Capitolo 45

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L'uomo dai capelli biondi continuava a fissare con aria annoiata il soffitto, appoggiato allo schienale della comoda sedia dietro la sua scrivania. Era in attesa ormai da ore per l'importante incontro che sarebbe avvenuto di lì a poco, e più che aspettare con ansia l'arrivo dell'evento, attendeva la sua fine.

A Hanz Becker non piaceva avere a che fare con l'uomo che sarebbe venuto in visita quel giorno, sebbene fosse per lui una grande fonte di guadagno e sicurezza, grazie alla sua influenza e al suo potere sempre in crescita nel Continente centrale, e in particolare a Northfield. Anche se il controllo che quell'uomo poteva vantare su Northfield era quasi esclusivamente frutto delle attività e degli scambi commerciali con Hanz e la sua compagnia: la Becker's Industries.

In quel momento, Hanz Becker si trovava nel suo ufficio all'ultimo piano della sede centrale della compagnia, dove avveniva anche il grosso della produzione delle merci, che si trovava nell'area gravitazionale intorno alla città di Cobalt, a pochi chilometri dal grande centro urbano.

Si sentì bussare alla porta. "Signor Becker, è arrivato il suo ospite." Lo informò una profonda voce maschile dall'altra parte.

"Prego, prego. Fallo passare, Tora." Fece Hanz con tono distaccato.

La porta fu spalancata da un uomo abbastanza alto dai corti capelli castani pettinati all'indietro e gli occhi neri. "Prego, signor Nakajima." Tora introdusse l'ospite, che fece il suo ingresso con fare disinvolto.

"Nakajima Kojiro." Esordì Hanz, sogghignando alla sua vista.

L'uomo che si era presentato davanti a lui a prima vista dava l'impressione di essere un tipo ordinario, con un sorrisetto compiaciuto stampato sul viso e gli occhi che sembravano essere costantemente chiusi, il che non lasciava mai trasparire il suo vero stato d'animo.

Aveva capelli di media lunghezza, di un arancione tenue, che ricadevano in modo disordinato davanti ai suoi occhi. Alto nella media e con un fisico asciutto, era il tipo di persona che non avrebbe dato minimamente nell'occhio se si fosse trovato in mezzo a una folla.

Hanz si sentiva sempre a disagio in sua presenza, soprattutto se pensava che in realtà quell'uomo era il leader dell'Esercito Guerrigliero.

"Ehi, caro Haaanz!" Lo salutò Kojiro con allegria.

"Siediti pure." Lo invitò Hanz, leggermente infastidito da quell'atteggiamento.

Kojiro si appoggiò al davanzale dell'ampia finestra di fronte alla scrivania, invece che sulla sedia indicata dall'altro.

Hanz sospirò. "Allora, volevi parlarmi di qualcosa in particolare?" Chiese.

"Credo che tu sappia già di cosa si tratta, caro Hanz! La merce è in ritardo questo mese, e volevo semplicemente accertarmi della motivazione. D'altronde, anche lo scorso mese c'è stato un ritardo nella consegna." Rispose Kojiro in tono confidenziale.

"Abbiamo riscontrato alcuni problemi nella produzione... ma la consegna verrà effettuata nei prossimi giorni. Cos'è tutta questa impazienza, Kojiro? Sei addirittura venuto fin qui di persona. Qualcosa non va tra voi ribelli dello Shihaiken, con tutta la galena che vi invio?" Domandò con un ghigno sarcastico Hanz.

Kojiro spalancò piano gli occhi, mostrando per un attimo un'espressione raggelante nelle sue iridi grigie, prima di tornare ai soliti modi amichevoli.

"Semplicemente, preferisco impegnarmi di persona per risolvere i vari problemi legati alla mia attività. Stroncandoli alla radice." L'ultima frase aveva una tonalità differente, sembrava quasi una minaccia.

"Direi che quadra, ma toglimi un'altra curiosità." Continuò Hanz, sempre sorridendo con malignità.

"Chiedi pure." Il glaciale sorriso sul volto di Kojiro non fece una piega, nonostante le provocazioni.

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