Capitolo 55

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"Coraggio, Marcus, acceleriamo il passo!"

"Stiamo già andando veloci, calmati, altrimenti ti stancherai inutilmente." Marcus correva nel buio della sera, con la pioggia che gli infradiciava il volto e i capelli, intento a guardarsi intorno con circospezione per assicurarsi che nessuno li intercettasse.

Al contrario, Lily continuava spedita guardando dritto davanti a sé, senza mai fermarsi e rivolgendogli la parola solo per chiedergli di aumentare il ritmo.

I due colleghi erano usciti di casa non appena il sole era tramontato del tutto, sfruttando le ore serali per passare inosservati e arrivare al vecchio ponte che Lily aveva descritto a Marcus quel pomeriggio.

"Dobbiamo muoverci in fretta, così né Takeshi né qualche altro guastafeste potrà notarci. Azzereremo il nostro Kaika." Aveva raccomandato Lily, prima di avviarsi.

"Già, come se quel tipo fosse così facile da aggirare, probabilmente ci starà aspettando più avanti per tagliarci la strada." Pensò Marcus.

I capelli blu, zuppi d'acqua, di Lily dondolavano da sinistra a destra, seguendo il ritmo della sua corsa affannosa. "Se non ci sbrighiamo non riuscirò a incontrarmi con April e farla finita definitivamente. Dobbiamo essere più rapidi." Rifletté la ragazza.

"Potevamo portarci un ombrello, eh?" Si lamentò Marcus alle sue spalle.

"Non ci pensare e continua a correre!"

"Guarda che mi tocca fare..." non aveva mai visto Lily così determinata come in quel momento, ma se ciò che stavano affrontando l'avrebbe fatta tornare a sorridere come prima, a comportarsi nel suo solito modo espansivo, allora Marcus poteva sopportare di tutto.

All'improvviso, una piccola fiammata azzurra sbarrò loro il passaggio, costringendoli a fermarsi di getto.

"Come sospettavo..." sussurrò Marcus.

"Non vi arrendete mai, voialtri, uh? Siete più testardi di un mulo." Takeshi apparve loro davanti, la katana appoggiata sulla spalla e un'aria dura sul volto.

"Tu va', Lily! Lo tengo occupato io!" Esclamò l'uomo dai capelli rosso scuro.

"Sì!" La ragazza si lanciò in avanti a testa bassa.

Quando Takeshi provò ad avanzare verso di lei, Marcus lo attaccò frontalmente con un pugno ricoperto di magma che lo costrinse a spostarsi per evitarlo, mentre Lily emise dei grandi getti d'acqua dalle mani per fuggire più velocemente.

"Grazie di tutto, Marcus..." pensò, mentre si allontanava sempre più.

Takeshi non la rincorse, rimanendo a scrutare l'uomo di fronte a lui con uno sguardo annoiato. "A quanto ho capito, se non metto fuori gioco te, non potrò inseguire la ragazzina che mi porterà dritto da April." Sbottò.

"Direi che è così." Ribatté con un sorrisetto Marcus, impugnando la sua pistola.

"Intendi davvero spararmi?" Chiese lo spadaccino, sbeffeggiante.

"Ti sconsiglio di sottovalutare i miei proiettili." Rispose con convinzione l'altro. Puntò la pistola verso l'avversario e fece fuoco senza esitazione.

Takeshi sgranò gli occhi. "Quel proiettile è di magma?" Pensò. Riusci comunque a spostarsi di lato, evitandolo di poco. "Dimenticavo che sei capace di usare il Reinforcement Kaika anche sugli oggetti, come facesti con quelle frecce alla South Arena."

Marcus sorrise, beffardo. "Dovresti smetterla di ricordarmi quel brutto momento. Ti accorgerai che mi sono molto evoluto da allora, guardia da due soldi."

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