CAPITOLO 115

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Dopo essere rimasta sdraiata per qualche minuto tra le braccia di Irama,iniziò a dubitare della mia decisione di passare la notte con lui.
<<E domattina come faccio con la doccia?>> gli chiedo.
<<Puoi farla qui,in fondo al corridoio.>> Mi posa una fila di baci sul mento. Le sue labbra sulla pelle mi privano di ogni capacità razionale: sa esattamente cosa sta facendo.
<<In una confraternita? Chissà chi potrebbe entrare!>>
<<Uno,la porta si chiude a chiave; due,ti accompagnerei io ovviamente>>,dice tra un bacio e l'altro. Il tono che usa mi irrita,ma lascio correre. <<E va bene. Ma vorrei fare la doccia adesso,prima che diventi troppo tardi.>> Si alza e va a prendere i suoi jeans. Io scendo dal letto e lo imito,rimettendoli direttamente sulla pelle.
<<Senza mutande?>> ammicca lui.
Non rispondo. <<Hai lo shampoo? Non ho neppure la spazzola.>> Mi viene l'ansia al pensiero di tutte le cose che mi mancano. <<I cotton fioc? Il filo interdentale?>>
<<Rilassati,c'è tutto. Probabilmente c'è anche uno spazzolino di riserva,e ho visto in giro un paio di spazzole. Scommetto che ci sono mutandine di tutte le taglie,da qualche parte,se ti servono.>>
<<Mutandine?>> ripeto,ma poi capisco e mi affretto a dire: <<Lascia stare>>. Irama scoppia a ridere. Spero vivamente che non collezioni la biancheria delle ragazze con cui è stato. Mi accompagna in bagno. Mi sento più a mio agio di quanto pensassi,ma solo perché sono già stata altre volte in quel bagno.
Irama apre il rubinetto della doccia e si toglie la maglietta.
<<Che stai facendo?>> gli chiedo.
<<Ehm...una doccia?>>
<<Ah,pensavo di farla prima io.>>
<<Facciamola insieme.>>
<<Ma...no! Non voglio!>> rido. Non posso fare la doccia con lui!
<<Perché no? Ti ho già vista,e tu hai visto me. Che problema c'è?>>
<<Non lo so...è solo che non voglio.>> Si,mi ha già vista nuda,ma una doccia insieme mi sembra una situazione così intima...Ancora più intima della cosa che abbiamo appena fatto.
<<E va bene. Vá prima tu>>,concede,ma con un po' di irritazione nella voce.
Gli sorrido dolcemente,fingendo di non notare il suo tono scocciato,e mi spoglio. Mi squadra da capo a piedi,poi distoglie lo sguardo. Controllo la temperatura dell'acqua e mi infilo nella doccia. Resta in silenzio mentre mi bagno i capelli. Troppo silenzio. <<Irama?>> lo chiamo. È uscito dal bagno?
<<Si?>>
<<Pensavo fossi uscito.>>
Scosta la tenda e infila la testa nella doccia. <<No,sono ancora qui.>>
<<Qualcosa non va?>>
Fa cenno di no ma non dice niente. Fa il broncio come un bambino perché ho rifiutato di fare la doccia con lui? Sto quasi per dirgli di entrare,ma voglio che capisca che non può averla sempre vinta. Riaccosta la tenda e sento che va a sedersi sulla tazza. Lo shampoo e il doccia schiuma hanno un intenso profumo muschiato. Mi manca il mio shampoo alla vaniglia,ma per stasera posso cavarmela anche senza. Sarebbe stato più logico che Irama fosse venuto a dormire in camera mia,ma ci sarebbe stata anche Nicole: sarebbe stato imbarazzante dover spiegare tutto,e non penso che Irama sarebbe così affettuoso in sua presenza.
Quest'idea mi preoccupa,ma cerco di non pensarci.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora