CAPITOLO 129

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<<In bocca al lupo: chiamami se hai bisogno>>,dice quando scendo dalla macchina davanti alla confraternita. Solo dopo che se n'è andato mi rendo conto del paradosso: ho lasciato il telefono in camera per non dovermi preoccupare di Irama,e invece ora sono venuta a casa sua. In giardino c'è un gruppetto di ragazze molto poco vestite,mentre io sono in jeans e cardigan,praticamente struccata e con i capelli legati in una crocchia in cima alla testa. Ma come mi è saltato in mente di venire qui? Cerco di calmarmi ed entro in casa. Non vedo volti familiari a parte Benji,che sta bevendo tequila con il sale e il limone spalmati su varie parti del corpo di una ragazza in mutande e reggiseno. Passo in cucina e qualcuno mi porge un bicchiere di plastica pieno di qualcosa di alcolico. Me lo porto alle labbra: ho bisogno di alcol,se devo parlare con Irama. Mi faccio lato nel salotto affollato e raggiungo il divano dove si metto di solito Irama e i suoi amici. Intravedo i capelli biondi di Emma...
E mi viene da vomitare. Non è seduta sul divano,ma sulle gambe di Irama. Lui le posa la mano sulla coscia e lei gli sta appoggiata addosso,e ride con i suoi amici come se fosse la cosa più normale del mondo. Come ho potuto ritrovarmi in questa situazione? Dovevo stargli lontana,lo sapevo,invece non l'ho fatto ed ecco il risultato. Dovrei andarmene e basta. Questo posto non è per me,e non voglio piangere di nuovo davanti a questa gente. Ne ho abbastanza di piangere per Irama,e ne ho abbastanza di impegnarmi per trasformarlo in una persona che non è. Ogni volta che penso di aver toccato il fondo,lui me ne fa un altra e mi rendo conto che non c'è limite al dolore di un amore non corrisposto. Vedo Emma passare la mano su quella di Irama: lui toglie la sua,però poi gliela mette su un fianco e lo strizza. Lei fa un risolino. Cerco di strapparmi via da lì,a costo di andarmene correndo o strisciando,ma non riesco a staccare gli occhi dal ragazzo di cui mi stavo innamorando. Lui invece ha occhi solo per Emma.
<<Carmen!>> mi chiama qualcuno. Irama gira la testa di scatto e i suoi occhi azzurri incrociano i miei; è sbigottito. Emma si gira nella mia direzione e si appoggia ancora di più a Irama. Lui schiude le labbra come per dire qualcosa,ma poi testa in silenzio. Fede mi si avvicina,e finalmente riesco a distogliere lo sguardo da Irama. Cerco di sorridere a Fede,ma sto già usando tutte le energie per non scoppiare a piangere.
<<Vuoi qualcosa da bere?>> mi chiede. Abbasso la testa: non avevo in mano un bicchiere di birra? Il bicchiere è a terra,la birra si è rovesciata sul tappeto. Faccio un passo indietro: in condizioni normali asciugherei la macchia e chiederei scusa,ma al momento preferisco far finta di non essere stata io. C'è tanta di quella gente,qui dentro,che nessuno ci farà caso. Ho due possibilità: fuggire in lacrime,e concedere così la vittoria a Irama,oppure farmi coraggio e fingere che non me ne importi nulla se Emma è in braccio a lui. Decido per la seconda opzione.
<<Si,grazie,mi andrebbe proprio di bere qualcosa>>,rispondo con voce tirata.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now