CAPITOLO 163

1.3K 28 1
                                    



La mattina seguente c'è luce,troppa luce. Quando mi giro nel letto per affondare la testa sulla spalla di Irama,lui sospira nel sonno e mi tira a sé. Mi riappisolo,ma quando apro di nuovo gli occhi lo trovo sveglio e intento a fissare il soffitto,con un'espressione inscrutabile.
<<Tutto a posto?>> gli chiedo.
<<Si,tutto bene.>>,rispondo,ma capisco che mente.
<<Irama,se qualcosa non va...>>
<<Non c'è niente che non vada,sto bene.>> Decido di lasciar perdere. Siamo andati d'accordo per tutto il weekend. È un record,non voglio rovinarlo proprio adesso. Lo bacio sul mento e lui mi abbraccia più stretta.
<<Ho un po' di cose da fare oggi,perciò quando puoi mi accompagni a casa?>> mi fa in tono distaccato.
<<Certo>>,borbottò,sciogliendomi dal suo abbraccio. Lui cerca di prendermi per il polso ma io sono più rapida: afferrò la borsa e vado in bagno a lavarmi i denti e vestirmi. Per tutto il weekend siamo rimasti chiusi nella nostra piccola bolla,e ho paura che senza la protezione di queste mura non sarà più lo stesso. Sono sollevata di non incontrare Einar o Valentina in corridoio,e ancora più sollevata che al mio ritorno Irama sia vestito di tutto punto. Voglio chiudere questa faccenda. Ha raccolto i vetri rotti,e la tastiera è nel cestino dei rifiuti; la lampada e il monitor sono monticchiati accanto. Al piano di sotto salito David e Victoria,ma Irama esce di casa senza dire una parola a nessuno dei due. Li rassicuro che parteciperà comunque al matrimonio,nonostante la scenata di ieri sera. Spiego loro del computer e della lampada,ma non sembrano molto preoccupati.
<<Sei arrabbiata,per caso?>> mi chiede Irama dopo dieci minuti di silenzio.
<<No.>> Non sono arrabbiata,sono solo...nervosa,direi. Sento che è cambiato qualcosa tra di noi e non mi aspettavo che accadesse.
<<Sembra di si.>>
<<Bè,non lo sono.>>
<<Devi dirmelo,se lo sei.>>
<<È solo che sei scostante,e ora vuoi farti accompagnare a casa,e pensavo che filasse tutto liscio tra noi.>>
<<Ce l'hai con me perché oggi ho da fare?>> Messa così,in effetti sono ridicola e ossessiva.
È per questo che sono arrabbiata? Perché oggi non starà con me?
<<Forse.>> Rido della mia stupidità. <<È solo che non voglio saperti lontano da me.>>
<<Non lo sarò...non di proposito,almeno. Mi dispiace se ti faccio sentire così.>> Mi posa la mano sulla coscia. <<Non cambierà niente,Carmen.>>
Le sue parole mi calmano,ma dietro il mio sorriso c'è ancora un po' di incertezza.
<<Vuoi venire con me?>> chiede lui.
<<No,non fa niente. Tanto devo studiare.>>
<<Okay. Carmi,devi ricordarti che tutto questo è una novità per me. Non sono abituato a dover tenere in considerazione le esigenze degli altri quando faccio programmi.>>
<<Lo so.>>
<<Posso venire in camera tua quando avrò finito, oppure possiamo andare a cena fuori...>> Gli accarezzo la guancia,i capelli spettinati.
<<Non preoccuparti,Irama. Basta che mi fai sapere quando hai finito,e allora decideremo.>> Arrivati a casa sua,si sporge a baciarmi prima di scendere dalla macchina.
<<Ti scrivo un messaggio>>,dice,e corre su per le scale di quella maledetta casa.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now