Capitolo 106

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"Se davvero devo insegnarvi a utilizzare il Kaika, prima di tutto ho bisogno di sapere a che livello siete e che tipo di esperienza avete." Somber si trovava insieme a Soyo dinanzi alle due giovani nuove reclute di cui Kojiro aveva parlato loro in precedenza. La prima, una ragazza di nome Emily alta più o meno quanto Soyo ma di corporatura molto più gracile, aveva lunghi capelli di un nero carbone che cascavano lateralmente come torrenti formando una fila centrale sulla fronte spaziosa, e un paio di slavati occhi celesti molto chiari. Il secondo invece era un ragazzino un po' più alto rispetto a Somber, sebbene fosse anch'egli piuttosto magro. I suoi capelli castano chiaro erano molto scompigliati e sormontavano con una miriade di ciuffi ribelli le iridi di un violetto tenue, vicino all'azzurro. Entrambi sembravano essere poco più giovani di loro. 

"Innanzitutto, come vi chiamate?" Domandò Somber, in tono serioso. 

"Che figo..." Pensò Emily, ammirando interessata i particolari capelli neri misti al verdino del ragazzo.

"Sembri proprio un maestrino, lo sai, Somberino? Posso essere anch'io la tua scolaretta? La nostra sarebbe un'avventura proibita, che emozione!" Canticchiò Soyo al suo fianco, sporgendo lievemente il busto verso la sua spalla.

"Ti stai divertendo, vero?" Bofonchiò lui, indispettito,

"Tantissimo!" Confesso, ironica come sempre, la giovane con le volpi nebulose al seguito. La ragazza coi capelli nerissimi intanto si fece avanti, esuberante, e decise di prendere in mano la situazione.

"Io mi chiamo Emily Park, è un piacere conoscervi! Lui invece è Takao Kazuya." Indicò il compagno alla sua destra con il braccio. "Siamo qui già da un mesetto, dunque abbiamo imparato qualcosa mentre voi pianificavate l'assalto alla South Arena. Siamo in grado di evocare il Kaika, ma la nostra esperienza purtroppo si ferma lì." Spiegò, allegra. Nel frattempo, Takao si era fatto avanti con uno sguardo imbronciato sul viso dai tratti gentili, quasi infantili.

"E non parlare per entrambi, insomma. Posso benissimo presentarmi da solo..." sbottò con la sua voce limpida. "A ogni modo, come ha detto la mia impicciosa compagna, il mio nome è Takao. A dire il vero sarei anche in grado di utilizzare l'Armor Kaika oltre a saper immettere la mia energia. A parte questo, non so altro."

Emily si voltò di scatto a fissarlo, sbigottita.

"Che?! E quando l'avresti appreso, scusa?" Esclamò.

"Mi sono allenato di notte e l'ho imparato, che domande..." affermò il ragazzino.

"Uffa! Dovevi dirmelo, Takao!"

"Ma che vuoi? Mica posso informarti sempre di tutto?" Disse lui.

La mano di Somber piazzata tra i due troncò sul nascere il loro litigio che sicuramente avrebbe coinvolto l'intero accampamento con la sua incommensurabile violenza. Soyo intanto ridacchiava, deliziata, pensando che si sarebbe certamente divertita a prendere in giro il suo partner davanti ai due apprendisti durante i giorni movimentati che li attendevano.

"Bene, basta così." Disse con la solita pazienza Somber. "Dato che siete già capaci di fare uso del Kaika, non ci sarà bisogno di esporvi a esso per allenarvi a sopportarne la pressione. Personalmente imparai a utilizzarlo appieno in un mese, ma noi ne abbiamo un paio o poco più prima del prossimo assalto, quindi possiamo organizzare le cose per bene." Continuò a spiegare, mentre i due ragazzini ascoltavano in silenzio. "Ci focalizzeremo quindi sulla capacità di controllare la vostra aura mentre siete in movimento, in modo da aumentare la resistenza e abituarvi a usarla sempre senza sforzo, in modo naturale. Dunque, ci eserciteremo a combattere mentre mantenete il Kaika attivo: Emily si scontrerà con me, mentre Takao con Soyo. Naturalmente noi non useremo il nostro Kaika, quindi state tranquilli. Tutto chiaro?" Chiese, passando con lo sguardo da uno all'altra, inflessibile.

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