Capitolo 37

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Masamune studiò la ragazza che si trovava di fronte a loro con attenzione, cercando di valutarne i punti deboli. Ma per quanto si sforzasse non riusciva a trovare aperture, né alcuna sorta di insicurezza nella postura e nell'atteggiamento del loro nemico.

La ragazza dalla pelle blu scuro se ne stava dritta davanti a lui, Peste Nera e Bartolomeu, dando l'impressione che qualora fosse stata attaccata, probabilmente avrebbe ucciso almeno uno di loro senza problemi.

Era un'avversaria che bisognava affrontare con strategia, combatterla in modo avventato avrebbe significato morte.

"Vuoi giocare, allora? Ma sarà meglio che non ti rimangi la parola, cara..." La voce che aveva pronunciato quelle parole di scherno apparteneva a Peste Nera.

Masamune lo fissò, cercando di comprendere le sue intenzioni. Scrutandolo, capì che faceva sul serio, voleva ucciderla e il pensiero lo divertiva anche.

"Adesso che hai apertamente espresso la tua intenzione di batterti, ti avverto che non puoi più rinunciare. Hai deciso di sfidarci in uno scontro mortale e così sarà, fino alla fine. Potrai fare o dire ciò che vuoi ma non cambierà il fatto che il nostro intento è ammazzarti, quindi preparati bene: non si torna più indietro." Peste Nera concluse la sua minaccia con tono irrisorio e malefico.

Masamune, come Bartolomeu, rimase colpito dalle sue parole, pur mantenendo un'espressione sicura. Peste Nera aveva capito che bisognava reggere il confronto psicologico oltre che quello fisico con quell'avversaria terribile. Con quelle parole aveva messo in chiaro che anche lei poteva essere una loro vittima, e che non la temevano affatto perché lo scontro era alla pari e l'intento omicida reciproco.

"Sei un leader, su questo non ci piove, Peste." pensò Masamune.

La ragazza sogghignò, mentre i suoi capelli viola chiaro ondeggiavano come foglie di un ciliegio, mossi dal vento. "Allora non ci resta che scoprire se davvero riuscirete a stare al passo con me. Mi presento, io sono Huô e tranquilli, un tre contro uno mi va benissimo. Non fatevi problemi..." Huô scomparve subito dopo alla loro vista in un fruscio impetuoso.

"Dove-" farfugliò Masamune.

Il braccio di Bartolomeu fu colpito da un attacco simile a un'artigliata.

"Così sgorgherà più sangue." affermò Huô, con uno sguardo quasi demoniaco negli occhi.

Dall'arto di Bartolomeu però sgorgò solo sabbia. Aveva reso il suo braccio sabbioso all'ultimo momento, evitando che venisse tranciato di netto dalle unghie della ragazza rafforzate con l'Hardening Kaika.

In un istante, Masamune e Peste Nera furono dietro di lei, attaccandola simultaneamente con la spada del vento e con degli aghi velenosi.

Huô riuscì a sparire dalla zona in cui faceva da bersaglio, evitando il fendente seguito da una forte scarica di vento di Masamune. Gli aghi velenosi di Peste Nera, invece finirono sul terreno giallognolo sotto di loro.

"Siete forti, che bello..." Huô sorrise, un ghigno che metteva i brividi.

Ma Peste Nera da sotto la maschera sembrava stesse sorridendo allo stesso modo, euforico per la battaglia che gli era capitata tutto a un tratto.

"Mi divertirò a smembrarti!" esclamò. L'uomo in maschera compì un leggero movimento con la mano destra, facendo ondeggiare le dita.

L'aria intorno a Huô iniziò a trasformarsi in una nuvola carica di gas tossico, dal colore verde scuro. Lei se ne accorse ed evitò l'avvelenamento saltando in alto, lontano dalla nube velenosa.

"Volevi battermi con questa mossa ridicola?" lo derise, trionfante. Subito dopo aver pronunciato quelle parole, vide un fendente d'aura trasparente dirigersi a tutta velocità verso di lei: Masamune aveva indirizzato su Huô l'aura ventosa attorno alla sua lama.

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