CAPITOLO 167

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Irama mi segue e rimane di sasso. Tenta di prendermi per mano,ma io mi scosto e lo oltrepasso. <<Ciao,mam...>>
<<Che accidenti ti passa per la testa!>> strepita lei mentre ci avviciniamo. Vorrei sotterrarmi.
<<Cosa?>> Non so cosa sappia,quindi restò in silenzio. In quell'alone di rabbia i suoi capelli rossi sembrano più lucenti,la pettinatura che le incornicia il viso perfettamente truccato pare più spigolosa.
<<Cosa ti passa per la testa,Carmela! Filippo mi evita da due settimane,poi incontro il Signor Ferrari dal fruttivendolo e...lo sai cosa mi ha detto? Che vi siete lasciati! Perché non me l'hai detto? L'ho dovuto scoprire nel modo più umiliante!>> grida.
<<Non è la fine del mondo,mamma. Ci siamo lasciati.>> La vedo trasalire. Irama resta alle mie spalle,ma mi posa una mano sulla schiena.
<<Non è la fine del mondo? Come osi...tu e Filippo stavate insieme da anni. È il ragazzo perfetto per te,Carmen. Ha un futuro,e viene da un'ottima famiglia!>> Si ferma un momento per prendere fiato,ma non la interrompo perché so che non ha finito. Raddrizza la schiena e dice,con tutta la calma di cui è capace: <<Per fortuna gli ho appena parlato e ha accettato di riprenderti,nonostante la tua promiscuità.>> Sento risalire la rabbia nel petto. <<Come oso,dici? Se non voglio stare con lui,non sono tenuta a farlo. Che importa da quale famiglia proviene? Se non ero felice con lui,dovrebbe essere questo l'importante. Come osi tu parlargli di questo argomento? Sono un adulta!>> La spintono per farmi largo e apro la porta. Irama mi segue a poca distanza e mia madre si precipita nella stanza subito dietro.
<<Non hai idea di quanto sei ridicola! E poi ti presenti qui con questo...questo...teppista! Ma guardalo,Carmen! È il tuo modo di ribellarti a me? Ti ho fatto qualcosa per suscitare tanto odio?>>
Irama è davanti al comò con la mascella serrata e le mani affondate nelle tasche. Se solo mia madre sapesse che il padre di Irama è il rettore di questa Università ed è molto più riccho della famiglia di Filippo...Ma non glielo dirò,perché non c'entra niente.
<<Non stiamo parlando di te! Perché devi ricondurre sempre tutto a te stessa?>> Ho le lacrime agli occhi,ma mi rifiuto di far vincere mia madre. Detesto il fatto che quando mi arrabbio mi viene da piangere: mi fa sembrare debole. Ma non posso farci niente.
<<Hai ragione,la cosa non riguarda me. Riguarda il tuo futuro! Devi pensare al futuro,non a come ti senti adesso. So che questo ragazzo pare affascinante e pericoloso>>,dice indicando Irama. <<Ma qui non c'è futuro! Non con lui...con questo scherzo della natura!>>
Prima di rendermene conto avanzo verso mia madre è Irama mi tiene per i gomiti tentando di tirarmi indietro. <<Non parlare così
di lui!>>,grido.
Mia madre è fuori di sè. <<Chi sei tu? Mia figlia non mi parlerebbe mai in questo modo! Non metterebbe mai a repentaglio il suo futuro,e non sarebbe così irrispettosa!>>
Inizio a sentirmi in colpa,ma è proprio quello che vuole lei,e devi combattere per difendere quello che voglio io. <<Non sto mettendo a repentaglio il mio futuro! Il mio futuro non c'entra niente,ho una media dei voti perfetta e domani inizio uno stage prestigioso! Sei davvero egoista a venire qui e cercare di farmi sentire in colpa perché sono felice. Lui mi rende felice,mamma,e se non puoi accettarlo penso che dovresti andartene.>>

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Donde viven las historias. Descúbrelo ahora