CAPITOLO 21

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<<Ciao di nuovo>>,mi sorride quando mi siedo. Il professore comincia la lezione,distribuisce il programma del semestre e si presenta: racconta come ha deciso di fare questo lavoro e ci parla della sua passione per la letteratura. Sta ancora spiegando quali libri dovremo leggere per l'esame quando la porta si apre cigolando e ,purtroppo,entra Irama.
<<Fantastico>>,borbotto.
<<Conosci Irama?>> mi chiede Einar. Irama deve avere una pessima reputazione nel campus ,se un ragazzo dolce come Einar sa chi è.
<<Vagamente,è amico della mia compagna di stanza. Non è la mia persona perfetta,diciamo.>>
In quel momento gli occhi azzurri di Irama puntano sui miei e temo che mi abbia sentito. Cosa farebbe in quel caso? Sinceramente non m'importa: sa benissimo che l'antipatia è reciproca.
Però sono curiosa di scoprire cosa sa di lui Einar,quindi non riesco a trattenermi dal chiedere: <<E tu lo conosci?>>
<<Si...è...>> Si interrompe e si gira a guardare dietro di noi. Irama sta prendendo posto al banco accanto al mio. Einar resta in silenzio per il resto della lezione e tiene gli occhi fissi sul professore tutto il tempo.
<<Per oggi abbiamo finito. A mercoledì>>,ci saluta il professor Bocci.
<<Penso che questo sarà il mio corso preferito>>,dico a Einar mentre usciamo. Lui si dichiara d'accordo,ma si rabbuia quando vede che Irama sta uscendo con noi.
<<Cosa vuoi,Irama?>>chiedo. Ho deciso di trattarlo come lui tratta me. Ma forse ho sbagliato tono,perché lui è palesemente divertito.
<<Niente,niente. Sono solo molto contento che abbiamo un corso in comune>>,sghignazza. Si passa una mano tra i capelli e per un attimo intravedo uno strano tatuaggio appena sopra il polso,simile al simbolo dell'infinito.
<<Ci vediamo dopo,Carmen.>> mi saluta Einar,andandosene.
<<Solo tu potevi fare amicizia con il più sfigato della classe>>,afferma Irama guardandolo allontanarsi.
<<Non dire così,è un ragazzo molto dolce. Non si può dire lo stesso di te.>> Sono scioccata dalla durezza delle mie parole: Irama tira fuori il peggio di me.
<<Ogni volta che parliamo ti si scioglie di più la lingua,Carmela>>
<<Se mi chiami Carmela un'altra volta...>> lo minaccio,e lui scoppia a ridere. Cerco di immaginare che aspetto avrebbe senza i tatuaggi. È comunque molto attraente...peccato per quel carattere.
Ci avviamo al mio dormitorio,e dopo venti passi lui grida: <<Smettila di fissarmi!>> poi svolta l'angolo e imbocca un vialetto,piantandomi in asso.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Où les histoires vivent. Découvrez maintenant