Capitolo 71

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"Bene, la tua temperatura si è abbassata di parecchio. Sembra che la febbre sia calata." Alex ritrasse la mano dalla fronte di Dorothy, visibilmente sollevato del miglioramento della compagna.

"Mi spiace avervi fatto preoccupare..." mormorò lei.

Era passato un giorno da quando Dorothy si era sentita male dopo aver curato le ferite di Alex, Sybil e Karen. In quel momento, la ragazza dagli occhi dorati si trovava sotto le coperte del tatami, all'interno della camera da letto del dojo di Fujiwara, ben pulita e insolitamente libera dalla polvere, grazie ad Alex che si era curato di spolverare le pareti, le travi e il pavimento in legno.

Il giovane si era preso cura di Dorothy per tutta la giornata precedente ed era rimasto sveglio per sorvegliarla durante la nottata, sciacquando uno straccio sulla sua fronte e girandole il cuscino sotto il capo quando diventava rovente.

"Adesso cerca solo di riposare, ok? Hai bisogno di ritornare in forze." Alex voleva evitare assolutamente l'argomento Somber per il momento, così come la situazione legata a Peter, che non era ancora tornato dopo un giorno intero d'attesa.

Karen iniziava a preoccuparsi terribilmente e non faceva altro che fissare speranzosa il sentiero di ghiaia oltre il cancello principale del dojo, dove con ogni probabilità Peter sarebbe apparso qualora fosse tornato.

"Va bene, resterò qui." Gli sorrise Dorothy. "In fondo mi piace sentirmi così coccolata da te..."

Alex le rivolse un'espressione amorevole, dopodiché si avvicinò e le baciò la fronte, prima di allontanarsi. "Ora vado a controllare la situazione nel cortile, torno subito."

"Tranquillo, sto bene."

Il ragazzo le rimboccò le coperte, scambiandosi un altro sorriso affettuoso con lei, e poi uscì all'esterno del dojo, dove si trovavano Karen e Sybil.

Non appena fu all'aperto, l'aria fresca che mitigava il calore di fine luglio gli sfiorò la pelle, trasmettendogli un certo piacere.
Come al solito, notò Karen in canottiera che fissava il cancello di ingresso, in attesa. Decise di andare a parlarle per tentare di tranquillizzarla un po'.
Sybil intanto, seduta con la schiena poggiata alla staccionata sulla destra, osservava la scena.

"Ehi, ancora qui?" Esordì Alex, avvicinatosi a Karen.

"Mh..." annuì lei. "Non riesco a darmi pace. E se non tornasse? Senza Peter cosa farei? Forse dovrei andare a cercarlo..."

Alex sospirò. "Vorrebbe solo dire correre un pericolo inutile, è probabile che i Vulture sorveglino ancora quella zona. Oltretutto, non credo che Peter sia a Slum Lagoon: è passato un giorno intero." Affermò.

"Mi sa che hai ragione. Credi che farà ritorno a breve?"

"Se non è ancora tornato, avrà avuto le sue ragioni. Di sicuro starà benone però, quella testa dura non è tipo da darsi per vinto facilmente, credimi." Rise Alex con aria solare.

Karen fu contagiata dal suo ottimismo e sorrise a sua volta, i tratti dolci del suo viso parvero rilassarsi rispetto a prima. "Vero! In fondo mi ha promesso che sarebbe tornato da me e io mi fido ciecamente della sua parola." Concluse, sicura di sé.

Alex le poggiò una mano sulla spalla con affetto e lei gli ammiccò, grata del suo supporto.

"Dovrei andare a cercarlo?" Rimuginò il ragazzo, mentre si allontanava da Karen. "Se non dovesse tornare entro sera mi metterò in viaggio, inizio a preoccuparmi anch'io." Aveva calmato Karen poiché stava iniziando a diventare eccessivamente irrequieta e questo non giovava alla sua salute mentale, ma in un certo senso Alex condivideva i suoi timori riguardo l'assenza prolungata di Peter.

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