Guida alla sopravvivenza nel mondo dell'editoria (i primi passi)

492 54 15
                                    



Buonasera,

per questo nuovo articolo sull'editoria, ho pensato di fare una cosa un po' particolare e raccontarvi la mia esperienza, come ho iniziato a muovere i primi passi in modo che mi era del tutto estraneo, fra mille errori, cadute e altrettante soddisfazioni.

Alcune cose che scriverò riprenderanno argomenti già trattati dalle mie colleghe, altre vi faranno sorridere, altre invece vi scoraggeranno perché, lo ammetto, non sono una a cui piace addolcire la pillola.

Non possiedo la ricetta per il "best-seller perfetto", ma sono fermamente convinta che il successo di un libro e di un autore si misuri sulla forza dei suoi sogni. Quindi il mio consiglio è di non arrendersi mai. Coraggio, determinazione e tenacia sono gli ingredienti fondamentali per sopravvivere in questa "giungla editoriale".


Sei anni fa, all'alba dei miei 19 anni, io scrivevo e pubblicavo il mio primo romanzo, Guardati con i miei occhi, un "capolavoro" di oltre 200 pagine in A4.

Se ci ripenso oggi mi viene da ridere, ma allora, ovviamente, non sapevo nulla né del mondo dell'editoria né tantomeno di come si scrive un libro, non avevo mai sentito parlare di editing, di case editrici free o a pagamento, self o promozione. Pensavo che bastasse scrivere un libro e trovare qualcuno che lo pubblicasse così com'era, per vederlo in libreria. Quando Wattpad e il self ancora non esistevano, questa era l'unica soluzione. 

Mi sono lanciata in quell'avventura con l'entusiasmo e l'ingenuità della principiante: molti sogni e aspirazioni, poca cognizione di quanto avessi ancora da imparare e anche un pizzico di arroganza.

Il libro in questione era un romanzo rosa dalla trama un po' banale a dire la verità, ma che al tempo mi sembrava fenomenale, con il classico ragazzo "figo" ma anche dolce e gentile, che si innamora della ragazza timida e riservata e un po' trascuratella di turno perché..."la vera bellezza è quella interiore e invisibile agli occhi!" 

Libro dai pochi pregi e dai molti difetti tipici di un autore alle prime armi: prolisso, ambientazione scarsa o quasi del tutto inesistente, ripetizioni, errori a perdita d'occhio (l'editing - per capire cos'è vi consiglio di leggere l' articolo  di "Sul romanzo" che vi lascio in nota *), incongruenze, buchi nella trama, e quel dettaglio della protagonista che faceva sempre lunghissime docce per sciogliere i muscoli...mah.

Ma ehi, era il mio primo romanzo, ci avevo speso tempo e fatica, doveva per forza essere perfetto!

Così, forte di questa convinzione, ho iniziato a cercare una casa editrice e far girare il mio libro (im)perfetto a random, finché un editore finalmente mi ha risposto!

Era un piccolo editore di Roma che sembrava aver davvero apprezzato il mio testo, tanto da pubblicarlo a sue spese, previo pagamento di una somma, neanche troppo eccessiva, per l'editing (perché un editing ci voleva).

Ero felice, il mio libro sarebbe stato pubblicato, poco mi importava che l'editore in questione fosse piccolissimo, che non facesse nessuna promozione, che dopo l'editing il libro presentasse ancora dei refusi (cosa non inusuale comunque), o che la qualità del libro fosse pessima.

Cosa mi mancava? beh, praticamente tutto. Mi mancavano le nozioni di base per sopravvivere nel mondo dell'editoria e fare di una passione un lavoro (ci sto ancora provando).

A poco serviva tampinare le altre autrici che avevo conosciuto su facebook per avere informazioni o capire come orientarmi. Certe cose le devi imparare sulla tua pelle.

Ma qualche dritta posso comunque darvela, se siete all'inizio e mi vorrete ascoltare, forse vi renderanno la vita un po' più semplice. 

(come approfondimento vi rimando all'articolo di MartinaGhirardello sulle case editrici).

1) Ogni libro, per definirsi un buon libro e quindi idoneo alla pubblicazione, ha bisogno di un editing professionale. Niente fai da te. Rivolgetevi a un buon editor che vi aiuti a migliorare il vostro testo, mettendone in luce gli aspetti positivi ma anche (soprattutto) quelli negativi.

