CAPITOLO 70

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<<È la prima volta che dormi nello stesso letto con un ragazzo,vero?>> Si gira sul fianco e si avvicina un po'.
<<No>>,rispondo,e il suo sorriso si allarga. Infilo la punta del dito nella fossetta che si è formata sulla sua guancia,e lui rimane sorpreso. Cerco di tirare via la mano ma lui la prende e se la rimette sulla guancia,muovendola lentamente su e giù.
<<Non so perché nessuno ti abbia ancora scopata: evidentemente la tua abitudine a pianificare ti aiuta a opporre resistenza>>,sentenzia. Ho la gola serrata.
<<Non ho mai avuto bisogno di opporre resistenza a nessuno>>,ammetto. Al liceo i ragazzi mi trovavano carina,ma nessuno ci ha mai provato con me,perché sapevano tutti che stavo con Filippo; risultavamo simpatici e ogni anno venivamo eletti re e reginetta del ballo della scuola.
<<O è una bugia oppure andavi in una scuola per ciechi. Mi viene duro solo a guardarti le labbra.>> Trasecolo e lui sghignazza. Si porta alla bocca la mia mano e la fa scorrere sulle labbra. Il suo fiato è caldo sulle mie dita,e quando mi morde delicatamente il polpastrello dell'indice mi sento scuotere tutta.
Appoggia la mia mano sul suo collo.
<<Ti piace quando ti dico queste cose,vero?>> Il suo sguardo è cupo ma molto sexy. <<Vedo che sei arrossita,e fai respiri più veloci. Rispondimi,Carmen,usa quelle belle labbra carnose>>,continua,e io rido perché non so cos'altro fare. Non ammetterei mai che le sue parole appiccano il fuoco dentro di me. Sento caldo,troppo caldo.
<<Puoi accendere il ventilatore? Per favore.>>
Sospira ma scende dal letto. <<Se hai caldo,perché non ti togli quei vestiti pesanti? Quella gonna ha l'aria di dare molto prurito.>>
Mi aspettavo che mi prendesse in giro per come sono vestita,ma sorrido perché capisco il vero motivo per cui lo dice.
<<Dovresti mettere in risalto le tue curve,Carmen,non coprirle. Se non ti avessi vista in reggiseno e mutandine,non avrei mai immaginato quanto sei sexy. Quella gonna è un sacco di patate.>>
Mi insulta e mi fa un complimento allo stesso tempo: ma come fa?
<<Cosa dovrei mettermi,secondo te? Calze a rete e minigonna?>>
<<No...Bè mi piacerebbe,ma no. Puoi coprirti,ma con vestiti della taglia giusta. Quella maglietta ti nasconde le tette,e non devi nascondere proprio niente.>>
<<La smetti di usare quelle parole?>>
Sorride,torna a letto e scorre verso di me,praticamente nudo. Sento ancora caldo,ma i suoi strani complimenti hanno fatto miracoli per la mia autostima. Scendo dal letto.
<<Dove vai?>> domanda allarmato.
<<A cambiarmi>>,rispondo,e raccolgo da terra la sua maglietta.
<<Girati e non sbirciare>>,gli ordini mettendo le mani sui fianchi.
<<No>>
<<In che senso,no?>> Com'è possibile che mi dica di no?
<<Non mi giro. Voglio vederti.>>
<<Ah,okay.>> Sorrido,e spengo la luce.
Sento un lamento nel buio mentre slaccio la gonna. Poi però si accende un'altra luce.
<<Irama!>> Mi affrettò a tirare su la gonna.
Lui si regge sui gomiti e mi guarda,anzi mi squadra senza ritegno.
Mi ha visto più nuda di così,e so che tanto non mi darà retta,quindi faccio un gran respiro e mi tolgo la maglietta.
Devo ammettere che mi piace questo giochetto.
Dentro di me so di volere che lui mi osservi,che mi desideri.
Indosso un semplice completino bianco,ma l'espressione di Irama mi fa sentire sexy. Mi infilo la sua maglietta.
Profuma di buono,di lui.
<<Vieni>>,bisbiglia.
Ignoro la voce della coscienza,che mi implora di scappare subito,e vado verso il letto.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora