CAPITOLO 89

916 21 0
                                    





Nel sogno si fa strada un trillo insistente. Perché non smette? Mi rigiro nel letto,non voglio svegliarmi,ma quel rumore non mi lascia scelta. Sono disorientata,non so dove mi trovo. E anche quando capisco di essere sul letto di Nicole,ci metto un po' a ricordare che Irama è nella stanza con me. Perché finiamo sempre per ritrovarci insieme? E sopratutto,da dove viene quel frastuono insopportabile? Nella luce tenue dei lampioni che filtra dalla finestra,seguo il rumore e capisco che proviene dalla tasca di Irama. Nel dormiveglia ho l'impressione che stia chiamando me. Cerco di decidere se infilare la mano nella tasca anteriore dei suoi jeans attillati per prendere il telefono. Ma quando raggiungo il mio letto smette di squillare,quindi approfitto per ammirarlo di nuovo nel sonno. Ha un'aria serena,non ha le solite ruggente sulla fronte nè le labbra imbronciate. Sospiro e mi volto,ma in quell'istante il trillo ricomincia. Irama non sembra intenzionato a svegliarsi. Tento di infilargli la mano in tasca. Se i pantaloni non fossero così stretti riuscirei a tirar fuori il telefono...ma non ce la faccio. <<Cosa fai?>> borbotta.
Scatto all'indietro. <<Il tuo telefono si è messo a squillare e mi ha svegliata>>,bisbiglio,anche se siamo le uniche persone nella stanza. Lo guardo estrarre a fatica il telefono. <<Che c'è?>> domanda. Poi,dopo aver sentito la voce all'altro capo,si passa una mano sulla fronte.
<<Non torno lì stanotte. Sono a casa di amici.>> Siamo amici? Certo che no. Io sono solo una scusa per non dover tornare alla festa. Mi alzo e mi dondolo sui talloni,imbarazzata.
<<No,non puoi andare in camera mia. Lo sai già. Ora mi rimetto a dormire,perciò non svegliarmi più. E la porta della mia stanza è chiusa a chiave,quindi non perdere tempo a provarci.>> Riaggancia,e io indietreggio. Il suo malumore è palpabile,e non voglio che lo sfoghi su di me. Torno nel letto di Nicole e mi infilo sotto le coperte.
<<Scusa se il telefono ti ha svegliata. Era Emma><,dice a bassa voce.
<<Ah.>> Sospiro e mi sdraio sul fianco. Irama fa un sorrisetto,come se sapesse cosa sto pensando a proposito di Emma. Non riesco a non essere felice che lui sia qui con me anziché con lei,anche se non trovo un senso logico alle sue azioni.
<<Non ti sta simpatica,vero?>> Si sdraia sul fianco.
<<Non molto,ma per favore non dirglielo. Non voglio scenate.>> Non posso fidarmi di lui,ma spero che dimenticherà questa informazione e non la userà contro di me.
<< Non glielo dirò. Non sta simpatica neanche a me.>>
<<Si,si vede proprio che non la sopporti>>,ribatto con il tono più sarcastico di cui sono capace.
<<Bè,è divertente e tutto,ma mi irrita molto.>> A quell'ammissione,la mia felicità non fa che aumentare.
<<Bè,allora magari non dovresti più stare con lei>>,suggerisco,girandomi sulla schiena per non farmi vedere in faccia.
<<C'è un motivo per cui non dovrei stare con lei?>>
<<No,ma quello che intendo è: se la trovi irritante perché continui a frequentarla?>> So di non volere una risposta,ma non riesco a trattenermi.
<<Per noia,immagino.>>
Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. Parlare di Irama e Emma insieme mi fa più male di quanto dovrebbe.
<<Vieni a sdraiarti con me.>>
<<No.>>
<<Dai,vieni. Dormo meglio,con te.>> Lo dice come se fosse una confessione.
Mi alzo a sedere e lo guardo <<Cosa?>> Non riesco a nascondere lo stupore: non so se pensa davvero quello che dice,ma le sue parole mi provocano un tuffo al cuore.
<<Dormo meglio quando sei con me.>> Abbassa gli occhi. <<Lo scorso fine settimana ho dormito bene come non mi succedeva da un po'.>>
<<Sarà stato il whisky.>> Cerco di buttarla sul ridere perché non so cos'altro fare.
<<No,sei stata tu.>>
<<Buonanotte,Irama.>> Mi giro dandogli le spalle. Se continua a parlare così e io continuo ad ascoltarlo,sarò di nuovo alla sua mercé.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now