CAPITOLO 171

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Quando torno alla macchina dopo un primo giorno perfetto,chiamo Irama ma non risponde. Voglio raccontargli quant'è stata bella la mattinata e chiedergli perché non mi ha detto che ha un lavoro,né che prima lavorava alla Mondadori. Arrivo al campus che è soltanto l'una: mi hanno permesso di uscire prima,perché c'era una riunione della dirigenza o qualcosa del genere. In pratica non ho niente da fare per il resto della giornata,quindi decido di andare al centro commerciale. Dopo essere entrata in quasi tutti i negozi,vado da Zara in cerca di qualcos'altro da mettermi per l'ufficio. Il ricordo di me e Irama allo specchio stamattina mi rammenta che ho bisogna anche di un po' di biancheria intima. Quella che ho è ordinaria e non tanto nuova. A Irama non sembra dispiacere,ma muoio dalla voglia di vedere la sua faccia quando mi toglierò la maglietta e gli mostrerò un reggiseno diverso dal solito bianco o nero. Mi guardo intorno e trovo dei completini interessanti. Me ne piace uno rosa e quasi interamente in pizzo. Arrossisco già solo a tenerlo in mano. Una commessa riccia e con troppo rossetto rosso viene ad aiutarmi.
<<Ah si,quello è grazioso,ma cosa ne dice di questo?>>,domanda mostrandomi una gruccia a cui è appeso un groviglio di nastri fucsia.
<<Ehm...non è proprio il mio genere.>>,le dico abbassando lo sguardo.
<<Vedi che preferisce qualcosa di più...coprente?>> Muoio di imbarazzo...
<<Dovrebbe provare le culotte: sono sexy senza essere troppo sexy>>,dice lei facendomi vedere un completino uguale a quello che ho in mano,tranne che per le mutandine. Non mi sono mai interessata più di tanto alle mutande perché nessuno le vedeva mai; non immaginavo che fosse una faccenda così imbarazzante e complicata.
<<Okay>>,mi arrendo,e la commessa tira fuori altro completi: uno bianco,uno nero e uno rosso. Quello rosso mi sconcerta un po',ma devo ammettere che ha il suo fascino. Anche quello bianco e quello nero hanno l'aria più esotica della biancheria che indosso di solito,perché sono di pizzo.
Il sorriso della commessa è una voragine spaventosa. <<Li provi: sono lo stesso modello in colori diversi.>> Annuisco educatamente e li prendo,sperando che non mi segua. Sollevata nel costatare che non lo fa,prendo anche qualche abito e un paio di décolletée dall'aria comoda. Devo chiedere alla cassiera di ripetermi il totale tre volte,prima di pagare. La biancheria di lusso è molto più costosa di quanto mi aspettassi.
Irama farà meglio a farsela piacere.
Quando torno in stanza Nicole non c'è e non ho notizie di Irama,quindi decido di fare un sonnellino. Metto via i vestiti nuovi e spengo la luce.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora