mi dispiace. Posso farmi perdonare? So che non ti merito. Non ho neanche il diritto di chiedertelo...ma ti prego,dammi solo una possibilità. Non ti prometto che non litigherò con te,che non mi arrabbierò con te,ma prometto che mi donerò completamente a te. Ti prego,lasciami provare a essere la persona di cui hai bisogno.>>
Pare così insicuro che mi sento sciogliere dentro. <<Mi piacerebbe pensare che possa funzionare,ma non vedo come. Il fanno è già fatto.>>
Eppure gli occhi mi tradiscono,le lacrime stanno già sgorgando. Irama le asciuga con un dito, mentre un'unica lacrima scorre sulla sua guancia.
<<Ti ricordi quando mi hai chiesto chi è la persona che amo di più al mondo?>> mi domanda,le sue labbra a un millimetro dalle mie. Annuisco,anche se sembra passato tanto tempo e non pensavo che mi stesse ascoltando.
<<Sei tu. Sei tu la persona che amo di più al mondo.>> Le sue parole mi sorprendono e dissolvono il dolore e la rabbia nel mio petto. Ma prima di consentirmi di credergli,e di abbandonarmi tra le sue braccia,gli chiedo: <<Questo non è uno dei tuoi giochetti,vero?>>
<<No,Carmen. Ho chiuso con i giochetti. Voglio solo te. Voglio stare con te,in una vera relazione. Dovrai insegnarmi cosa cavolo significa,ovviamente.>> Fa un risolino nervoso,e rido anch'io. <<Mi è mancato sentirti ridere. Non lo sento abbastanza spesso. Voglio farti ridere,non piangere. So che è difficile stare con me...>> Lo interrompo posando le labbra sulle sue. Mi bacia con trasporto,sento il sapore del sangue. Mi cedono le ginocchia,una scarica elettrica mi attraversa tutto il corpo. Sembra passata una vita dall'ultima volta che le sue labbra si sono posate sulle mie. Lo amo così tanto,questo stronzo prepotente e pieno di disprezzo per se stesso,che ho paura di essere schiacciata dall'amore. Lui mi solleva e io gli avvolgo le gambe intorno ai fianchi e affondo le dita tra i suoi capelli. Passo la lingua sul suo labbro inferiore,e lui si ritrae per il dolore.
<<Con chi hai fatto a botte?>>
Ride. <<Lo vuoi sapere adesso?>>
<<Si.>> Sorrido.
<<Fai sempre così tante domande. Non posso rispondere dopo?>> chiede imbronciato.
<<No,dimmelo.>>
<<Solo se resti qui.>> Mi stringe più forte. <<Per favore...>>
<<Okay...>> gli concedo,e lo bacio di nuovo; mi dimentico completamente la domanda che ho fatto.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora