CAPITOLO 59

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Io e Irama continuiamo a ignorarci per tutta la settimana,e questo silenzio mi aiuta a pensare un po' meno a lui. Nicole e Mose escono insieme ogni sera,quindi mi ritrovo spesso in camera da sola,e questa è una cosa bella è brutta insieme. Bella Perché posso studiare in pace,ma brutta perché resto sola con i miei pensieri,che vertono immancabilmente su Irama. Per l'intera settimana mi sono truccata un po',ma indosso sempre abiti larghi e poco vistosi. Venerdì mattina mi convinco di aver dimenticato Irama...finché tutti iniziano a parlare della festa alla confraternita. In quel posto fanno una festa ogni venerdì,e di solito anche il sabato: quindi non capisco cos'abbiano da emozionarsi tanto ogni settimana.
Alla decima volta che qualcuno mi chiede se andrò alla festa,decido di fare l'unica cosa che mi impedirà di andarci. Telefono a Filippo.
<<Ciao,Carmen!>> trilla. Non ci parlavo da qualche giorno,e la sua voce mi mancava.
<<Pensi di riuscire a venire a trovarmi?>> gli domando.
<<Certo. Facciamo il prossimo fine settimana?>>
Sospiro. <<No,pensavo oggi. Subito. Puoi partire adesso?>> So che anche a lui piace pianificare le cose,ma ho bisogno che venga immediatamente.
<<Carmen,ora sono a scuola,e poi gli allenamenti.>>
<<Ti prego,Filippo,mi manchi tanto. Non puoi partire adesso e venire per il weekend? Per favore...>>
<<Bè...certo,si,Carmen. Vengo subito. Va tutto bene?>>
Sono al settimo cielo,anche se mi stupisco molto che Filippo abbia acconsentito,abitudinario com'è. <<Si,è solo che mi manchi da morire. Non ci vediamo da quasi due settimane>>,gli ricordo.
<<Mi manchi anche tu>>,dice ridendo. <<Mi faccio firmare un permesso e parto tra pochi minuti,quindi ci vediamo fra tre ore,più o meno. Ti amo,Carmen.>>
<<Ti amo anch'io>>,rispondo,e riaggancio. Bè la questione è risolta. Ormai non posso più andare a quella festa.
Con un gran sollievo nel cuore vado a lezione di letteratura. Il sollievo però svanisce quando entro in aula e vedo Irama chino sul banco di Einar.
Mi affretto a raggiungerli,e in quel momento Irama batte la mano sul banco e ringhia: <<Non azzardarti mai più a sparare cazzate del genere,imbecille>>.
Einar fa per tirarsi in piedi; è assurdo,lui è una persona così buona che non riesco a immaginarlo alzare le mani su qualcuno.
Prendo Irama per un braccio e lo strattonò via. Lui alza l'altra mano e io rabbrividisco,ma poi si rende conto che sono io e la fa ricadere,imprecando a mezza voce.
<<Lascialo stare,Irama!>> grido. Einar sembra altrettanto infuriato,ma torna a sedersi.
<<Devi farti gli affari tuoi,Carmela>>,sibila Irama andando a sedersi al suo banco.
Mi metto a sedere tra loro due e sussurro a Einar: <<Stai bene? Cos'è successo?>>
Lui scocca un'occhiata a Irama.
<<È uno stronzo. Tutto qui,più o meno>>,conclude a voce alta.
Sento il respiro pesante di Irama accanto a me e mi viene un'idea. Sarà infantile,ma pazienza.
<<Ho una bella notizia!>>dico a Einar,ostentando allegria.
<<Ah si?>>
<<Oggi viene Filippo,e si ferma per tutto il fine settimana!>> Sfodero un gran sorriso e batto le mani elettrizzata. So che sto esagerando,ma sento gli occhi di Irama su di me e capisco che ha sentito.
<<Che bello!>> esclama Einar in tutta sincerità.
La lezione finisce senza che Irama mi rivolga parola. Andrà sempre così,d'ora in poi,e per me va benissimo. Auguro a Einar un buon fine settimana e torno in camera per ritoccarmi il trucco e mangiare qualcosa prima che arrivi Filippo. Da quando in qua sono il genere di persona che deve ritoccarsi il trucco prima che arrivi il suo ragazzo? Lo sono diventata quel giorno al ruscello con Irama: un'esperienza che mi ha cambiata. È ancora di più mi ha cambiato il dolore che lui mi ha inferto dopo. Il trucco è una novità di poco conto,di per sè,ma è simbolica. Mangio e metto un po' in ordine la stanza. Ripiego anche i vestiti di Nicole e li ripongo; spero che non le dispiacerà. Quando finalmente Filippo mi scrive che è arrivato,salto giù dal letto dove mi ero stesa per riposare e corro fuori ad accoglierlo. È più bello che mai: indossa pantaloni blu scuro,un cardigan color crema e una maglietta bianca. Devo ammettere che ha un mucchio di cardigan,però a me piacciono. Il suo sorriso mi scalda il cuore. Mi abbraccia e mi dice che è contento di vedermi.
Mentre torniamo in camera mi guarda per un momento e mi chiede:
<<Ti sei truccata?>>
<<Si,un po'.Sto facendo qualche esperimento.>>
<<Ti dona>>,osserva con un sorriso,e mi bacia la fronte.

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Where stories live. Discover now