Capitolo 116

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Le nubi nel cielo erano cupe e oscure. Promettevano l'arrivo di una tempesta, attraversate dallo stesso grigiore che avviluppava l'animo tormentato di Dorothy.

La ragazza si trovava al limitare dell'area rurale in cui sostava insieme a Peter, Alex e Lily, forse anche fin troppo. Magari, abbandonandola prima si sarebbe risparmiata la rivelazione che aveva gettato la sua mente in uno stato di furia, dolore e incredulità allo stesso tempo. Ma avrebbe vissuto nella menzogna, senza sapere ciò che aveva cercato per tutto quel tempo, l'identità dell'assassino dei suoi genitori. E adesso che l'aveva finalmente scoperta, quasi per caso, proprio quando si poteva dire che avesse smesso di cercare, desiderava non aver mai provato quella sete di vendetta tanto feroce.

Ma la provava, e la dilaniava dall'interno come un veleno tossico, o come la più distruttiva delle droghe.

Era più forte di lei, gli anni dolorosi legati alla sua infanzia e la rabbia perenne scaturita da essi non erano affatto svaniti. Si erano solamente assopiti al suo interno, dormienti ma letali e bollenti come non mai. Un vulcano attivo pronto a esplodere al minimo stimolo.

Neppure per una persona che conosceva da anni, che aveva amato e apprezzato, come Antonio, riusciva a rinnegare quei sentimenti negativi. Anzi, ciò li alimentava solo ulteriormente, poiché lui sapeva e non le aveva mai detto nulla. Le aveva insegnato come migliorare, l'aveva elogiata, l'aveva accolta come allieva e amica ma nel frattempo le stava nascondendo un segreto di una portata immensa, lo scheletro del suo peccato.

Non l'avrebbe perdonato. Non ci sarebbe riuscita, nemmeno volendo.

Il suono di piedi nudi che pestavano l'erba la fecero voltare, cancellando dal suo viso delicato l'espressione indurita per lasciare il posto a una di stupore.

"Alex, cosa ci fai qui? È l'alba." Accolse il compagno, conscia che probabilmente l'avrebbe attesa una conversazione spiacevole.

"Ero già sveglio. Larina mi ha avvisato di... beh, di tutto, prima di partire." Alex appariva preoccupato e in uno stato di disturbante angoscia. "Dove stai andando?" Le pose una domanda retorica. Voleva sentirle dire ad alta voce il suo intento, in modo che si rendesse conto di quanto fosse assurdo anche il pensiero.

Dorothy abbassò il capo, incapace di fronteggiare quei puri e grandi occhi azzurri. "Dov'è Peter?" Cercò di sviare il ragazzo.

"Sta tentando di localizzare la posizione di Karen a Northfield con l'Energia Oscura. Lily invece dorme nella capanna." Mosse un passo in avanti, verso Dorothy. "Ma tu stai evitando la questione. Rifletti bene sulle tue azioni, Dorothy, ti rendi conto di cosa stai per fare?"

"Tu non sai quello che provo adesso. Per favore, lasciami andare... tornerò presto, sta' tranquillo." Replicò la ragazza, i denti leggermente stretti tra loro, i muscoli frementi.

"Ma ti ascolti, almeno? È di Antonio che stiamo parlando! Lo conosci, non può davvero essere stato lui! Sono sicuro ci sia un errore, perché avrebbe dovuto uccidere i tuoi genitori? Se proprio vuoi andare, lascia che ti accompagni, ne parleremo insieme a lui con calma."

"Smettila adesso, Alex. Non è un affare che ti riguarda, devo chiudere la faccenda da sola." Dorothy continuava a non guardarlo in volto, un lampo cupo e violento proiettato sulle iridi spente, opache.

Alex si approcciò ancora a lei e le prese le mani con delicatezza, quella dolcezza con cui solo lui sapeva toccarla. E che irritò ancora di più l'instabile ragazza. "Cosa dici? Certo che mi riguarda, Dorothy. Non posso vederti in questo stato, non senza soffrire. Forza, unisciti a me e Peter, raggiungeremo Antonio insieme e-"

"Sta' zitto!" Urlò Dorothy, sorprendendolo. Gli angoli degli occhi sferzati da accenni di lacrime. Alex arretrò di pochi centimetri, non aspettandosi affatto quella reazione furiosa. "Cosa dovrei fare, eh? Andare lì e chiedergli: oh, ciao Antonio, hai ucciso i miei genitori per caso?
O peggio, dovremmo andare da lui tutti insieme a consolarlo in nome della nostra amicizia? Oh, che bello! il mondo dei sogni di Alex... tu sei troppo buono, non vedi il male nelle persone nemmeno quando è evidente! Cresci!"

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