CAPITOLO 134

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<<Hai baciato Fede proprio davanti a me! E non ti ho detto della festa perché non ero tenuto a farlo! Tanto non saresti voluta venire: mi avresti risposto che avevi troppo da studiare,o che dovevi fare qualcos'altro di noioso!>> esplode.
Guardo la sagoma indistinta da dietro un velo di lacrime e gli chiedo,semplicemente: <<Allora perché perdi tempo con me? Perché mi hai seguita qui fuori,Irama?>> Non parla,e quindi ho la mia risposta. <<Proprio come pensavo. Credevi di poter venire qui fuori e chiedere scusa e che io ti avrei perdonato e sarei rimasta un segreto,la tua noiosa fidanzata nascosta. Hai scambiato la mia gentilezza per debolezza,ma ti sbagli di grosso.>>
<<Fidanzata? Tu credevi di essere la mia fidanzata?>> ulula.
Il dolore che ho nel petto si moltiplica per mille. Faccio fatica a stare in piedi.
<<No...io...>> inizio a dire. Non so come continuare. <<Lo pensavi,vero?>> ride.
<<Lo sai che...lo pensavo>>,ammetto. Sono già umiliata,non ho più niente da perdere. <<Mi hai fatto credere a tutte quelle stronzate,che volevi di più eccetera. E io ci ho creduto...a tutte quelle storie che dicevi di non aver mai raccontato a nessuno,ma scommetto che erano cazzate anche quelle. Scommetto che niente è successo davvero.>> Ormai mi sono arresa. <<Ma sai una cosa? Non sono neppure arrabbiata con te. Ce l'ho con me stessa,per averci creduto. Sapevo com'era fatto prima di innamorarmi di te. Sapevo che mi avresti fatta soffrire. Com'è che hai detto,che mi avresti distrutta? No,rovinata,mi avresti rovinata. Bè,congratulazioni,Irama,hai vinto.>>,singhiozzo.
Negli occhi gli passa uno sguardo triste...o almeno così mi sembra. Probabilmente si sta divertendo. Non me ne importa più niente di vincere o perdere in questi giochetti. Sono sfinita. Gli volto di nuovo le spalle e mi incammino verso la casa,pensando di chiedere in prestito un cellulare e chiamare Einar,o di farmi dare un passaggio al dormitorio.
<<Dove vai?>> mi chiede. È doloroso constatare che non ha niente da dirmi,che non mi ha offerto una spiegazione. Ha solo confermato quello che già sapevo,cioè che è un bastardo senza cuore. Accelero il passo e non gli rispondo. Mi segue,mi chiama un altro paio di volte,ma mi rifiuto di lasciarmi incantare ancora dalla sua voce. Quando raggiungo le scale che conducono al portone della confraternita,vedo i capelli biondi di Emma. <<Aaah,ma guarda,ti stava aspettando. Siete fatti l'uno per l'altra.>>,dico a Irama senza voltarmi.
<<Non è così,e tu lo sai>>,borbotta.
<<Io non so un bel niente,a quanto pare>>,ribatto,salendo due gradini per volta. Vedo Fede sulla soglia e gli corro incontro. <<Mi presti un attimo il telefono,per favore?>>
<<Tutto bene?>> mi domanda consegnandomelo. <<Ho cercato di seguirti,ma non ti ho trovata.>>
Irama resta davanti a me e a Fede mentre telefono a Einar e gli chiedo di venirmi a prendere. Fede e Irama si fissano per un momento quando mi sentono pronunciare il nome di Einar,poi Fede torna a guardare me. <<Viene a prenderti?>> domanda preoccupato.
<<Si,arriva tra pochi minuti. Grazie del telefono>>,gli dico,ignorando Irama.
<<Figurati,vuoi che aspetti con te?>>
<<No aspetto io con lei>>,interviene Irama con voce velenosa.
<<Mi piacerebbe molto che tu aspettassi con me,Fede>>,rispondo,e ridiscendo le scale con lui. Irama,essendo lo stronzo che è,ci segue e resta impalato dietro di noi. Nicole,Mose e Emma ci raggiungono.
<<Stai bene?>> mi chiede Nicole.
<<Si,però me ne vado. Non sarei dovuta venire.>> Nicole mi abbraccia. Emma mormora sottovoce: <<Esatto.>>
Mi volto di scatto. Di solito non mi piacciono gli scontri diretti,ma Emma mi piace ancora di meno. <<Hai ragione! Non dovrei essere qui. Non sono brava come te a ubriacarmi e buttarmi addosso a tutti i ragazzi.>>

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now