CAPITOLO 154

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Le sue parole mi scuotono nel profondo. Sollevo di nuovo i fianchi per andargli incontro. <<Cosa vuoi,Carmen?>>
<<Te>>,rispondo d'istinto. Ma so che è vero: voglio Irama nel modo più primordiale e intimo. Il suo dito scivola in me senza attrito, e io mi abbandono con la testa sul cuscino mentre lui lo muove dentro e fuori. <<Mi piace tanto guardarti,vedere quanto ti faccio star bene>>,commenta,e io mi lascio sfuggire un mugolio. Gli stringo la maglietta sulla schiena: ha troppi vestiti addosso,ma non riesco a formulare una frase sensata per chiedergli di spogliarsi. Come siamo passati da "ti odio" a "ti amo",a questo? Ma non mi importa saperlo: mi importa solo il modo in cui mi sta facendo sentire,il modo in cui mi fa sentire sempre. Scorre verso il basso e sfila la mano dalle mie mutandine. Mi lamento e lui sorride. Mentre mi toglie i jeans e la biancheria,gli dico: <<Spogliati>>.
<<Sissignora>>,ribatte ridacchiando. Poi si toglie la maglietta. Voglio far scorrere la lingua su ogni linea di ogni tatuaggio. Adoro il simbolo della rosa che ha sopra il polso,così fuori posto fra i serpenti.
<<Perché te lo sei fatto,questo?>> gli chiedo passandoci il dito sopra.
<<Cosa?>> è distratto dal mio seno e non mi ascolta.
<<Questo tatuaggio. È così diverso dagli altri. Più...delicato,quasi femminile,no?>>
Continua ad accarezzarmi il seno e preme la sua erezione sulla coscia. <<Femminile,eh?>>Mi guarda sorridendo.
Non mi interessa più il tatuaggio è il motivo per cui se l'è fatto. Voglio solo toccarlo,sentire la sua bocca sulla mia. Prima che uno di noi possa rovinare il momento con altre parole,lo prendo per i capelli e lo tiro a me. Lo bacio sulle labbra per un instante e poi mi sposto sul collo. Dall'esperienza che ho accumulato finora nel dare del piacere a Irama,so che baciarlo in quel punto del collo appena sopra la clavicola lo fa impazzire. Perciò deposito una fila di baci bagnati proprio lì,e sento il suo corpo irrigidirsi quando sollevo di nuovo i fianchi verso di lui. La sensazione del suo corpo nudo sopra il mio è fantastica. Siamo già sudati,basta un altro piccolo movimento e arriveremo a un nuovo livello. Un livello che finora non avevo mai avuto il desiderio di raggiungere. Sento i suoi muscoli guizzare mentre si strofina contro di me,lentamente,e non resisto più.
<<Irama...>> mormoro.
<<Si,piccola?>> Si ferma. Piego le gambe,poso i talloni sulle sue cosce e lo induco a muoversi ancora. Lui chiude gli occhi e mugola. <<Voglio...>> continuo.
<<Cosa vuoi?>> Il suo fiato è caldo sulla mia pelle sudata.
<<Voglio...lo sai...>> dico,improvvisamente imbarazzata nonostante quella posizione.
<<Ah.>> si ferma di nuovo e mi guarda negli occhi. Sembra che dentro di lui stia infuriando una battaglia. <<Non...non so se è una buona idea...>>
<<Perché?>> Lo spingo via. Rieccoci.
<<No...no,piccola. Stasera,voglio dire.>> Mi abbraccia e mi fa sdraiare sul fianco. Non riesco a guardarlo,sono troppo umiliata. <<Guardami>>,mi dice,mettendomi due dita sotto il mento. <<Lo voglio anch'io,cazzo se lo voglio. Più di ogni altra cosa,devi credermi. Voglio sentire come si sta dentro di te,fin dal giorno in cui ti ho conosciuta,ma...penso che dopo tutto quello che è successo oggi...insomma,voglio che tu sia pronta. Pronta fino in fondo,perché una volta che lo avremo fatto,Lo avremo fatto. Non si torna indietro.>> l'umiliazione si allevia. So che ha ragione,so che devo rifletterci ancora,ma è difficile credere che domani la mia decisione sarebbe diversa. Dovrei pensarci mentre non sono sotto l'influenza del suo corpo nudo che si struscia sul mio. È peggio che essere ubriaca.
<<Non arrabbiato con me,ti prego,ma pensaci per un po',e se sei sicura che vuoi farlo,ti scoperò con grande piacere. E ripetutamente,dove e quando vuoi. Ti...>>
<<Okay! Okay!>> esclamo tappandogli la bocca. Lui ride sotto la mia mano e fa spallucce come se intendesse: Dicevo tanto per completezza. Quando tolgo la mano lui me la mordicchia e mi tira a sè. <<Dovrò mettermi addosso qualcosa,per non tentarti troppo.>> Arrossisco. Non riesco a decidere quale aspetto di questa faccenda sia più sorprendente: il fatto che io gli abbia appena detto che voglio fare sesso con lui,o il fatto che lui nutra abbastanza rispetto nei miei confronti da respingermi. <<Ma prima lascia che ti faccia stare bene>>,mormora,e con un movimento rapido mi fa sdraiare sulla schiena. La sua testa scende tra le mie gambe; in pochi minuti inizio a tremare e mi copro la bocca con le mani per non gridare il suo nome.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now