CAPITOLO 103

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<<Tutto bene?>> solleva leggermente la testa: le sue labbra carnose rilucono di me. Faccio segno di si con la testa,perché non riesco a parlare,e lui tira fuori il dito lentamente,poi lo fa rientrare. L'effetto di quel movimento unito a quello della lingua è fantastico. Affondo una mano tra i suoi capelli e lo tiro delicatamente verso di me. I tuoni rimbombano in tutta la casa,ma sono troppo occupata per badarci.
<<Irama>>,mugolo quando la sua lingua trova il punto magico e inizia a succhiare delicatamente. Non immaginavo che esistessero sensazioni simili. Il mio corpo è travolto dal piacere. Apro un momento gli occhi e lo vedo: è incredibilmente sexy,li tra le mie gambe. I muscoli gli guizzano sotto la pelle mentre continua a muovere le dita dentro e fuori di me.
<<Vuoi che ti faccia venire così?>> Annuisco con forza: voglio tornare subito a sentire la sua lingua su di me. Lui fa un sorrisetto e ricomincia,stavolta con movimenti più rapidi,più bruschi.
<<Oh,Irama>>,ansimo. Le mie gambe si irrigidiscono,e continuò a mormorare il suo nome mentre mi abbandono al piacere. Mi si annebbia la vista,chiudo gli occhi. Irama mi tiene stretta e accelera i movimenti della lingua. Sfilo la mano dai suoi capelli e mi tappo la bocca,mordendomi le dita per non gridare. Abbandono la testa sul cuscino e cerco di riprendere fiato. Sento ancora un formicolio per tutto il corpo. Quasi non mi accorgo che Irama si sta sdraiando accanto a me. Si appoggia sul gomito e mi accarezza la guancia. Mi lascia tornare lentamente alla realtà prima di provare a farmi parlare.
<<Com'è stato?>> mi chiede,con una nota d'incertezza nella voce. Per tutta risposta,faccio un mugugno. È stato incredibile,più che incredibile. Ora ho capito perché tutti fanno queste cose.
<<Hai esaurito le energie,eh?>> mi canzona. Accarezza le mie labbra con il pollice.
<<Grazie>>,gli dico,con un sorrisetto imbarazzato. Non so perché mi sento ancora timida,dopo quello che abbiamo appena fatto,ma è così,Irama mi ha visto nei miei momenti di massima vulnerabilità,come nessun altro prima,e questo mi terrorizza e mi eccita allo stesso tempo.
<<Avrei dovuto avvertirti prima di entrare con le dita. Ma ho cercato di essere delicato>>,spiega in tono di scuse.
<<Va bene così,è stato bello>>,rispondo,e mi accorgo che arrossisco. Sorride e mi riavvia i capelli dietro l'orecchio. Mi sento percorsa da un brivido,Irama se ne accorge e mi chiede se ho freddo. Annuisco,e lui mi copre con la trapunta.
Trovo il coraggio di scorrere più vicina a lui. Mi scruta mentre mi rannicchio e poso la testa sui suoi addominali scolpiti. La sua pelle è più fredda di quanto mi aspettassi; nella stanza entra ancora la brezza. Vorrei restare sdraiata così per ore,a sentire il suo cuore che batte sotto la mia guancia. <<Tra quanto dobbiamo tornare di sotto?>> chiedo.
<<Prima possibile,altrimenti penseranno che stiamo scopando,quassù.>> Ridiamo entrambi. Ormai mi sto abituando alla sua volgarità,ma trovo ancora sconcertante che usi certe espressioni con tanta disinvoltura. Con un lamento,mi alzo dal letto. Sento i suoi occhi su di me mentre mi chino a raccogliere i vestiti. Gli lancio la sua maglietta e mi infilo le mutandine sotto il suo sguardo,poi le calze,è quasi inciampo mentre le tiro su.
<<Smettila di fissarmi,mi innervosisci.>>
Sorride,mette le mani in tasca e guarda il soffitto,e io finalmente riesco a tirare su le calze.
<<Devo rimettermi il vestito,puoi aiutarmi ad allacciarlo?>> gli chiedo. Mi squadra da capo a piedi e le sue pupille si dilatano. Abbasso lo sguardo e capisco perché: il seno rischia di uscirmi dal reggiseno e le calze di pizzo sono a vita molto bassa. All'improvviso mi sento una pin-up.
<<Si...ti aiuto>>,mormora. È incredibile che un ragazzo così bello e sexy come lui resti così colpito alla vista del mio corpo. So di essere carina,ma non certo al livello delle ragazze con cui esce lui. Non ho tatuaggi nè piercing,non mi vesto in modo provocante. Infilo l'abito e mi giro di spalle,scostò i capelli e li sollevo sopra la testa. Lui mi passa un dito lungo la schiena prima di tirare su la lampo. Rabbrividisco e mi appoggio a lui,spingendo all'indietro con il sedere,e lo sento sussultare. Posa le mani sui miei fianchi e li stringe delicatamente. Lo sento indurirsi,e per la millesima volta una scarica elettrica mi corre lungo la schiena.
<<Irama?>> chiama Victoria dal corridoio,poi sentiamo bussare piano alla porta. Per fortuna ci siamo già rivestiti.
<<Dopo>>,mi bisbiglia all'orecchio. Accende la luce e apre la porta.
<<Mi dispiace disturbarvi,ma ho preparato anche dei dolci,volete assaggiarli?>> chiede Victoria in tono dolce. Irama non risponde ma si gira a guardare me.
<<Si,mi piacerebbe molto>>,le dico.
Lei ricambia il mio sorriso. <<Bene,ci vediamo di sotto allora!>>
<<Ho già mangiato il dessert>>,ridacchia Irama,e io gli do una pacca sul braccio.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now