2) Non fermatevi alla prima stesura, soprattutto se siete all'inizio. Se al termine di questa il vostro libro vi sembra già perfetto così, un raro esempio di talento, probabilmente vi state ingannando. Questo non vuol dire che non abbiate talento. Ma un libro in prima stesura è un diamante grezzo, coperto di sedimenti e terriccio, che va pulito e raffinato. La persona che fa questo è appunto l'editor. Quindi chiedete sempre un secondo parere e non abbiate paura di mettere in discussione il vostro lavoro, è questo che fa la differenza.

3) Il vostro libro è pronto, editato e in versione definitiva. È l'ora di cercare una casa editrice, come fare?

L'errore più comune è quello di digitare su un motore di ricerca "case editrici" e inviare il vostro libro a raffica, senza prestare attenzione al sito, al catalogo e alle modalità di invio di ciascun editore. Sbagliatissimo, anche perché il 70% di quelle ce non vi risponderà, il 25 sarà a pagamento e forse il 5% sarà veramente disposto a investire sul vostro lavoro. Trovare una buona casa editrice è difficile per un autore come per un editore trovare un libro su cui valga veramente la pena scommettere. Ma succede, quindi non arrendetevi. Guardatevi intono, su internet e nei social, chiede consiglio ad altri autori con cui magari avete contatti, e stilate una lista di case editrici secondo voi "papabili", ovvero adatte al vostro libro. Quindi andate a visitare il loro sito, il catalogo e tutte le informazioni del caso, e se siete convinti inviante il manoscritto.

N.B: No invii multipli! Non limitatevi a inoltrare a tutti la stessa email, non ci fareste una bella figura.

Ma basta inviare solo il manoscritto? No, generalmente le case editrici chiedono di allegare una scheda tecnica (o di presentazione), con titolo, dati del libro (genere, pubblico di riferimento - ovvero il target, femminile, maschile ecc), lunghezza del libro in battute (es: 200.000 mila battute spazi esclusi. Potete verificarlo sul documento word in "conteggio parole"), sinossi breve ed esauriente (che comprenda anche il finale, non lasciate punti in sospeso), e una vostra biografia. Ovviamente i vostri dati.

Cosa scrivere nel testo dell'email? Una breve lettera di presentazione in cui dite qualcosa di voi e del testo che andare a proporre.

4) Tutte le case editrici sono uguali?

Assolutamente no. Ci sono case editrici free (che non prevedono un contributo per la pubblicazione), case editrici a pagamento (EAP), che prevedono un contributo a volte anche sostanzioso da parte dell'autore alla pubblicazione, promettendo un prodotto di qualità superiore e maggiore promozione (che sia vero o no, a me non è dato sapere). E case editrici a doppio binario, che propongono sia contratti a pagamento che free, a loro discrezione in base alle potenzialità del manoscritto.

Quale scegliere quindi? Non sta me decidere ovviamente, posso solo dirvi che la pubblicazione a pagamento non è ben vista nel mondo dell'editoria, in quanto un editore dovrebbe investire in un testo in cui crede, senza chiedere contributo, anche a fronte magari di una distribuzione più ristretta o minor vantaggi, ma con un occhio attento alla qualità.

Ci sono tantissimi piccoli editori che fanno questo, tutto sta nel scovarli e non arrendersi a facili scorciatoie, che poi poterebbero rivelarsi una delusione oltre che un danno economico.

Quindi state attenti, ma non vi preoccupate più del dovuto, imparerete tutto con il tempo. 

Questo percorso è fatto di gradini, e ognuno di essi è un passo verso qualcosa di migliore.

Un abbraccio,

Valentina G. Bazzani, 

autrice della serie Don't let me in (valentinabazzani)

Consigli utili:

- Visitate il forum Writer's Dream, un portale di scrittura che si propone di fare da guida agli aspiranti scrittori nel difficile mondo dell'editoria. Qui troverete tutte le informazioni di cui avete bisogno.

- Oltre che affidarvi a un editor, provate a far leggere il vostro testo ad amici, parenti, qualcuno di cui vi fidate ma che siete sicuri non avrà peli sulla lingua. Un secondo o terzo punto di vista è sempre utile. 

- *Che cos'è un editing letterario: http://www.sulromanzo.it/blog/editing-su-un-testo-letterario-capirne-il-vero-significato

On Writing - Tutto sul mondo dell'editoriaWhere stories live. Discover now