Salto nel buio

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Salto nel buio

Bentornati, cari lettori! È proprio l'ora del tè, preferite il classico al limone o qualcosa di più profumato? Io adoro quello alle fragoline di bosco, in realtà adoro tutti gli infusi, ma questo ha quel sapore di pace che associo proprio al momento del tè. Bando alle ciance, oggi vorrei parlarvi di qualcosa che mi tormenta nelle ultime settimane, si tratta di un argomento sul quale avrei moltissime cose da dire, in effetti, e quando la regina della prolissità afferma questo c'è davvero da mettersi comodi e, per l'occasione, prepararsi una tazza di tè bollente.

Come avrete intuito dal titolo, vorrei parlarvi di un salto nel buio, di quel momento di svolta che arriva nella vita di tutti gli autori che sono nati qui su Wattpad. Già, perché questo è il mio mondo, una sorta di famiglia allargata, dove ho conosciuto moltissime persone che mi hanno dato la forza necessaria a continuare le mie storie. Ecco, il mondo di Wattpad è qualcosa che sta a sé, non credo che possa essere compreso fino in fondo da chi non lo vive, lo respira, lo abita come noi, o, ancor di più, ci è nato. Ed ecco il motivo per cui sorgono le controversie tra le autrici professioniste, tra chi lo utilizza come mezzo di promozione e chi lo evita come la peste, perché si è a rischio plagio o, peggio, ci si brucia una larga fetta di pubblico. Per chi è nato qui e conosce le dinamiche di questa piattaforma, il punto di vista si fa certamente differente.

A prescindere da questo, scriviamo per gioco, da poco o da sempre, scopriamo questa piattaforma, pubblichiamo una trama, un titolo, una copertina e poi il primo capitolo. Con due ingredienti fondamentali, la pazienza e la costanza unite ad una buona dose di umiltà, arriviamo, sorprendentemente ad incontrare qualcuno che ci apprezza e ci sostiene, prima uno, poi cento, poi mille e per qualcuno di particolarmente talentuoso centinaia di migliaia o addirittura milioni.

Bene, a questo punto qualcosa di nuovo e sconosciuto si fa largo dentro di noi, non che Wattpad ci stia stretto, ma ci convinciamo in qualche modo che se qualcuno ci apprezza qui, qualcun altro potrebbe farlo anche nel "mondo reale" e poi, diciamocelo, il sogno di vedere il cartaceo del nostro piccolo esperimento è qualcosa che in fondo ci accomuna tutti, almeno nella maggior parte dei casi. Inoltre, veniamo a sapere che quell'autrice, che magari ha più esperienza di noi ma si trova comunque sulla nostra stessa barca, ha pubblicato il suo romanzo e allora ci sorge spontanea una domanda: perché non provarci? In fondo Wattpad non è poi così comune tra i lettori, non tutti lo conoscono e lo utilizzano, non tutti amano leggere da smartphone o tablet, potremmo avere molte altre possibilità oltre queste colonne d'Ercole. D'accordo, è un'idea che ci entusiasma, che non ci fa proprio stare nella pelle e allora, per prima cosa, cerchiamo informazioni e sostegno da chi è più esperto di noi, perché, come ho già detto, il bello di questa piattaforma è il confronto, il dialogo con chi condivide le nostre stesse aspirazioni, ma magari si trova un gradino più in su. Insomma, abbiamo bisogno di un tutor, perché fino a questo momento abbiamo camminato con le nostre gambe, ma ora la questione si fa complessa e le domande aumentano, cosa devo fare? Arriviamo a spedire il manoscritto ad un editore, o a scegliere il self, entriamo nel mondo dell'editoria tradizionale, se siamo fortunati e l'atterraggio non è per niente morbido.

Già, perché è un universo altro, con nuove regole, nuove persone, nuovi codici, di cui non comprendiamo assolutamente nulla e ci troviamo come analfabeti in un'enorme biblioteca. La domanda è, possono questi due pianeti lontani muoversi sulla stessa orbita? Perché subentra innanzitutto qualcosa con cui prima non dovevamo fare i conti, lo squalo della competizione, del successo, della vendita. Wattpad è una sorta di mondo protetto, dove siamo libere, dove possiamo avere un contatto diretto con i nostri lettori e, indubbiamente, anche ricevere critiche, ma in una dimensione di sicurezza che fuori di qui viene meno. Quindi ho firmato quel contratto, entusiasta, ma anche colma di dubbi. Il primo? Ne vale davvero la pena? Ci confrontiamo con qualcuno che non sa niente di noi e anche con chi è davvero pronto a farci fuori, ne ho già sentite delle belle, credetemi. Ecco che incombe lo spettro del "forse era meglio prima". Sarà indubbiamente un momento di sconforto e di incertezza, ma non so quanto la "pacifica convivenza", la spontaneità, la dimensione di amicizia che caratterizza il rapporto scrittore-lettore-colleghi che esiste qui sia riproducibile all'esterno. E poi, diciamocelo, gli autori emergenti non hanno vita facile nella maggior parte dei casi, se consideriamo i numeri di vendite e visualizzazioni otteniamo più soddisfazioni qui che fuori. A meno che non si arrivi nelle librerie e qui è un'altra storia, ma è solo per pochi. Non credo ci sia una risposta precisa alla domanda "Oltrepassare o meno la frontiera?" senza dubbio dipende dalle nostre aspirazioni, da cosa vogliamo davvero, ma credo che il contatto con i lettori di questa piattaforma sia qualcosa di prezioso e gratificante, che non può essere sostituito da nient'altro.

Io stessa spingo molte autrici in cui riconosco un grande talento a tentare anche questa strada, ma farsi prendere poi dall'euforia è pericoloso, dobbiamo fare chiarezza dentro di noi, mettere tutto sul piatto della bilancia e affidarci anche al nostro fiuto, oltre che a persone che ne sanno più di noi. Fatemi sapere cosa pensate a proposito di questo, proprio perché siamo su Wattpad, il confronto è prezioso!

A presto,

Martina.

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