CAPITOLO 185

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Decidiamo di andare al centro commerciale per mangiare qualcosa e per fare shopping. Chiamo Einar: mi dice che chiederà a sua madre come deve vestirsi Irama e mi richiamerà subito.

<<Perché non cerchiamo prima il vestito per te?>> dice lui.

<<Neanch'io so cosa mettermi>>,ammetto ridendo.

<<Bè,hai la fortuna di essere bellissima con qualsiasi vestito.>>

<<Non è vero,sei tu quello che 'mi sono vestito al buio eppure sono perfetto'>>

Sfodera un sorriso impudente e si appoggia allo schienale della sedia. <<È vero,no?>>

Il mio telefono squilla. È Einar.
<<Ehi,ciao. La mamma dice che è meglio se ti vesti di bianco. Lo so,non si dovrebbe,ma così vuole lei. E puoi convincere Irama a mettersi dei pantaloni eleganti e la cravatta?>> mi domanda. <<Non penso che si aspettino molto da lui,francamente>>,conclude ridendo.

<<Okay,Bè,farò del mio meglio per incravattarlo.>> Scocco un'occhiata a Irama,che fa una buffissima faccia perplessa.

<<In bocca al lupo. Come va lo stage?>>

<<Bene. Anzi,benissimo. È un sogno che si avvera. Non ci posso credere: ho un ufficio tutto mio e in pratica mi pagano per leggere. È perfetto. Come va l'università?>>

A questo punto Irama sembra perplesso davvero,e seguendo il suo sguardo vedo Fede,Benji è un ragazzo che non conosco che vengono verso di noi. Fede mi saluta con la mano e io gli sorrido. Irama mi guarda male r si alza.
<<Torno subito>> dice avviandosi verso gli altri.

Tento di continuare la conversazione con Einar e osservare Irama allo stesso tempo,ma non so bene cosa fare.
<<Bè non è la stessa cosa di quando sedevamo vicini,ma sono molto felice per te. Almeno Irama non viene a lezione,quindi non devo averci a che fare>>,mi spiega Einar.

<<Come non viene a lezione? Bè,oggi no,lo so. Ma ieri c'era,no?>>

<<No,e infatti ho immaginato che si fosse ritirato dal corso di nuovo,dato che non riesce a starti lontano.>>

Provo un brivido di felicità,nonostante la preoccupazione per le lezioni mancate.
Sposto lo sguardo su Irama,che mi dà le spalle,ma dalla sua postura rigida capisco che è teso. Il ragazzo che non conosco ha un gran sorriso in faccia,e Fede sta scuotendo la testa. Benji sempre più interessato a un gruppo di ragazze che passano di lì. Irama fa un passo verso il ragazzo. Non capisco se scherzano o meno.

<<Mi spiace tanto,Einar,ma devo richiamarti>>,dico,e riattacco.

Lascio i piatti sul tavolo e raggiungo gli altri,sperando che non ci portino via la cena.

<<Ciao,Carmen,come stai?>> mi accoglie Fede venendo ad abbracciarmi. Mi sento arrossire e ricambio l'abbraccio,evitando di guardare Irama. Fede ha i capelli ingemmati e dritti sulla testa,una pettinatura che gli dona molto,ed è vestito di nero,con la sua giacca di pelle piena di toppe.

<<Irama,non ci presenti la tua amica?>> dice lo sconosciuto sorridendomi. Sento un brivido giù per la schiena m. Si vede subito che non è simpatico.

<<Ah,si.>> Irama agita la mano in aria tra me e il ragazzo. <<La mia amica Carmen,Carmen,lui è Lorenzo.>>

Amica? È un pugno allo stomaco. Cerco di nascondere l'umiliazione e sorrido.

<<Vai all'università?>> chiedo al tizio.

<<No,per carità. Il college non fa per me. Ma sé tutte le ragazze sono belle come te,forse ci faccio un pensierino.>>

Spiazzata,aspetto che Irama ribatta qualcosa. Ah,già,sono la sua amica. Perché dovrebbe? Resto in silenzio e mi pento di non essere rimasta seduta al tavolo.

<<Stasera andiamo al porto,dovreste passare anche voi due>>,dice Fede.

<<Non possiamo,magari la prossima volta>>,replica Irama. Vorrei contraddirlo,ma sono troppo infuriata per parlare.

<<Perché no?>> chiede Lorenzo.

<<Domani lei lavora. Io forse posso passare più tardi>>,spiega. <<Da solo>>,aggiunge.

<<Ah,peccato>>,fa Lorenzo sorridendomi. Scuote la testa per smuore i capelli marrone scuro che gli ricadono sugli occhi.
Irama lo guarda torvo. Credo di essermi persa qualcosa. Ma chi è questo qui?

<<Si,passi più tardi da voi>>,ripete Irama.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora