L'OPINIONE DI LAURA: Colorare l'ambientazione

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Hola a todos, amigos...

Vi è mai capitato di leggere un libro dove i personaggi sono ben delineati, hanno tutti un certo spessore, i dialoghi sono ottimi e reali e pure la trama è appassionante e coinvolgente ma, ahimé, c'è qualcosa che non torna e rende questo libro poco credibile?

A me sì, parecchie volte.

Oppure anche per il fatto che, al centro di una normalissima scena, dal nulla appare un oggetto senza spiegazione. Come ci è arrivato lì? Chi ce l'ha portato?

Ve lo faccio capire meglio: Mettiamo due amiche che entrano in un bar per fare colazione, una delle due si avvicina al barista e ordina la colazione per entrambe, poi raggiunge l'amica che si è seduta ad un tavolo davanti alla finestra. Le due iniziano a parlare del più e del meno, la conversazione è arrivata ad un punto importante, poi all'improvviso una delle due afferra la sua tazza di cappuccino e lo sorseggia. Da dove è venuto fuori quel cappuccino?

Questo è il punto, se dovessi raccontare una scena simile, dovrei parlare anche del bar in cui sono entrate. Parlerei del barista, se è giovane o di una certa età, se ci sono altre persone oppure no che sta servendo. Accennerei al fatto che ad un certo punto, munito di un vassoio colorato, porta la colazione alle mie due ragazze intente in una conversazione, non farei apparire il cappuccino dal nulla, e non darei per scontato che il lettore pensi: "vabbè, l'aveva ordinato prima lei, è normale che il cameriere ad un certo punto le abbia servite".

Spesso questo errore capita quando si ha paura di perdersi in inutili dettagli senza senso e di annoiare il lettore, però così facendo si corre il rischio di rendere poco realistico tutto il nostro libro.

L'ambientazione è importante all'interno di una storia, perché rende reali i nostri personaggi. A prescindere dal fatto che il luogo dove si svolge il nostro libro sia reale o immaginario sarebbe bene per noi conoscerlo meglio che possiamo. Se dobbiamo descrivere il nostro protagonista mentre passeggia per strada, o magari sta andando ad un appuntamento, è impossibile che durante la strada non veda nessuno, che non conosca nessuno e che non abbia la possibilità di osservare gli altri passanti o gli alberi che costeggiano la strada, magari soffermarsi per un secondo ad osservare uno scoiattolo che gira intorno ad un albero. Ecco perché molti autori decidono di ambientare le loro storie in posti dove hanno vissuto o che conoscono bene, in modo da arricchire il loro libro di dettagli che colorano il mondo del protagonista.

Magari saranno tutti dettagli che ai fini della storia non servono a molto, ma aiutano il lettore a immedesimarsi nella scena e a viverla insieme al protagonista, rendendola molto più realistica. A meno che il vostro personaggio non viva in uno spazio incorporeo e astratto, è inevitabile che debbano esserci dettagli che arricchiscano l'ambientazione.

Anzi, vi svelo un segreto, per quanto riguarda l'ambientazione i dettagli non sono mai abbastanza, più ce ne sono e meglio è.

Con questo non voglio dirvi che dovete lasciarvi andare a tediose descrizioni maniacali del giardino dove il vostro personaggio ama stare quando fa colazione la mattina, ma stare attenti a non dare per scontato quelle piccolezze che rendono la scena più vera, più... colorata!

In effetti, un ambientazione dove non viene descritto nessun dettaglio risulterebbe spoglia, come un quadro dipinto solo a metà. Magari potremmo scorgere un tavolo e delle sedie al centro della tela, ma per noi è come se galleggiassero nel nulla, il nostro protagonista potrebbe anche sedersi a quel tavolo, su quella sedia, ma la scena risulterebbe poco realistica. A meno che non si tratti di un sogno, direi che i dettagli sono indispensabili.

In fin dei conti l'ambiente in cui la storia si svolge ha un ruolo fondamentale. Vive e si evolve insieme alla storia, non è statica, non è sempre uguale. Se la nostra storia si svolge in un bosco, ad esempio, le piante e gli alberi che circondano il nostro personaggio saranno verdi e rigogliosi nelle stagioni calde, ma gialle e appassite in quelle fredde. Se il nostro personaggio vive in città, durante l'estate il caldo renderà le strade del centro poco affollate per via delle persone in vacanza, e i pochi che gironzolano saranno tutti con magliettina e infradito, mentre in inverno le stesse strade brulicheranno di persone, magari intente nello shopping natalizio.

Dell'ambientazione fanno parte anche le cosidette comparse, così chiamate in gergo cinematografico. Sono appunto il cameriere che porterà la colazione alle due ragazze al tavolo, oppure il giornalaio che venderà una copia del giornale al nostro personaggio che, di fretta, si è fermato a comprare il quotidiano e cercherà di convincerlo a comprare anche l'inserto. O magari il fruttivendolo, che al centro del mercato urla ai passanti quanto siano buone le sue fragole di stagione e quanto costino poco.

Un lettore che legge un libro ricco di dettagli sull'ambientazione potrebbe desiderare di volerne sapere di più, potrebbe chiedere approfondimenti su quel luogo e in questo modo potremmo iniziare uno scambio di opinioni con lui. Pensate alla soddisfazione che ne potrebbe uscir fuori?

Alla prossima!

Laura Pafumi, autrice di "Il mio bacio salato" e "Il cuore ha le sue ragioni".

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