RECENSIONE COME, QUANDO, DOVE E... PERCHE'? 2 (la vendemmia)

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RECENSIONE COME, QUANDO, DOVE E... PERCHE'? 2 (la vendemmia)

Ciao a tutti!

La scorsa settimana ho preso in esame l'argomento sulle recensioni, perché richiederle e a cosa servono. Bene, ho deciso di approfondire un po' di più questo argomento. Come avevo scritto, in passato io stessa mi occupavo di fare recensioni e ho dovuto abbandonare per molti motivi, alcuni sono strettamente personali, ma molti sono sempre legate alle reazioni che scatenavo.

Ma andiamo con ordine.

Come motivo principale ho scritto che ciò che spinge un autore a richiedere una recensione dovrebbe essere quella di farsi pubblicità... Ahhahah, no, scherzavo, intendevo dire che dovrebbe essere quella di farsi aiutare a correggere gli errori. Infatti chi riceve una recensione poco esauriente su questo aspetto dovrebbe rimanerne poco soddisfatto... sempre che le intenzioni iniziali siano di migliorarsi. Ma allora perché molti di questi autori dopo non lo correggono e lo lasciano così? Questa è davvero una bella domanda, vero? Forse la risposta sta nel fatto che il loro principale obiettivo era quello della pubblicità? Può darsi... ma con questo non voglio puntare il dito contro nessuno, anche perché non saprei proprio contro chi puntarlo.

Che ognuno si dia la propria risposta da solo... e come fece Ponzio Pilato, io me ne lavo le mani.

Da una parte ho notato che la maggioranza delle recensioni le ricevono quelle storie che ci mettono tanto a concludersi. L'autore inizia spedito, poi rallenta il suo ritmo e intanto richiede una recensione, poi scrive altri due o tre capitoli e richiede un'altra recensione. E così fino a che non lo finisce e ne richiede un'altra ancora per precauzione. Ma non sarebbe meglio aspettare di completare una storia prima di chiedere una recensione?

Comunque... scusate lo sfogo. Continuiamo...

In secondo luogo ho parlato dei vari metodi di recensione. Ognuno ha il suo, in maggior luogo c'è chi legge solo un tot numero di capitoli e dà una critica approssimativa a ciò che ha letto e questo trovo che sia il metodo più usato anche perché in questo modo dispendia il recensore da dover leggere per intero una storia che non lo appassiona. Però al tempo stesso è un metodo poco apprezzato perché spesso l'autore non ritiene che tale critica sia adeguata al suo libro, perché non è stato preso in considerazione in modo completo. Be'... in questo caso l'autore ha ragione, ma solo al 50%. Perché, se la recensione che ne ricaverà sarà positiva non avrà niente da ridire, ma se sarà negativa potrebbe indicare il recensionista come una persona che non sa giudicare un libro in base alla sua enterezza. No, in effetti non è propriamente così. In questo caso il recensionista ha solamente capito dall'incipit della storia e dallo stile in cui è stata scritta che la storia contenga tot difetti e tot pregi, e che, in base all'impressione che ha ricavato dai capitoli letti, ha intuito se sia una storia da esaltare oppure no. Tutto qui. Poi sta al lettore verificare che il recensionista abbia ragione o no. In ogni caso , il recensionista spiega anticipatamente che non leggerà per intero il libro, sta all'autore decidere se chiedere una recensione o no, e sempre in ogni caso, è un metodo che serve per evidenziare i principali errori che una storia contiene... e anche per attirare altri lettori.

E chi ha ricevuto in passato una recensione da me non può dire il contrario! Ehehhehe.

Poi ci sono anche quei recensionisti che leggono per intero, dall'inizio alla fine, ogni libro che gli viene proposto di recensire. Be'... che dire? Tanto di cappello a questa razza di recensori. Se ne sbattono se la storia che stanno leggendo non è di loro gradimento, il loro obiettivo è quello di farne una recensione completa, per questo devono capire come inizia, come finisce e soprattutto come si svolgono i fatti. Ne ho addirittura trovata una che attribuisce una canzone ad ogni storia che recensisce, a seconda di quello che le suggerisce la storia. Che bello!!!! In questo modo nessuno mai potrà mai accusarla di non aver preso in esame la storia in modo completo. Questo no. Però ritengo che la lista delle sue richieste potrebbe allungarsi a perdita d'occhio e potrebbe portare la stessa recensionista a sviluppare una sorta di indigestione per la lettura. Dite di no?

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